52. Teglia di biscotti

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| Bentornati! Com'è stato il rientro a scuola?

Non vado matta per questo capitolo (quando mai ahah), ma finalmente è nato! 

Come sempre, lasciate commenti e stelline che a me fa solo che piacere! 


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Lily aprì gli occhi più stanca di quando si era poggiata nel letto.

Il naso praticamente premuto contro il petto di James, le braccia di lui a stringerle la vita e il respiro regolare a sfiorarle la fronte, sospirò sentendosi ogni muscolo dolere di fatica. Si girò piano tra le braccia del ragazzo, cercando di non svegliarlo, e scivolò giù dal letto silenziosa e veloce.

La luce che penetrava dalle finestre chiuse era ancora delicata, e l'orologio sul muro batteva appena le sette del mattino. Lily si guardò velocemente intorno, vedendo i malandrini dormire tranquilli nei propri letti, prima di uscire velocemente dalla stanza.

La Sala Comune era ancora deserta, il fuoco spento a rendere l'ambiente più freddo. Lily si poggiò con la schiena contro la finestra più grande, portandosi le mani al volto e respirando profondamente un paio di volte.

Sono al sicuro, continuava a ripetersi nella testa, sono al sicuro, a casa dei Potter, protetti da due dei più grandi maghi in circolazione e da incantesimi rafforzati di alto livello. Sono vivi, tutti.

Rabbrividì.

Si guardò velocemente intorno, vedendo come i ragazzi avessero sistemato e pulito dopo la festa della sera precedente. Lily e James erano rientrati ben oltre il coprifuoco, dopo una lunga chiacchierata con Silente e la McGranitt nello studio del Preside e una veloce visita in infermeria, per curare più velocemente il taglio sulla spalla del ragazzo. I loro compagni, probabilmente ancora più brilli di come li avevano lasciati, dormivano alla grande quando erano tornati e Lily non aveva neanche pensato di passare per il proprio dormitorio prima di coricarsi protetta tra le braccia di James.

Il ragazzo non aveva praticamente più parlato dalla famosa frase di Moody: le era stato vicino, l'aveva sfiorata e accarezzata, l'aveva abbracciata e baciata con delicatezza e rispetto, senza manifestare la benché minima curiosità su quanto avvenuto.

Si passò velocemente una mano sul volto e salì su per le scale del proprio dormitorio.

-

Una doccia e diversi minuti dopo, Lily scese dal dormitorio femminile apparentemente nuova di zecca, ma distrutta. I lunghi capelli rossi legati in una coda alta, il volto scavato dal sonno e le occhiaie marcate, si avviò fuori dalla Sala Comune con passo veloce e sicuro. Camminò per i corridoi a passo svelto, incontrando qualche faccia insonnolita qua e là, e arrivò nei sotterranei in una decina di scarsa di minuti. Svoltò sulla sinistra, attraversò il sotterraneo e arrivò davanti alla parete di pietra che nascondeva la Sala Comune Serpeverde.

Hurts Like Hell | JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora