49. Non provare a seguirmi

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| Bentornati! 

Capitolo un po' montagna-russa, che passa da attimi seri a divertenti, ma che secondo me ci stava :)

Come sempre, stelline e commentate!



(Ringraziatemi sempre per certi splendori)

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(Ringraziatemi sempre per certi splendori)

L'ultima settimana di Aprile si era aperta nel fomento più totale. Non vi era aula o corridoio in cui non si udissero le parole Quidditch e finale, alternate ai nomi di qualche giocatore, piuttosto casuali in base a chi li pronunciasse -tra i Grifondoro spiccava senza alcun dubbio il nome di James, soprattutto tra le ragazze, con sommo disappunto di Lily.

I professori avevano deciso, in accordo con James e Amelia, capitani delle due ultime squadre in campo, di anticipare leggermente i tempi rispetto allo standard, che prevedeva la finale verso la metà di Maggio, così da concedere agli studenti dell'ultimo anno di riportarsi in pari con i vari programmi, rimasti leggermente indietro a causa degli avvenimenti di guerra che li avevano coinvolti nei mesi precedenti. Entrambi i ragazzi avevano accettato la proposta con un sorriso, felici di togliersi un incarico così pesante, seppur bello, prima del previsto e di potersi concentrare al meglio su studio e allenamenti dell'Ordine.

Al di fuori delle lezioni obbligatorie, Lily aveva visto James letteralmente solo ai pasti in quella settimana -e neanche a tutti. Il ragazzo si era impadronito del campo per almeno un paio di ore al giorno, con enorme disappunto di Amelia, evitava di uscire in giardino per non prender freddo e passava ogni minuto libero a fare strategie con Marlene e Frank, suoi complici e compagni in quella folle corsa alla Coppa.

Forse fu per quello che Lily non si stupì più di tanto quando, la sera prima della partita finale di Campionato, vide uscire dal buco del ritratto Emmeline, Remus e Sirius.

"Non te la prendere, ti prego" le disse subito Remus, con tono di supplica, "ha detto che si farà perdonare, ma è troppo agitato e vuole ripassare qualche schema e mettersi a letto presto senza prendere freddo"

Di fronte al tono rassegnato e disperato del licantropo, Lily non riuscì ad evitare di scoppiare rumorosamente a ridere. Si avvicinò a Sirius, lo afferrò sotto braccio e gli fece l'occhiolino.

"Pronto a rivelarmi tutti i suoi segreti più imbarazzanti, Black?"

Sirius la squadrò per qualche secondo, prima di sorridere mesto.

"Sei una bestia, Evans. Mi piace!"

Remus ed Emmeline si scambiarono un'occhiata divertita, prima di avviarsi verso le scale dirette ai corridoi ovest. Sirius non mancò di fare una battutina sulle aule vuote -e Remus di alzargli il dito medio in faccia- per poi avviarsi verso la scalinata principale seguendo silenziosamente la Rossa.

Hurts Like Hell | JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora