53. Non potevi dire parole migliori

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| Bentornati!

Magicamente, sono riuscita a finire il capitolo ahah Volevo fare una piccola precisazione sul capitolo precedente, visto che da alcuni commenti forse non era chiarissimo: ovviamente è stato Piton a dire ai mangiamorte dove trovare gli Evans (dice proprio "attacchiamo gli Evans" nel capitolo prima)! Non è stato Peter, Lily lo dice a James a mo' di battuta (come per dire "è ovvio che è stato lui, voi non l'avreste mai fatto"). So che per la maggior parte è stato chiaro, ma lo specifico perché alcuni hanno pensato a Peter che, attualmente, è ancora innocente.

Detto ciò, vi lascio al capitolo! Come sempre commentate e mettete stelline se vi va!

E leggete l'avviso in fondo al capitolo!



E leggete l'avviso in fondo al capitolo!

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È strano il dolore.

Ti sembra quasi di non respirare pur continuando a portare aria ai polmoni, ti sembra quasi di annegare senza acqua intorno, precipitare con i piedi ben poggiati al suolo. Ti sembra di lacerarti, spezzarti in mille pezzi, mentre all'esterno sembri sempre e comunque lo stesso pezzo di carne di prima.

È strano il dolore.

Condivisibile da molti, ma sempre diverso l'uno dall'altro. C'è chi piange, chi urla, chi rimane in silenzio. C'è persino chi, nel crollo, ride, non sapendo dove mandare quello tsunami di emozioni incontrastabili.

È strano il dolore.

Ma, purtroppo, è inevitabile.



Otto ore prima.

James quasi soffocò con il succo di zucca, nel sentire Sirius fare qualche battutina sconcia di troppo alla sorella. Si voltò verso il migliore amico con uno scatto deciso e la gola ancora alla ricerca di aria, osservandolo con un'espressione schifata e furiosa al tempo stesso.

"Giuro, Black, se parli un'altra volta in questo modo a mia sorella, io..."

Sirius mascherò un sorriso, alzando una mano davanti al volto dell'amico.

"Giuro, Potter, che ciò che ho detto adesso è nulla in confronto a quello che tua sorella dice a me di solito"

James spalancò occhi e bocca, facendo scoppiare a ridere i presenti. Marlene si allungò oltre Sirius, agganciò le braccia al collo di James e, ancora stesa sul ragazzo, gli schioccò un rumoroso bacio sulla guancia.

"Piantala, gelosone" rise al volto imbronciato di lui.

James brontolò qualcosa, afferrando la posata e infilzando una patata, le sopracciglia ancora aggrottate in un'espressione corrucciata.

Lily alzò gli occhi al cielo, un sorrisetto divertito sul volto, e quasi sobbalzò quando al suo fianco comparve Michael, la mano tesa verso di lei.

Hurts Like Hell | JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora