60. 1979 (Parte III)

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| In ritardo, ma eccomi!

Scusate ma ho iniziato a lavorare e devo ancora prendere il ritmo!

Come sempre, lasciate commenti e stelline se vi piace il capitolo :)

Ci credete che siamo sempre più vicini alla fine?

Ci credete che siamo sempre più vicini alla fine?

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Settembre

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Piton non riusciva a smettere di pensarci.

Erano passati secondi, minuti, ore, giorni, settimane.

L'ultimo mese dell'estate era scivolato via in un baleno, divorato dall'aria più fresca e pungente di Settembre. C'erano stati nuovi incontri, nuovi allenamenti, nuove piccole rappresaglie, persino la ronda effettuata all'insulso matrimonio dei Paciock appena un paio di settimane prima.

Eppure, il suo pensiero fisso era ancora .

Allo sguardo fiero di Lily, alla sua mano che, lentamente, afferrava quella del... del marito, dannazione! L'aveva sposato quel Potter, dopo poco più di un anno di relazione! Aveva cambiato il suo cognome, giurato amore eterno davanti ad amici e parenti, firmato quella che, per lui, era decisamente una condanna.

Potter l'aveva vinta, in una maniera così definitiva che il solo pensiero gli faceva male a ogni centimetro del corpo.

Li aveva visti, al matrimonio dei Paciock. Nonostante gli incantesimi ovunque, lui e Struggle erano riusciti ad avvicinarsi abbastanza alla Chiesa scelta dai due per vedere ospiti e presenti prima che si smaterializzassero in un luogo a loro sconosciuto. Era andato tutto bene, finché i Potter non erano apparsi sul vialetto. Lui era il solito sbruffone, con la risata già stampata in faccia e una mano tra i capelli, ma lei... lei era vestita con una lunga e leggera veste rosa pallido che le lasciava scoperta la schiena nuda, aveva i capelli legati in una morbida treccia e il braccio arpionato a quello del ragazzo. Rideva, gli occhi luminosi puntati sempre e comunque su di lui.

"Piton"

Severus sobbalzò.

Si voltò verso la porta d'ebano che introducevano ai sotterranei della villa dei Malfoy, incontrando lo sguardo quasi divertito di Montgomery.

"Lui vuole vederti"

Piton deglutì.

Buttò un'ultima occhiata alla pozione che stava riproducendo in più dosi, agitò la bacchetta e ordinò ai mestoli di continuare a girare allo stesso ritmo tenuto fino a quel momento. Con un gesto secco si sistemò meglio il mantello scuro sulle spalle, raggiunse la porta e salì le scale.

Hurts Like Hell | JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora