Di quella volta dove Jon e Lydia parlano dopo aver fatto l'amore;
(Potete ambientarla in un momento qualsiasi, di certo prima dell'apparizione di Ambra comunque).
Se le avessero mai chiesto di descrivere come ci si dovesse sentire a trovare il Paradiso, Lydia avrebbe certamente parlato di quell'istante. Era totalmente in pace con se stessa, ed anche felice, in qualche strano modo. L'odore della sigaretta che Jon stava fumando avvolgeva l'ambiente, mischiandosi al profumo del sesso e della loro pelle che le aveva invaso le narici, ubriacandola.
In effetti, mentre stava sdraiata accanto a Dean Ambrose, i loro corpi nudi premuti l'uno contro l'altro, la testa poggiata sul suo petto caldo e duro, il battito regolare del suo cuore che la cullava, una mano di lui che le accarezzava distrattamente un braccio, Lydia si sentiva davvero come se si fosse presa una bella sbronza... o avesse assunto una droga pesante.
E quella droga aveva un nome e un cognome. Anche più di uno, come le piaceva spesso ricordare.
Jon Moxley.
Dean Ambrose.
Jonathan Good.
Semplicemente Jon.
Lydia sollevò lo sguardo fino ad incontrare il suo volto: lo osservò mentre, lentamente, si portava la sigaretta alle labbra e prendeva una lunga boccata. Rimase quasi affascinata dalla visione della punta della sigaretta che diventava rossa e bruciava velocemente.
Se c'era una cosa che Lydia trovava davvero sexy, era vedere il fumo scivolare via della labbra di Jon, chissà perché poi. Era solo che, più lo guardava, più si rendeva conto che qualsiasi cosa lui facesse trasudava sesso.
Dean aveva lo sguardo fisso di fronte a sé, ma le sue iridi, sempre più blu e sempre più intense, sembravano perse in pensieri lontani. Era la prima volta che Lydia lo vedeva così rilassato, così tranquillo... ed era ancora più bello.
Le sue labbra si piegarono spontaneamente in un sorriso morbido e il suo petto si riempì di un calore confortante e piacevole. Sollevò la mano e tracciò una leggera linea immaginaria sul suo pettorale, sfiorandolo solo con la punta delle dita, poi strusciò la guancia contro il suo petto e si accoccolò di più contro di lui, come se non fosse mai abbastanza vicina.
Senza guardarla, lui strinse la presa attorno alla sua vita, permettendole di aderire completamente al suo corpo.
«Jon...?» sussurrò Lydia dopo un po', la voce bassa e timida.
Jon prese l'ultima, lunga boccata di fumo e poi lo rilasciò andare lentamente, sotto lo sguardo quasi ipnotizzato di Lydia, che osservò la nuvola bianca disperdersi davanti alle sue labbra.
Dean spense la sigaretta nel posacenere sul comodino e poi, finalmente, abbassò i suoi incredibili occhi blu su di lei. «Mmm?» Le accarezzò il viso, spostandole alcune ciocche di capelli dalla fronte e liberando il suo sguardo, iridi dal colore indefinibile, che sfumava dal marroncino chiaro dei topazi al verde intenso dei peridoti e che ora lo osservavano ancora con un'espressione smarrita, ma definitivamente serena. Quando Lydia sorrise, i suoi occhi si illuminarono di una luce nuova e Jon sentì il suo cuore perdere un battito.
Lydia aveva il sorriso più bello del mondo.
Jon sarebbe rimasto ore ad osservarlo.
«Stavo pensando che, forse, aver perso la memoria è stata la cosa migliore che potesse accadere nella mia vita.» disse e non c'era la minima traccia di incertezza o dubbio nella sua voce.
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𝐀𝐧𝐲𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐛𝐮𝐭 𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐲
FanfictionQuando Jon salva una ragazza dall'essere stuprata, non sa che la sua vita è destinata a subire una svolta e a legarsi a quella di lei per sempre. Quello che proprio non si aspetta, poi, è che la mattina dopo la ragazza misteriosa non ricordi più nul...