47 ⋆ You Should Never Leave A Fight Unresolved

2.6K 129 49
                                    

Non era ben chiaro di chi fosse stata l'idea. Lydia ricordava di averlo accennato quasi per sbaglio dopo TLC – come a voler cercare un timido tentativo per distrarre lo SHIELD, furioso dopo aver perso il match contro CM Punk, nonostante l'esito fosse inizialmente tutto in loro favore. 

Seth ne era sembrato entusiasta, Roman aveva affermato che Joelle avrebbe adorato l'idea e Jon si era limitato a fare spallucce, in una tacita affermazione quasi indifferente. In fondo, nonostante tutti gli sforzi di Lydia, Dean Ambrose continuava ancora a non essere particolarmente coinvolto dallo spirito natalizio che invece permeava l'ambiente e le persone accanto a lui – specialmente la sua ragazza.

Doveva ammettere che non gli dispiaceva affatto vederla sempre sorridente e spensierata, quasi dimentica delle sue condizioni e del suo passato ancora avvolto nell'oscurità, ma sinceramente non gli andava di rovinarle la festa, quindi stava facendo del suo meglio per assecondarla e lasciarsi coinvolgere dalla sua esuberanza – e prova ne erano le mille decorazioni nel suo appartamento che, nonostante tutto, non disdegnava neanche troppo... seppur non lo avrebbe mai ammesso neanche sotto tortura.

«Non capisco perché, di tanti posti disponibili, abbiamo dovuto farlo proprio qui da te.» commentò Jon, mentre tirava fuori da sotto gli scompartimenti dell'isolotto le pentole che Lydia gli aveva appena chiesto.

«L'idea è stata la mia, è giusto quindi che sia io ad ospitare tutti.» rispose lei, mentre si infilava un grembiule e se lo allacciava in vita. «E poi, sono sempre da te e anche Roman mi ha invitata a casa sua, quindi mi sembrava il minimo ricambiare.»

«E per Seth? Qual è la sua scusa? Sei stata a casa sua e non me lo hai mai detto?»

Lydia roteò gli occhi. «Touché, ci hai scoperti!» lo prese in giro, portandosi melodrammaticamente la mano alla fronte «Ooooora coooooome fareeeeemo?» poi scoppiò a ridere, mentre prendeva la padella che Jon aveva poggiato sul ripiano e la metteva sui fornelli alle sue spalle.

«Vedi di fare poco la sveglia, bimba.» la rimproverò lui, mettendolesi dietro e bloccandola tra il suo corpo e il ripiano della cucina «Non vorrei dover essere costretto a ricordarti cosa accade alle bambine cattive che hanno la lingua troppo lunga.» le mormorò all'orecchio, chinandosi appena in avanti.

Per niente spaventata, ma semmai solo eccitata dalle sue parole, Lydia si poggiò contro il suo petto ampio, lasciando che Jon l'avvolgesse a sé. «Mi piacerebbe continuare a sfidarti, Mr. Ambrose... ma ho una cena della vigilia di Natale da preparare e i nostri ospiti saranno qui tra poco!» gli ricordò, sfiorandogli l'avambraccio sodo in una tenera carezza.

Per tutta risposta, Jon grugnì frustrato. «Ti prego, non me lo ricordare!»

Lydia ridacchiò e scivolò via dal suo abbraccio, aprendo il frigorifero per tirar fuori gli ingredienti che aveva comprato quello stesso pomeriggio per la cena: il menù di casa Russo prevedeva cocktail di gamberetti in sfoglia su letto di lattuga; pennette salmone e vodka; frittura di pesce, con gamberoni al forno e cozze gratinate; patate sabbiose; e l'immancabile macedonia di frutta, tipica della sua famiglia – o almeno così credeva, ne aveva trovato la ricetta nel libro che sua madre conservava in una delle credenze e che doveva essere appartenuto a sua nonna.

Dei suoi genitori non si era vista ancora nemmeno l'ombra, nonostante fosse ormai un mese che era tornata a casa. Cominciava a domandarsi se vivessero effettivamente lì con lei, oppure se quella fosse casa sua e avesse adibito una delle camere matrimoniali per loro, quando venivano a trovarla. Sinceramente, continuava a sperare fosse così, perché altrimenti non voleva immaginare il perché ancora non fossero mai tornati a casa... o il perché ancora non l'avessero mai cercata.

Lydia era stata più volte sul punto di prendere il cellulare, aprire la rubrica e cliccare sui loro nomi, ma la verità è che era ancora troppo codarda per scoprire una verità che con buone probabilità l'avrebbe fatta cadere in un baratro di delusione, depressione e forse rimorso. Nella migliore delle ipotesi, non erano semplicemente in buoni rapporti; magari avevano litigato, magari si era allontanata da loro per la sua stupidità – il che non sarebbe stato uno shock, tutto sommato, se ripensava a Callum e al tipo di circolo che sembrava frequentare prima che succedesse tutto ciò che era accaduto e che Dean Ambrose entrasse a far parte della sua vita... o che meglio, lei entrasse a far parte della vita di lui, come un uragano, esattamente ciò che le ripeteva Jon ogni tanto, con quel suo mezzo sorriso sfacciato che riusciva sempre a farle dimenticare ogni altra cosa che non fosse lui.

𝐀𝐧𝐲𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐛𝐮𝐭 𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora