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Gran parte dei membri della comunità che risiedeva all'interno della Missione, i più forti e pericolosi per gli scomodi intrusi, era stata rinchiusa nella sagrestia della chiesa, una cripta che si diceva ospitasse i resti dell'uomo a cui la stessa Missione era intitolata; ma, considerando l'atroce fine a cui Vicente de Valverde era stato condannato secoli addietro, appariva una teoria estremamente improbabile. Tuttavia, nessun test condotto su quelle reliquie poté confermare o smentire le voci.
   Williams aveva udito lo scoppio della granata. Si era trattato di un suono molto leggero, quasi impercettibile, attraverso le pareti.
   Tra i presenti, nessun altro aveva avvertito l'esplosione; infatti, quando lo videro agitarsi, guardandosi intorno come se fosse spaesato, pensarono che stesse impazzendo.
   Padre Lopez gli si mise davanti e cercò di bloccarlo. «Stia calmo.»
   «Non avete sentito nulla?» ribatté Williams, riferendosi allo scoppio.
   «Di cosa parla?» chiese uno dei prigionieri.
   «Accidenti, c'è stata un'esplosione» esclamò Williams. «Possibile che non abbiate sentito nulla?»
   Amelia e Gunn lo raggiunsero subito. Lei lo conosceva da pochi giorni, lui da anni; ma entrambi sapevano che non era il tipo da scenate isteriche, e nemmeno il tipo che impazziva con facilità. Se aveva avvertito il tonfo di un'esplosione bisognava credergli.
   Tra il soffitto e una parete c'era una piccola grata che permetteva di sbirciare sulla piazza davanti alla chiesa. «Sollevami» ordinò Amelia a Williams, che la fece arrampicare sulle sue spalle; e da lì afferrò le sbarre, issandosi fino a sbirciare fuori. Bastò un attimo per vedere Kane che veniva lanciato contro una cassa di legno.
   «C'è Alexander» esclamò. «Gli serve aiuto.»
   «Chi è questo Alexander?» chiese Padre Lopez, ma nessuno gli diede attenzione.
   «Dobbiamo uscire di qui» tuonò Amelia.
   «E come pensi di riuscirci?» chiese Gunn.
   Williams accennò un sorriso. «Semplice. Chiederemo alla guardia di aprire la porta.» Senza perdere un attimo di tempo, iniziò a sferrare calci al cancello che faceva da accesso alla sagrestia.
   Non passò molto perché la guardia venisse esasperata da quel trambusto, imbracciò il kalashnikov e scese la scalinata verso la cripta. Aprì il cancello e urlò: «Para de Inmediato.»
   Williams gli piombò addosso con una tale velocità che la guardia non si rese nemmeno conto di cosa stesse succedendo; afferrò la canna del fucile e lo stese con un gancio destro. Poi si voltò verso gli altri prigionieri e ordinò: «Tutti fuori.»

I DimenticatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora