37 ⋆ Can I Make It More Obvious?

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L'aria gelida della notte lo accolse non appena mise piede fuori dal locale. Mille brividi gli attraversarono le braccia e la schiena: la differenza di temperatura era mostruosa e il fiato gli si condensò velocemente di fronte alla bocca. Stava tremando, ma non era solo per il freddo.

Jon fissò lo schermo del cellulare di Lydia che, finalmente, aveva smesso di suonare.

Che diavolo voleva B. da lei? Perché continuava a chiamarla con quell'urgenza? Perché proprio quella sera?

E poi, ci mancava quel discografo, col suo stupido biglietto da visita.

Cos'era? Si stavano mettendo tutti d'accordo per fargli saltare i nervi? Che volevano tutti da Lydia? Dovevano lasciarla in pace. Non avrebbe permesso a nessuno di portargliela via.

A nessuno.

Lydia era sua. Avrebbe combattuto per tenerla con sé. A qualunque costo.

Fece scivolare nuovamente il cellulare nella tasca dei jeans ed estrasse il pacchetto di sigarette, portandosene una alle labbra. Una mano piccola e affusolata si avvicinò a lui: teneva un accendino acceso tra le dita. Jon fece scattare il braccio e afferrò bruscamente il polso, facendo sobbalzare la ragazza che gli aveva offerto da accendere. Abbassò lo sguardo e i suoi occhi si posarono su...

«Renee.»

«Scusa...» sussurrò lei, impacciata «Pensavo solo che volessi...»

Jon non la fece finire. Le tolse l'accendino di mano e si accese la sigaretta, per poi restituirglielo.

«Grazie.» disse semplicemente, prendendo una lunga boccata di fumo, che buttò verso il cielo stellato.

Renee rimase ad osservarlo, timida e nervosa al suo cospetto. Dean Ambrose era bello e a lei quasi faceva male il cuore guardarlo, perché era di una perfezione per la quale lei si sarebbe volentieri strutta... e già lo stava facendo.

«Che fai qui fuori?» domandò lui all'improvviso, facendola sobbalzare e uscire dai suoi pensieri. «E non dirmi che volevi fumare, so che non fumi.» Jon abbassò lo sguardo su di lei, l'espressione seria.

Renee deglutì e si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. «Ho visto che uscivi dal locale in tutta fretta e volevo assicurarmi che stessi bene...» confessò.

Jon sorrise appena e scosse il capo. «Dovresti smetterla di preoccuparti così tanto per me, darling. Non ti fa bene e lo sai.» mormorò, prendendo un'altra boccata di fumo.

«Ma io...!» esclamò Renee, alzando il viso di scatto, gli occhi ora lucidi. Si ritrovò il viso di Jon a pochi centimetri di distanza e le balzò il cuore in gola.

«Perché lo fai, Renee?» sussurrò, scrutandola negli occhi «E' perché io ti piaccio? Ti sei innamorata di me?»

Renee balbettò qualcosa di poco chiaro e le sue guance si imporporarono.«Io...»

«Non farlo.» la troncò duramente «Ti prego, non farlo.»

«Che cosa?» sussurrò Renee confusa e i suoi occhi si soffermarono sulle sue labbra.

Jon scosse il capo. «Sei stata una bella scopata. Dico sul serio, mi sono divertito con te. Ma non dovevi innamorarti di me, te lo avevo detto sin da subito. Ti avevo avvertito che non sarebbe stato niente di più.»

Renee indietreggiò di un passo, mentre un'espressione ferita passava sul suo viso. «P-perché mi stai dicendo queste cose, ora? Io volevo solo...»

«Tu volevi solo cosa?» la provocò lui, piegando il viso su di un lato «Comportarti da amica? Vuoi essere mia amica?» rise piano, prendendosi chiaramente gioco di lei.

𝐀𝐧𝐲𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐛𝐮𝐭 𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora