41. Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso

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| Bentornatii! Dopo l'infarto di Mercoledì per i commenti, speriamo oggi vada tutto bene ahah

Come vi dicevo, questa è la "parte 2" del capitolo precedente!

Se vi va, lasciate stelline e commenti (soprattutto loro, perché mi uccidete ogni volta!) e buona lettura!


Se vi va, lasciate stelline e commenti (soprattutto loro, perché mi uccidete ogni volta!) e buona lettura!

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"Ma è impossibile che abbiate trovato una soluzione, dai" disse Lily, facendoli voltare tutti verso di lei. Aveva gli occhi fissi contro la stufa, le sopracciglia aggrottate nella tipica espressione pensierosa.

"Non potete essere lì fisicamente, il Lupo vi fiuterebbe e attaccherebbe in un attimo. E non potete neanche... non so, duplicarvi? Creare un sosia intoccabile? Non è possibile, andiamo!" commentò, spazientita.

James sorrise, un po' orgoglioso e un po' intenerito: Lily odiava non capire le cose e metteva sempre su un broncio adorabile e un po' infantile quando non arrivava a comprendere ogni singola cosa.

"Beh, esatto, non sono cose fattibili. Avevamo pensato anche al mantello, ma ovviamente non maschera i nostri odori. Finché Peter non ha letto una cosa molto interessante su un volume specifico sui Lupi Mannari in Biblioteca: non colpiscono, feriscono o uccidono altri animali"

James aspettò qualche secondo, divertito dal creare suspense.

"E quindi?" chiese Frank dopo qualche attimo di silenzio.

"Godric, quanto la fai lunga" borbottò Sirius, spazientito.

Marlene lo fulminò, prima di voltarsi di nuovo verso James.

"Beh, ma voi non siet... hey!"

Marlene, ancora poggiata con la schiena al petto di Sirius, cadde all'indietro, atterrando su un folto, morbidissimo, manto di... peli?

Silenzio.

Lunghi, pesantissimi, secondi di silenzio.

Dopo quasi due minuti di assoluta quiete, in cui gli occhi sgranati di tutti erano puntati alle spalle di Marlene, pietrificata, Frank scattò in piedi di colpo, le mani alla testa e la bocca spalancata, stavolta in una vera espressione di pura sorpresa.

"Porco Salazar" commentò, dando voce ai pensieri di tutti i presenti.

Marlene si voltò lentamente verso le sue spalle, tenendosi sui gomiti, incrociando all'improvviso il naso umido di un grande cane nero.

Quello la guardò un paio di secondi, prima di abbaiare giocosamente, la lingua penzoloni. La ragazza scattò in piedi come una molla, puntandogli il dito contro.

"Stai scherzando" disse, incredula. Voltò lentamente lo sguardo omicida verso James, "State scherzando"

"Non lo avete fatto sul serio" aggiunse Lily, improvvisamente ancora più pallida. Alice ed Emmeline continuavano a fissare l'enorme cane nero apparso al posto di Sirius sul materasso, incapaci di proferire parola.

Hurts Like Hell | JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora