22. Fatevi gli affaracci vostri

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| Nessuna introduzione al capitolo: godetevelo e, se si va, fatemelo sapere con stelline e commenti! Spero vi piaccia, a me piace davvero tanto... ❤️



Marlene si alzò dal letto sbuffando, incapace di prender sonno

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Marlene si alzò dal letto sbuffando, incapace di prender sonno. Infilò la vestaglia sopra la camicia da notte, reprimendo un brivido di freddo, poi afferrò la bacchetta e si diresse con passo felino verso la porta, cercando di non svegliare le amiche. Si richiuse la porta alle spalle con delicatezza, scendendo poi lentamente le scale che conducevano dai dormitori femminili alla Sala Comune.

"Sirius?"

Il ragazzo, seduto sulla poltrona più vicina al caminetto, in pigiama e con lo sguardo fisso al fuoco ancora acceso, girò velocemente la testa verso di lei, immobile sull'ultimo gradino delle scale.

"Hey, Mc. Non riuscivi a dormire?"

Marlene sorrise, annuendo e avvicinandosi piano al fuoco, le gambe nude infreddolite. Superato l'ostacolo del divano, Sirius imprecò mentalmente nel notare la misera mise della ragazza, che la lasciava fin troppo scoperta per stare in pieno inverno.

"Dannazione, Mc, vai in giro conciata così?" le disse brusco.

Marlene lo guardò alzando pericolosamente un sopracciglio.

"Sirius, è un pigiama! E non sto andando in giro, sono in Sala Comune" gli rispose stizzita, poggiandosi con la spalla al caminetto acceso, ancora in piedi.

"Pigiama? Sei praticamente nuda!" rispose lui aprendo la braccia in una posa drammatica, sforzandosi in ogni modo per non abbassare lo sguardo dagli occhi blu della ragazza.

"E chi mi dovrebbe vedere, sentiamo?"

"Chiunque possa trovarsi in Sala Comune alle" fece una piccola pausa per guardare l'orologio appeso al muro, "due e mezza del mattino!"

Marlene alzò gli occhi al cielo, i riflessi del fuoco a contornarle il volto perfetto.

"Beh, fortuna che ho incontrato solo te, allora, almeno so che non mi salterai addosso per un paio di gambe nude!"

Marlene si morse la lingua, pregando di esser riuscita a mascherare l'amarezza con cui aveva pronunciato la frase. Rimase a fissare il fuoco per alcuni minuti, affascinata dalle lingue di mille sfumature che si espandevano nel caminetto.

"Non esci con qualcuno da un po'" disse Sirius interrompendo il silenzio.

"No"

"Lo so, non era una domanda" constatò. Marlene si girò a guardarlo, trovandolo a fissarla con il suo solito sguardo penetrante, quello che le rivolgeva ogni volta che voleva tirarle fuori un segreto. Chiuse le braccia sotto al seno, mettendolo involontariamente in risalto tra la stoffa leggera, dello stesso bordeaux della divisa della squadra. La vestaglia, corta come la camicia da notte, le arrivava a mezza coscia, talmente leggera da accarezzarle ogni forma, ogni curva. 

Hurts Like Hell | JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora