11. Abbiamo fatto una scommessa

3.3K 134 375
                                    

| Bentornati a tutti! Questo capitolo è più lunghino del solito, complice il fatto che ho aggiunto una parte in più perché mi sentivo troppo crudele a chiuderlo "in sospeso" - e per questo mi merito stellina e commenti 🙄😂

Spero vi piaccia!

I tre giorni seguenti il "più brutto giorno della vita di Lily Evans" erano passati piuttosto silenziosi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

I tre giorni seguenti il "più brutto giorno della vita di Lily Evans" erano passati piuttosto silenziosi. Lily era rimasta sorpresa da come Potter, contro ogni sua aspettativa, non le aveva fatto cenno all'uscita o alla perdita della scommessa, né sembrava averne fatto parola con gli amici più stretti. Nessuno, neanche Marlene, sapeva, almeno apparentemente, del loro patto. Avevano sospettato probabilmente qualcosa per gli strani atteggiamenti dei due durante le lezioni di Lumacorno: James si era talmente impegnato a seguire da lasciare il suo compare per assicurarsi il posto vicino a Remus, decisamente più attento e meno disturbante di Sirius, profondamente offeso dal tradimento; Lily, invece, si sorprendeva a fissarlo, a osservare ogni mossa e a stringere i denti quando la pozione di lui sembrava riuscire meglio del suo solito. C'erano voluti sei, lunghissimi giorni per ottenere un Oltre Ogni Previsione, e Lily non riuscì a negare a se stessa di essersi sentita quasi orgogliosa dell'impegno visto nel compagno. Ovviamente, la sensazione di panico che l'aveva raggiunta pochi attimi dopo, ricordando il patto, l'avevano riportata in fretta con i piedi per terra, travolgendola. 

Durante i tre giorni dalla vittoria di Potter, Lily era rimasta in un quieto stato di ansia. Si rifugiava spesso in biblioteca, o a leggere un libro sul davanzale della finestra che affacciava sul prato, o ancora in riva al Lago Nero con un piccolo fuocherello in barattolo a scaldarla dal freddo pungente. James, al contrario, continuava a sembrare lo stesso di sempre: le parlava, le sorrideva, la punzecchiava, tutto come se nulla fosse successo.

E a Lily, quella calma apparente, proprio non piaceva.

E a Lily, quella calma apparente, proprio non piaceva

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Hey, McKinnon"

Marlene si voltò, facendo ondeggiare la lunga coda nera sulla schiena. Un libro di incantesimi in mano e una tazza fumante nell'altra, camminava a passo svelto verso il corridoio deserto del terzo piano, pronta a occupare una classe in disuso per esercitarsi negli incantesimi più complessi. Sirius la raggiunse con pochi passi, la bacchetta incastrata nel codino sulla testa, la mappa, tornata vuota, che penzolava dalla tasca posteriore dei pantaloni neri.

Hurts Like Hell | JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora