37. Genialità, studio e talento

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| Bentornati! Felicissima che vi siano piaciuti tanto gli scorsi capitoli, oggi si torna un po' più spensierati e leggeri :)

Ci tengo anche a ringraziarvi di tutti i commenti ricevuti, sono stati tantissimi (soprattutto per chi ha iniziato a commentare dal capitolo 1 in poi) e non sono ancora riuscita a leggerli tutti con calma!

Come sempre, lasciate stelline e commenti se vi va



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"Questa cosa è impossibile"

"Questa cosa è assurda"

"Questa cosa è sbalorditiva, altroché"

I Malandrini trattennero a stento i sorrisi orgogliosi che stavano spuntando sui loro volti allegri. Dopo circa due giorni di organizzazione, quasi una settimana dopo l'attacco ad Hogsmeade, il loro piano di vendetta stava finalmente per esser messo in atto. E scherzo equivaleva a non farsi beccare e non farsi beccare implicava in automatico l'utilizzo della Mappa, che giaceva spalancata sul baldacchino di James, circondata dalle ragazze e da Frank, in totale estasi.

"Come diavolo ci siete riusciti?" commentò lui, passando velocemente lo sguardo dagli amici ai piccoli puntini con il loro nomi, tutti ammassati sullo stesso punto nel dormitorio del settimo anno di Grifondoro.

"Genialità" rispose Sirius.

"Studio" commentò Remus.

"Talento" aggiunse James.

"Abbiamo fallito centinaia di volte, in realtà, prima di riuscirci" ammise alla fine Peter, guadagnandosi le occhiatacce dei tre ragazzi.

Lily rise, puntando lo sguardo su di loro.

"Non lo ammetterò mai più, sappiatelo, ma siete stati geniali! È magia avanzata, questa!"

"Non essere così sorpresa, Evans, mi ferisci" commentò James, facendole l'occhiolino e gongolando nel vederle le gote tingersi leggermente di rosso.

"E non ve l'hanno mai beccata?" chiese Marlene, aprendo uno dei lati per andare a sbirciare l'ufficio della McGranitt, che sedeva immobile alla sua scrivania.

"So che a volte confondiamo, ma non siamo così fessi, no" commentò Sirius, avvicinandosi al letto. Tirò fuori la bacchetta dalla tasca posteriore dei pantaloni della divisa e ne avvicinò la punta alla carta.

"Basta esser veloci: fatto il misfatto"

Sotto gli sguardi increduli delle ragazze e di Frank, la mappa si richiuse all'istante con un fruscio, mentre l'inchiostro veniva riassorbito lasciando solo l'aspetto di una vecchia pergamena malridotta.

Hurts Like Hell | JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora