| Bentornati!
Innanzitutto: IN BOCCA AL LUPO A TUTTI VOI CHE AVETE LA MATURITA'! Spaccate tutto, che è l'ultimo ostacolo prima di una bella vacanza (non vi sto invidiando mentre scrivo la tesi con 45° all'ombra e la stessa gioia di Piton quando scoprirà dei Jily, no-no)
Detto ciò vi lascio al capitolo, commentate e mettete stelline se vi va :)
"Pensierosa?"
Marlene sobbalzò, voltandosi di scatto verso la porta della propria stanza, vuota. Sorrise nel vedere Sirius intrufolarsi velocemente al suo interno, evitando per un pelo un gruppo di bambine che scendevano ridacchiando le scale.
"Pensavo fossi una delle ragazze. Mi spieghi come cavolo sei salito? Non hai neanche la scopa!"
Sirius la guardò perplesso, il sopracciglio alzato.
"Scopa?"
Vide Marlene fare spallucce, lo sguardo corrucciato.
"Frank per venire qua usa la scopa. Come cavolo fate tu e James?"
Sirius scoppiò a ridere, ancora fermo davanti alla porta, scuotendo la testa divertito e facendo oscillare qualche ciocca di capelli sfuggita dal codino.
"Oh, il caro, vecchio, Frank. James penso decida sul momento come salire, la mia tecnica è la migliore –e no" la anticipò, puntandole l'indice contro "non ti dirò come faccio, non ancora"
Marlene sbuffò una risata, prima di tornare alla posizione iniziale.
Sirius la osservò nel silenzio: i lunghi capelli neri, legati in una crocchia disordinata sopra la testa, le lasciavano libero il collo lungo e teso. Gli occhi blu, dalla sera precedente contornati da un'evidente paio di occhiaie, osservavano preoccupati il parco, dove gli studenti passeggiavano godendosi la domenica di pace. Teneva le braccia incrociate al petto, la schiena leggermente flessa e il sedere poggiato al davanzale. Era bellissima, spogliata di tutta la perfezione che si ostinava a mostrare. Era più vulnerabile, più umana.
"Non sei male così disordinata, lo sai?" disse lui, il tono di voce malizioso basso ma perfettamente comprensibile dalla ragazza.
Marlene sorrise imbarazzata, voltandosi nuovamente a guardarlo, un sopracciglio nero alzato in un'espressione di divertimento.
"Sirius Black che fa complimenti a qualcuno di diverso da se stesso. Diamine, mi devo ancora abituare" ridacchiò.
Sirius sbuffò, prima di incamminarsi finalmente verso la finestra. Posò le mani sui fianchi morbidi della ragazza, carezzandoli appena, delicato come solo con lei riusciva a essere. Si fissarono in silenzio, per alcuni, interminabili minuti.
"Non ti tirerai indietro, vero?" sussurrò lui, quelli che parvero a entrambi secoli dopo.
Marlene gli sorrise, questa volta dolcemente, rilassando appena le spalle e lo sguardo.
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Hurts Like Hell | Jily
FanfictionJames Potter è arrivato al settimo anno con una maturità che sorprende i più. E' il solito sbruffone un po' teppista, ma inizia a far vedere anche l'altra parte di sé. Lily Evans è arrivata al settimo anno con la paura di fallire in tutto. E' la sol...