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La notte d'azione passata nella giungla, e appena conclusasi,  era stata devastante, al punto che Kane, Williams, Amelia e Miller dormirono per tutto il tragitto in elicottero, da Manaus fino a Lima. Il pilota non era riuscito a svegliarli neanche dopo l'atterraggio; al punto che dovette restare in Perù per un'ora abbondante, prima di ritornare in Brasile.
   Avrebbero dovuto sostenere dei controlli, poiché rientravano da un paese estero, ma Silva aveva provveduto a informare la polizia del Perù che la loro barca era naufragata nel Rio delle Amazzoni, e che lui li aveva recuperati nella giungla durante il proprio turno di perlustrazione; una dichiarazione che, anche se non del tutto vera, gli avrebbe permesso di risparmiare tempo e sfruttare il vantaggio su Robertson, Schroeder e Alvarez.
   Kane era convinto che i tagliagole e guerriglieri affrontati nella giungla non fossero gli unici mercenari al soldo di Robertson, era assai probabile che avesse anche delle spie in città. L'unico luogo sicuro in città era l'appartamento di Amelia a El Callao.

   Gunn e Reyes avevano perquisito l'ufficio di Amelia al Museo de la Nación di Lima, senza però trovare nulla che potesse essere utile ai fini delle indagini dell'Interpol su Robertson, e ancora meno che li aiutasse a rintracciare gli archeologi. L'unico indizio, trovato nel suo appartamento a El Callao, era una mappa del Sudamerica di inizio '500, e ciò restringeva l'area di ricerca a circa metà del continente; fin troppo estesa perché un qualunque tentativo di trovarli potesse andare a buon fine.
   Gunn non aveva ricevuto istruzioni precise prima di partire, doveva arrivare in Perù, trovarli e metterli al corrente di ciò che l'agente James aveva riferito alla direttrice Hill; poi Kane avrebbe preso le sue decisioni di conseguenza.
   «Mi scusi tanto, signor Gunn… potrebbe spiegarmi qual è l'organizzazione della vostra squadra?» chiese il partner di Reyes, Arias. Il tono era ironico e, probabilmente mossa dall'esasperazione, la domanda aveva solo scopo provocatorio.
   «Vi chiedo scusa se non sono d'aiuto» rispose Gunn, in tono sarcastico. «Io sono un archeologo e mi occupo esclusivamente di scavi, gli uomini d'azione sono i miei compagni.»
   Reyes intervenne per smorzare i toni. «Se, come dici, non sei un uomo d'azione, perché hanno mandato te a cercare i tuoi colleghi?» gli chiese, tenendo però lo sguardo, colmo di disappunto, sul proprio collega.
   «Ho avuto la sfortuna di essere stata la prima persona ad entrare nell'ufficio della direttrice Hill, dopo che l'agente James le ha riferito i dettagli della situazione… purtroppo.»
   «La prossima volta che vede Scott James le consiglio di scappare nella direzione opposta» disse Reyes. Poi si rivolse ad Arias: «Controlla la strada; io e il signor Gunn proviamo a scoprire qualcosa. Non disturbarci senza un buon motivo.»
   Quando rientrò erano passati pochi minuti. «Cosa ti avevo detto?» gli chiese Reyes, particolarmente scocciato.
   «Di non disturbare senza un buon motivo!?»
   «Esatto… allora hai un buon motivo?»
   «Sulla radio di servizio è stato comunicato che uno yacht ancorato a Iquitos è sparito… uno yacht della Help the World.»
   «E di che aiuto sarebbe per noi?»
   Gunn scattò in piedi e iniziò a studiare la mappa. «La Help the World appartiene alla sorella di Kane. Sono sicuro che lui abbia un lasciapassare per poter usare i mezzi che le appartengono.»
   «C'è altro però» aggiunse Arias.
   «Vale a dire?»
   «Qualcuno dal Brasile ci ha segnalato un naufragio nel Rio delle Amazzoni.»
   «Crede che siano loro?» chiese Gunn preoccupato, ma Arias scosse solo la testa.
   «Cerca di scoprire di più» ordinò Reyes. «Noi restiamo qui, nel caso tornassero.»

I DimenticatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora