8. Io ho sempre il comando

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Il Mercoledì arrivò in fretta, e Lily si alzò dalla cena fissando con sospetto il compagno Caposcuola

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Il Mercoledì arrivò in fretta, e Lily si alzò dalla cena fissando con sospetto il compagno Caposcuola. Inutile negarlo: la mancata giustificazione per lo spostamento della ronda l'aveva fatta fremere di curiosità ingiustificata per i due giorni a seguire, convinta che il moro avesse chissà quale segreto da nascondere. Marlene l'aveva presa in giro tutto il giorno, convinta che il migliore amico avesse semplicemente da fare con una ragazza, ma a Lily la cosa non convinceva proprio. Insomma, da quando James Potter si faceva problemi a sbandierare a destra e manca un'uscita con una ragazza? Perché tenerla così segreta? Era vero che non lo vedeva accompagnato a qualche compagna di scuola dall'anno precedente, ma, pensava, a maggior ragione avrebbe appeso gli striscioni appena trovata la prossima preda. Lily seguì la massa di studenti che, quasi in sincrono, salivano le scale per la Sala Comune di Grifondoro. Al suo fianco, Alice e Frank si punzecchiavano a vicenda, mentre davanti a lei Emmeline e James parlavano dei compiti di trasfigurazione che la professoressa McGranitt aveva assegnato loro la mattina stessa. Quattro pergamene intere sulla trasfigurazione umana, una follia. Vide con la coda dell'occhio Sirius prendere in spalla Marlene come un sacco di patate, mentre l'amica scalciava in preda alle risate.

"Prima o poi lo capiranno, secondo te?"

Disse Peter affiancandola, la voce acuta e gli occhietti acquosi puntati sui due. Lily ridacchiò, saltando il gradino incantato che spariva al loro passaggio.

"Probabilmente, mai perdere la speranza!" gli diede corda lei.

Era strano, Peter. Lily non era mai riuscita a inquadrarlo poi così bene. Non era popolare come i suoi amici, né aveva la stessa prestanza fisica o intellettuale. Non si poteva, purtroppo per lei, negare come James e Sirius fossero tra i ragazzi più belli della scuola, seguiti subito dopo da Remus, che, con l'aspetto un po' più trasandato e l'aurea misteriosa che lo avvolgeva, risaliva le classifiche personali di gran parte della popolazione femminile dell'intera scuola, Serpeverde incluse. E, a malincuore, Lily non poteva negare che fossero tutti e tre degli ottimi maghi, con voti alti e un'ottima preparazione pratica, nonostante i primi due non si interessassero poi così tanto allo studio più teorico. Peter, invece, le aveva sempre fatto un po' di tenerezza. Era timido ed introverso, sempre all'ombra degli altri tre che, nonostante si fossero fatti notare da chiunque già dal primo anno, avevano accolto qualcuno di così diverso da loro tra le braccia. Erano un gruppo stranamente bilanciato, con James aperto e socievole con chiunque, Remus buono e gentile, Sirius tenebroso e sfacciato e Peter timido e indifeso. Lily passò in rassegna con lo sguardo le sue amiche. Il loro gruppo, invece, era caratterizzato dai caratteri forti: Marlene aveva da sempre una prestante attitudine al comando, con i suoi modi gelidi che si scioglievano in bombe di affetto pronte a esplodere nei momenti più disparati. Alice era sempre stata la romantica del gruppo, dolce solo con la sua metà e velenosa con chiunque le toccasse gli affetti. Emmeline era stata una vera e sincera scoperta, così dolce, ingenua e indifesa ad occhi esterni e così spiritosa, tosta e peperina per gli amici. E Lily sapeva di esser sempre stata una testa calda, da vera Grifondoro, testarda e orgogliosa fino alla morte, carattere che l'aveva portata spesso a scontrarsi con la migliore amica. 

Hurts Like Hell | JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora