33. Respira

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| Bentornati! Oggi capitolo lunghissimo e... dai, non avete dovuto penare neanche troppi giorni per questo, pensatela così ahah

Come sempre, se vi va, lasciate una stellina e commentate, così so cosa ne pensate della storia!


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Lily si sentiva semplicemente soffocare: l'esplosione del bombarda lanciato da Piton l'aveva spostata di diversi metri ma, cosa principale, aveva fatto saltare per aria il muro alla sua destra, sollevando fumo, fuoco e polvere. La neve, tinta di nero e rosso dallo sporco e dal sangue, le bagnava i vestiti strappati in diversi punti, facendola rabbrividire fin dentro le ossa. Ci vollero diversi secondi per aprire gli occhi, mentre i suoni ovattati della battaglia continuavano ad arrivare dalla piazza principale, ormai lontana.

Quando Lily finalmente li aprì, le fiamme accese sulla legna sparsa a terra creavano terrificanti giochi di luce riflessi nella neve, in un contrasto che, in una circostanza decisamente diversa, sarebbe stato quasi affascinante. Si alzò a sedere a fatica, un fischio assordante a risuonarle nelle orecchie, un rivolo di sangue a correrle dalla tempia al collo. Ci vollero pochi secondi prima che Lily realizzasse l'accaduto, voltandosi immediatamente alla sua sinistra, dove prima dell'esplosione si trovava James, e dove ora si presentava solo il vuoto assoluto .

"James?" chiamò.

"James?" strillò più forte, il panico a salire in gola.

Si tirò su in piedi gemendo, percependo dolore in gran parte del corpo, ma senza troppi danni e senza ustioni evidenti, come si sarebbe aspettata dopo l'esplosione. Guardandosi intorno, Lily non vide altro che macerie. La casa era ormai quasi distrutta, in gran parte in fiamme, che ostruivano la visuale con il loro fumo, impedendole di vedere oltre l'ammasso di detriti ai suoi piedi. James doveva essere lì, in mezzo a legna, fuoco, polvere, morte.

"JAMES" strillò, adesso in preda al panico e alla disperazione più totale.

Non è morto, pensò, lui non può essere morto. No. 

Trovò a poca distanza la sua bacchetta, la afferrò e lanciò con forza un aguamenti sulle fiamme, facendole a malapena affievolire leggermente.

Respira, Lily, si ripeteva, è vivo. Sta bene. Lo troverai. Respira.

"Tu! Via!"

Lily sobbalzò, girandosi velocemente verso la voce con la bacchetta a tremarle tra le mani. Un ragazzo alto e magro, dagli scompigliati capelli rossi e gli occhi azzurri, correva verso di lei. Lily sospirò grata, notando la divisa da Auror.

"Aiutami!" strillò, sentendo le lacrime scivolarle dagli occhi senza controllo, "Ti prego, aiutami! Ero con un ragazzo, ci hanno attaccati, e c'è stata l'esplosione e lui..."

Hurts Like Hell | JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora