38 ⋆ Misty Morning Comes Again

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Quando Lydia riaprì gli occhi, le ci volle almeno mezz'ora buona per riprendere i contatti con la realtà. La confusione tipica del risveglio, mischiata al dopo sbornia, non era proprio il massimo. Sentiva gli occhi pesanti ed era come se ci fosse un cuscino, al posto del suo cervello, ma troppo grande per essere contenuto nella sua testa, così cercava di fuoriuscire dalle orecchie, che continuavano a produrre un ronzio basso e costante.

Si rivoltò nel letto, tirandosi le coperte sopra la testa e coprendosi da quei fastidiosi raggi di sole che adesso ferivano il cuscino in lamine dorate.

«Gnmgmmm...» si lamentò, stringendo gli occhi e cercando di fermare la sensazione di nausea che le aveva attanagliato la bocca dello stomaco.

Ubriacarsi e dimenticarsi di tutto per un po' era divertente... fino a quando non ti svegliavi la mattina dopo, ovvio.

Oh, ma perché aveva deciso di ubriacarsi?

Okay, quel cocktail era davvero buono e un sacco di gente le aveva offerto da bere, ma... no, non era quella la ragione e lei lo sapeva bene.

Lydia sospirò, sentendo il cuore dolere un po', mentre immagini confuse della sera precedente si riaffacciavano nella sua memoria.

Dean Ambrose e la sua gelosia verso Dolph Ziggler.

Lei e la sua gelosia verso Renee Young.

Il litigio.

Dolph Ziggler che la portava via.

Un drink... due drink... tre drink.

Il karaoke.

Uno strano tipo che cercava di parlare con lei.

Seth Rollins e la bomba dai biondi capelli, che si strusciavano sulla pista da ballo.

Quattro drink... cinque drink.

Roman Reigns che si comportava da fratello maggiore.

"I'm no-one special just another wide-eyed girl who's desperately in love with you."

Dean che usciva dal locale.

Renee che lo seguiva.

Sei drink... sette drink.

Le Bella Twins che ridevano con lei.

E poi...

Vuoto.

Non c'era più niente, il black out più totale.

Che diavolo era successo dopo?

Per quanto si sforzasse di ricordare, avvertiva solo un gran mal di testa. Non c'era niente da fare, le immagini si fermavano a lei, chiusa nel bagno, con Nikki che blaterava di John a Brie che la imbruttiva per qualcosa che Lydia aveva detto.

E poi?

Come ci era tornata in hotel?

Perché era in hotel, vero?!

Lydia spalancò gli occhi e si mise a sedere di scatto, non la scelta più saggia per una nelle sue condizioni. La stanza le girò pericolosamente intorno e lei si accasciò nuovamente contro il materasso, cercando di fermare gli oggetti che sembravano volerle cadere addosso. Si premette le mani su entrambi gli occhi, aspettando che la sensazione di turbinio che avvertiva cessasse. Quando fu sicura di controllare il suo corpo, allora prese un profondo respiro e riaprì gli occhi, compiendo movimenti lenti con la testa, per guardarsi intorno: sì, era nella stanza dell'albergo nel quale la WWE alloggiava, nella camera che lei divideva con Dean Ambrose. Vedeva la sua valigia abbandonata contro il muro e aperta, un po' di vestiti riposti disordinatamente al suo interno: sorrise teneramente, Jon non era proprio l'uomo più ordinato della terra.

𝐀𝐧𝐲𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐛𝐮𝐭 𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora