37

9 2 0
                                    

Tirare fuori Kane dal cenote fu molto faticoso, di fatto si trattava dell'unico accorgimento che non avevano preso. Sollevare una persona, più l'attrezzatura da immersione, per venti metri non era affatto una passeggiata.
   «Amico, hai messo su peso» si lamentò scherzosamente Williams non appena Kane fu fuori.
   «Non è il momento di fare battute. Portami un'altra bombola, voglio fare una seconda ispezione.»
   Amelia gli offrì dell'acqua, poi passò a slacciargli la bombola che aveva sulla schiena. «Forse è meglio recarsi alla Missione, come ci ha suggerito l'agente Reyes, e riposare. Domani potremo fare un'immersione più lunga.»
   «Inoltre hai appena finito la decompressione» aggiunse Williams. «È meglio non correre rischi.»
   Kane però non sentiva ragioni, voleva tornare là sotto. «Credo sia meglio portare le ricerche più avanti possibile, prima di portare altri a conoscenza di questo posto. Le notizie corrono veloci, soprattutto queste.»
   Su questo punto anche gli altri si trovarono d'accordo. Come al solito Kane aveva saputo toccare le corde giuste per convincere tutti i propri compagni. Quando fu nuovamente pronto per la seconda discesa nel pozzo, Williams si avvicinò ad Amelia, le appoggiò una mano sulla spalla e le sussurrò all'orecchio: «Ha sempre lui l'ultima parola, non c'è niente da fare.»
   Parte delle grotte era stata esplorata durante la prima immersione senza trovare nulla di importante, solo pareti di roccia calcarea ben lavorate dall'azione dell'acqua e del tempo. I pochi, stretti, passaggi nella parte più in superficie del cenote non erano altro che vicoli ciechi di pochi metri, non serviva nemmeno addentrarsi in quegli angusti anfratti per capire che si poteva tranquillamente passare oltre.
   Stavolta rimasero in silenzio radio per tutta la discesa, limitando i contatti soltanto a eventuali sviluppi. Williams diceva qualche parola ogni tanto, sperando in una risposta rassicurante, più sulle condizioni del compagno che sulle ricerche.
   La comunicazione che attendevano impazientemente fu un fulmine a ciel sereno. «Stringete il cavo di sicurezza, presto.» Gunn e Williams si precipitarono a eseguire l'ordine, sentendo loro stessi una grande forza, come una risacca, proveniente dalle grotte; mentre Amelia fissava impaurita il fondo del cenote.
   Quando il risucchio sembrò ridurre la propria forza, Williams tornò alla trasmittente, visibilmente preoccupato. «Alexander, amico mio, ci sei?»
   Il primo suono di ritorno fu una serie di fruscí, ma qualche secondo dopo fu possibile udire la voce di Kane. «Tranquilli, tutto bene.»
   «Ma che diavolo è successo?» chiese Amelia a Williams, che pose lo stesso quesito a Kane.
   «Sono stato investito prima da una strana corrente, poi c'è stata una specie di risacca. Queste grotte devono essere più vaste di quanto possiamo pensare.»
   «Bene. Inizia a tornare in superficie, io organizzo le soste di decompressione.»
   «No, andiamo avanti» ribatté Kane.
   «Cosa speri di ottenere?»
   «Allentate il cavo di sicurezza e mandate giù un'altra bombola di ossigeno, mi servirà.»
   Gli altri però continuavano a non capire cosa avesse in mente, e soprattutto se avesse un piano o se stesse andando completamente alla cieca.
   «Alla prossima risacca mi farò trascinare dalla corrente.»
   «Devi essere impazzito» gli disse Gunn.
   «Completamente» aggiunse Williams.
   «Se ho ragione, gli Inca hanno nascosto quello che cerchiamo più in profondità. Fate come vi dico, fidatevi.»
   «Facciamo come dice» disse Amelia, spiazzando i due.
   «E se si sbagliasse?» chiese Williams. «È meglio che torni in superficie. Poi organizzeremo un'operazione più accurata.»

   La discussione fu interrotta da un rumore nella giungla, lontano ma inconfondibile: la rimozione della sicura di un AK-47, seguita da una mini raffica di tre colpi; segno che chi adoperava l'arma doveva essere un professionista. Era un campanello d'allarme che non poteva essere ignorato.
   «Alexander, torna subito qui» borbottò Amelia.
   Kane rimase spiazzato: Amelia era l'unica che gli chiedeva di andare fino in fondo, perché aveva cambiato idea in modo così repentino? Quando udì il suono di alcuni spari nella propria trasmittente cercò di tornare indietro il più velocemente possibile, senza nuotare, ma sfruttando il cavo di sicurezza.

I DimenticatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora