64. 1981 (Parte I)

2K 76 286
                                    

| Io vorrei solo porre una leggera attenzione sul titolo... 

Buongiorno a tutti! E, soprattutto...

Io lo inizio -e questo, badate bene, ha causato un po' di ritardo nella pubblicazione- con il Covid che ha deciso di entrare in casa nostra, ovviamente

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Io lo inizio -e questo, badate bene, ha causato un po' di ritardo nella pubblicazione- con il Covid che ha deciso di entrare in casa nostra, ovviamente. In compenso, questa quarantena potrebbe farmi finire ufficialmente Hurts, magari (Non io che voglio passare direttamente alla storia successiva perché è almeno più felice, no no)

Detto ciò, questo capitolo è uno di quelli che per me sono MEH, ma il mio cervello si sta suicidando in anticipo per non scrivere questi ultimi tre, abbiate pietà, si rifiuta proprio anche solo di pensare a certe scene (voi-sapete-quali).

Quindi, come sempre, se vi va lasciate stelline e commenti (che giuro che leggo, anche se ovviamente sono stra-indietro anche a rispondere a quelli LOL)





Quindi, come sempre, se vi va lasciate stelline e commenti (che giuro che leggo, anche se ovviamente sono stra-indietro anche a rispondere a quelli LOL)

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

~

Gennaio

~

James aveva poche certezze nella vita.

Una di queste era arrivata quando, a undici anni, aveva conosciuto Sirius sull'Hogwarts Express e aveva immediatamente deciso che sarebbe diventato suo fratello. Ricordava ancora chiaramente la lettera scritta a sua madre appena quattro giorni dopo l'arrivo ad Hogwarts, la dettagliatissima descrizione di quel bambino arrogante e freddo che solo con lui sembrava aprirsi a qualche sorrisetto sincero.

Era stato come un colpo di fulmine, in amicizia parlando.

James aveva letto nei suoi occhi un po' di se stesso, misto a una strana malinconia e a della -lo avrebbe capito solo tempo dopo- pesante rabbia repressa. Era stato praticamente naturale prendere Sirius sottobraccio e portarlo nella sua vita. Strano, forse, ma naturale.

Come amava dire, erano semplicemente destinati a essere una famiglia, e lui l'aveva capito per primo.

C'era effettivamente voluto un po' per convincere Sirius della stessa cosa. Abituato ad atteggiamenti diametralmente opposti, il Black ci aveva messo settimane -se non mesi- ad abituarsi del tutto a quell'uragano che gli aveva stravolto la vita, ad accoglierlo a braccia aperte e ad amarlo come una parte di sé.

Hurts Like Hell | JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora