5. Infame, questo è un colpo basso.

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| Ciao, ragazz*! Nuovo capitolo con un giorno di anticipo, così domani ci godiamo (spero) tutti una Vigilia tranquilla! 

Questo è l'ultimo capitolo appartenente ai flashback, il prossimo sarà di nuovo ambientato al settimo anno (ed è un capitolo che mi piace particolarmente, chissà a voi!).

Spero vi piaccia e, se vi va, lasciate una stellina e qualche commento, che è sempre gradito! 


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Hogwarts, 19 Maggio 1976 (sesto anno).

"Whisky Incendiario? Burrobirra? Acquaviola? Hey, Paciock, mettilo più in là il tavolo, se no non si può ballare!"

Sirius controllava e dettava ordini da ormai un'ora, in piedi sul tavolinetto della Sala Comune di Grifondoro, allargata e insonorizzata dai perfetti incantesimi di Remus e Marlene. Poco distante, sulla destra, Peter e Frank allestivano il tavolo del rinfresco, dove avevano già posizionato alcol e cibo a volontà. Alice ed Emmeline aiutavano i ragazzi del settimo anno a posizionare lo striscione, dove la scritta "BENTORNATOCAPITANO" brillava di rosso e di oro a intermittenza.

"E' proprio necessario tutto quell'alcol, Black?"

Sirius rivolse lo sguardo poco più in basso, dove la figura accigliata di Lily Evans sostava, lo sguardo puntato contro il tavolo delle bevande e le braccia incrociate al petto. Il ragazzo sbuffò sonoramente, legandosi velocemente parte dei capelli in un codino alto e scendendo dal tavolo. La squadrò dall'alto, superandola di una buona testa nonostante la ragazza non fosse poi così bassa.

"Ti prego, Evans, e pensare che iniziavo quasi a trovarti simpatica" le disse, per poi sbatterle piano la mano sulla spalla con uno sguardo drammaticamente impietosito addosso. Lily scoppiò a ridere, scuotendo la testa.

"Ma non potrà neanche bere! Madama Chips è stata chiara, me l'hai detto tu!" ribatté. Sirius la guardò malizioso.

"Se solo tu ti fossi degnata di andarlo a trovare mentre era sveglio e non quando sapevi di trovarlo drogato dalle pozioni, Evans, avresti saputo che Poppy non ha esplicitamente vietato l'alcol, ha semplicemente sconsigliato di bere ad Hogsmeade questo Sabato. E oggi è Giovedì e noi non siamo ad Hogsmeade, fallo divertire quel povero ragazzo" concluse, allontanandosi poi velocemente con il suo solito passo felpato. Lily arrossì, vergognandosi. Erano ormai due giorni che Potter era sveglio, eppure aveva sempre evitato di andarlo a trovare quando sapeva di trovarlo vigile. Non era il loro rapporto a impedirle di andarlo a salutare: Lily sapeva bene che, nonostante tutto, una piccola, minuscola, parte di sé si era ormai affezionata al ragazzo, per quanto non ne sopportasse quasi la vista. Era il senso di colpa a fermarla, quel dubbio che la torturava da giorni, quella paura di scoprire la verità. Perché Lily si sentiva vigliacca: un ragazzo, un conoscente, una persona con cui passava intere giornate era quasi morto, eppure lei non aveva il coraggio di cercare di scoprire se il suo ex-migliore amico ne fosse stato l'artefice. Sapeva di dover indagare, per James e per se stessa, ma non riusciva a compiere il passo decisivo che avrebbe messo alle strette Severus.

Hurts Like Hell | JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora