44. Bisogna crescere, James

4.6K 150 479
                                    

| Bentornati!

Innanzitutto, vi avviso che risponderò nei prossimi giorni anche ai commenti dello scorso capitolo, sto passando giornate pienissime e non ho ancora risposto :')

Poi, oggi vi aspetta un capitolo piuttosto leggero, ma sono abbastanza sicura vi piacerà comunque ahah

Buona lettura e, come sempre, commentate in tanti e lasciate una stellina se vi va :D



Buona lettura e, come sempre, commentate in tanti e lasciate una stellina se vi va :D

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.



Le prime settimane di Febbraio passarono rapide e cariche di impegni. Il settimo anno di Grifondoro pareva visibilmente stanco e nervoso ai più, abituati a vedere soprattutto la parte maschile piena di vita e portatrice perenne di confusione. Non era strano, ormai, trovare qualcuno di loro abbandonato da qualche parte in Sala Comune o posizionato per ore nella stessa posizione ai tavoli della biblioteca. Persino Madama Prince si era abituata -quasi- a veder entrare di continuo elementi come Sirius e James, che, a sua insaputa, in realtà approfittavano del silenzio più per fare un riposino che per studiare effettivamente le materie d'esame. Persino la Caposcuola Evans era stata vista sonnecchiare in giro -i più giuravano di aver trovato lei e Potter addormentati vicini in Sala Comune una tarda serata, addirittura con la testa di lei poggiata sulla spalla di lui, prima che una stanca Marlene McKinnon li svegliasse brutalmente con un paio di colpetti in fronte ben assestati.

Lo stress dello studio si era fuso perfettamente con l'allenamento costante con i membri dell'Ordine, che non solo non battevano ciglio di fronte alle loro occhiaie ma, anzi, non alleggerivano i colpi. James, nonostante fosse palesemente tra i più abili nel duello, era uscito dal terzo incontro con un paio di costole fratturate dallo stesso Moody; Lily era riuscita per un pelo a battere Fabian, ma solo perché questo si era distratto nel ridere a una battuta del fratello; Emmeline e Peter uscivano dagli incontri massacrati, nonostante gli auror tentassero con loro di alleggerire il carico, sapendo la loro predilezione per altri lati della battaglia distanti dal combattimento. Avevano anche conosciuto il ragazzo che li avrebbe istruiti nel campo medico, tale Benjy, ex Corvonero dai capelli corti e un lungo pizzetto legato in una treccina. Aveva pochi anni più di loro, ma era uno dei medimaghi più promettenti nel campo e aveva già dimostrato di saper essere preciso e chiaro in ogni spiegazione.

L'unica nota positiva in quella situazione era il loro legame con i gemelli Bones e Amelia, con cui avevano trovato un perfetto equilibrio e che iniziavano a frequentare anche al di fuori dell'Ordine.

Lo studio, gli allenamenti di Quidditch, gli allenamenti con l'Ordine, i doveri da prefetti e Caposcuola: i ragazzi si trovarono improvvisamente a vorticare nel caos più totale, a guardarsi l'un l'altro con sguardi spenti e sconvolti, a rispondersi con toni tesi a ogni minima discussione.

Forse, fu proprio il nervoso a far scattare James quella sera.

"No, assolutamente no!" strillò.

Hurts Like Hell | JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora