Quando Lydia uscì dalla sua stanza, trascinandosi dietro il trolley, si sentiva ancora più intontita di prima. Seth, che era seduto sul divano, alzò lo sguardo su di lei e le riservò una lunga occhiata preoccupata: la ragazza aveva gli occhi lucidi e non era di certo solo perché si sentiva poco bene. Era evidente che avesse pianto e al solo pensiero una rabbia incontrollabile gli si allargò nel petto, facendolo respirare profondamente.
«Roman?» domandò Lydia, senza mai incrociare lo sguardo di Rollins, ma continuando a tenere gli occhi fissi nel vuoto.
Seth si alzò dal divano.
«E' andato a prendere qualcosa da mangiare per il viaggio.»
Lydia annuì e Seth le si avvicinò. Lei lo guardò solo di sottecchi, pronta a discostarsi ancora se lui avesse tentato di stringerla in un nuovo abbraccio confortevole.
Non voleva essere toccata da nessuno, in quel momento.
Voleva solo entrare in macchina e chiudersi in un silenzio tombale, magari con un po' di buona musica nelle orecchie.
Già, musica. Non aveva nemmeno un iPod con sé.
Forse c'era qualche canzone nel suo cellulare.
Cellulare che aveva ancora Dean.
Una morsa le si strinse attorno al cuore a quel pensiero, facendole quasi venire la nausea.
"Il tuo cellulare. L'ho fatto riparare. Ora potremmo scoprire qualcosa in più su di te, ma... lo terrò io fino a quando non saremmo tornati qui."
Le parole di Dean le risuonarono nella testa, facendogliela vorticare pericolosamente, tanto che Lydia si domandò come avesse fatto a non crollare di nuovo in terra. Un'altra dolorosa domanda che le frullava nella testa era: a quel punto, visto come stavano andando le cose tra lei e il cane pazzo dello SHIELD... sarebbe più tornata a casa con lui?
«Tieni.»
La voce di Seth la fece sobbalzare, costringendola ad uscire dai propri pensieri. Lydia si voltò verso di lui, che le stava porgendo un paio di pillole ed una bottiglietta d'acqua.
«Ti faranno stare meglio.» rispose alla sua muta domanda, accennando ad un sorrisino sghembo e gentile al tempo stesso, che fece sorgere un piccolo sorriso anche sulle labbra di Lydia.
«Grazie.»
Lydia afferrò le pillole e la bottiglietta d'acqua e le buttò giù con qualche sorsata.
***
Lydia comprese che Dean Ambrose non avrebbe viaggiato con loro quando, avvicinandosi al grosso SUV nero, trovò Roman Reigns in compagnia di Antonio Cesaro.
Un groppo enorme le chiuse nuovamente la gola e fu un vero e proprio miracolo che non scoppiò nuovamente in lacrime.
Ecco un'altra informazione su se stessa: quando stava male, aveva l'emotività di un neonato.
Mentre Seth e Roman caricavano le valigie nel portabagagli, Cesaro si avvicinò alla ragazza con un sorriso cordiale sulle labbra e le porse una mano.
«Tu devi essere la ragazza di cui mi parlava Joe, Lydia, vero?»
Si sentiva che era straniero, aveva un accento strano.
Chissà se anche lei ne aveva uno così particolare.
Un altro flashback si fece largo a forza nella sua memoria.
C'erano lei e Dean, seduti attorno all'isolotto della cucina di casa di Ambrose, intenti a fare colazione.
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𝐀𝐧𝐲𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐛𝐮𝐭 𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐲
FanfictionQuando Jon salva una ragazza dall'essere stuprata, non sa che la sua vita è destinata a subire una svolta e a legarsi a quella di lei per sempre. Quello che proprio non si aspetta, poi, è che la mattina dopo la ragazza misteriosa non ricordi più nul...