Summer era stata prelevata, all'aeroporto di Lima, da un'auto della polizia peruviana e successivamente scortata al distretto di Santiago de Surco, dove si trovava la stazione di polizia a cui era assegnato Reyes. Barnes si era gentilmente offerto di accompagnarla, ma se ne pentí quasi immediatamente; il nervosismo di Summer era più contagioso di una malattia, soprattutto in un momento in cui sentiva di doversi trovare dall'altra parte del mondo e non a risolvere i casini che aveva combinato suo fratello.
Mentre Summer passeggiava furiosamente avanti e indietro per la sala d'aspetto, Barnes si lamentava a bassa voce. «Perché ho lasciato miei computer?»
Quando uno dei poliziotti andò a chiamarli, Summer si lasciò andare a un sospiro di sollievo. «Finalmente. Posso sapere perché mi avete chiesto di venire qui?»
«Mi dispiace, dovrete attendere l'agente Reyes per saperlo» rispose il poliziotto. «Potete accomodarvi nel suo ufficio. Sarà qui a momenti.»
«Per favore, ho cose importanti a cui pensare» insistette Summer.
«Ne sono convinto, ma non so perché vi abbiano chiesto di venire. Ma non si preoccupi. L'agente Reyes è uno che non perde tempo, mi creda. Vi prego, accomodatevi.»
«La ringrazio» rispose Summer, più che altro per cortesia; ma era visibilmente seccata.
Non ebbero nemmeno il tempo di mettersi comodi che la porta dell'ufficio si spalancò nuovamente; era Reyes.
«Lei è l'agente Reyes?» chiese Summer.
«Sì, sono io» rispose Reyes. Poi aggiunse: «E lei deve essere di fretta?!» Summer non sembrò apprezzare la battuta, e Reyes si trovò costretto a correggere il tiro. «Immagino che il mio collega le abbia detto che sono uno che non perde tempo, purtroppo però ho bisogno di lei per un'operazione che di tempo ne richiederá parecchio.»
«Ascolti, il mezzo della mia organizzazione è andato distrutto mentre ad utilizzarlo era uno dei miei. Non serve tutto questo processo.»
«Sappiamo che si trattava di suo fratello» ribatté Reyes. «Ma lei non si trova qui per il Sunseeker affondato nel Rio delle Amazzoni.»
«Come sarebbe?» chiese Barnes, che fino a quel momento aveva lasciato parlare il suo capo e l'agente.
Summer fissò per un momento Barnes, che ricambiò lo sguardo, ed entrambi sembrarono essere più confusi che altro. «Allora perché siamo qui?» chiese.
«Per lui» esclamò Reyes, appoggiando una foto segnaletica sulla scrivania. «Nemanja Shkodran, soprannominato La Fiamma Nera, un sicario che ha lavorato per i regimi balcanici. Su di lui c'è di tutto: crimini internazionali, crimini contro l'umanità… e adesso fa da guardia del corpo a un uomo che interessa all'Interpol, e che suo fratello sta cercando di contrastare.»
«Quindi è stato Alexander a farmi venire qui?»
«Sì» rispose secco Reyes.
«Perché?»
«Suo fratello cercherà di anticipare Nathan Robertson, ma se non ce la facesse dovrà intervenire l'Interpol. Secondo suo fratello però, Robertson dispone di un piccolo esercito di guerriglieri, tagliagole e mercenari, e visto che tra loro c'è un ricercato dell'ONU ci servirà supporto. Lei è la persona che più velocemente può convincere le Nazioni Unite a fornirci una squadra tattica per impedire che questi criminali lascino il paese.»
Summer si animó in un momento; dopotutto La Fiamma Nera aveva causato diversi problemi anche alla sua organizzazione. Non serviva nemmeno convincerla. «Mi faccia fare una telefonata. Vedrò di farle avere ciò che chiede il prima possibile.»
Reyes allungò a Summer la cornetta del telefono. I due si rivolsero un cenno d'intesa e subito dopo si avviò a lasciare l'ufficio.
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I Dimenticati
Adventure[Completa] 1532: il conquistador Francisco Pizarro conduce la sua spedizione in Sudamerica, alla ricerca e, successivamente, alla conquista del grande impero Inca. 1540: tra gli spagnoli si fanno sempre più insistenti le voci circa l'esistenza di un...