26. Che sarà mai

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| Bentornati a tutti! 

Mi pare di capire che anche voi siete particolarmente felici di aver visto -finalmente- cenni di cedimento da parte di Lily 😂
Si sta svegliando, gente, preparate i fuochi d'artificio!

Scherzi a parte, lasciate sempre commenti e stelline se la storia vi sta piacendo ❤️
E tantissimi auguri alla nostra nikyLovre! 🎂❤️

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"Lice?"

Alice si sentì scuotere piano, mugugnò qualcosa nel sonno e infilò la testa ancora più a fondo nel piumone. Sentì una risatina alla sua destra, proprio un secondo prima di esser spogliata del calore del piumone con un gesto veloce.

"Ora mi alzo, giuro" strascicò, cercando, invano, di riafferrare le calde coperte a occhi chiusi.

"BUON COMPLEANNO!"

Alice saltò a sedere come una molla, sentendosi un principio di infarto nel petto. Aperti gli occhi, notò le tre compagne di stanza, già vestite e pettinate, in piedi a circondarle il letto, con degli enormi sorrisi in volto. Il suo compleanno.

"Oh" sussurrò lei, emozionata, "me ne ero quasi dimenticata! Oh, ragazze, grazie!" strillò, nel momento in cui quelle si gettarono di peso su di lei, seppellendola in un enorme abbraccio di gruppo.

Alice aveva sempre amato il giorno del suo compleanno. Veniva svegliata più dolcemente del solito –per quanto potesse esser dolce Lily Evans al mattino-, Frank la riempiva di ancora più attenzioni, i ragazzi la coccolavano e la facevano sentire la regina della Casa a discapito di chiunque altro.

Quando scesero dal dormitorio, infatti, trovò Frank sulla poltrona più vicina alle scale con un enorme mazzo di fiori gialli in mano –il colore preferito di Alice- e i ragazzi già pronti a riempirla di auguri.

"PREW" strillò James, correndole incontro appena la vide libera da Frank e sollevandola di peso, facendola girare per aria come una bambina. Alice strillò, ridendo contenta, mentre l'amico le stampava un bacio sulla guancia e le scompigliava i capelli facendole gli auguri, agitato come il bambino che, sotto-sotto, era rimasto.

"Vacci piano, Jam, me la distruggi così" commentò Frank ridendo e scuotendo la testa, dopo sette anni ancora sconvolto dall'amore folle dell'amico per i compleanni –e, in generale, per le feste. James, di risposta, la abbracciò ancora più forte, si voltò verso di lui e gli fece una linguaccia.

"Sarai anche il suo ragazzo, Frank, ma io sono l'amichetto di infanzia, ho più importanza" disse serio.

Alice girò piano la testa, ancora intrappolata tra le braccia di lui.

"Non penso tu sia più importante, onestamente, Pot"

James le tappò rudemente la bocca con la mano.

"Visto? Sono decisamente più importante, Paciock!" 

Hurts Like Hell | JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora