15 ⋆ You Smile That Beautiful Smile

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Quando Joe e Colby li raggiunsero, Jon e Lydia erano già all'interno della macchina, un grosso SUV nero, con i finestrini oscurati, così da avere la giusta privacy... almeno lì dentro.

Misero le valigie nel portabagagli e poi montarono velocemente in macchina, nei sedili posteriori, dato che Jon già occupava il posto di guida e Lydia era seduta davanti accanto a lui.

«Quelle ragazze sono pazze.» sospirò Joe, una volta che fu al sicuro all'interno del veicolo.

Lydia si voltò a lanciare loro uno sguardo divertito: dire che i due ragazzi erano sconvolti era un semplice eufemismo.

Seth aveva i tutti capelli arruffati e sembrava essere appena uscito da un match lungo ed estenuante; Roman, ancora a petto nudo – cosa che fece arrossire Lydia, seppur contro la sua volontà – aveva il fiatone e stava cercando di riprendersi, una mano sulla fronte e il capo abbandonato contro il poggiatesta.

«Tutto bene?» domandò Lydia, non riuscendo a trattenere un sorrisino.

Seth la guardò torvo e cercò di domare i suoi capelli in una coda di cavallo, senza peraltro riuscirci. Roman neanche aprì gli occhi.

«Ti prego, Jon.» disse solamente «Parti.»

Dean ridacchiò e mise in moto, uscendo dal parcheggio dell'aeroporto.

«La prossima volta ci lasciamo lui da solo in mezzo alle fans, eh...» borbottò Seth.

Lydia cercò di trattenere una nuova risata con scarsi risultati e quando Seth le lanciò un'altra occhiataccia, lei si concentrò sulla zip della felpa che ancora indossava. Se la slacciò e la porse a Roman.

«Penso che serva più a te che a me, ora.» disse, girandosi sul sedile per poter guardare Reigns, seduto dietro di lei «Grazie, comunque.»

Joe aprì gli occhi e le regalò uno dei suoi soliti sorrisi gentili, fece un cenno con il capo e si rinfilò la felpa. Lydia rimase seduta così, al contrario, le braccia che circondavano lo schienale del sedile e lo sguardo sui due ragazzi, che tentavano di ricomporsi.

«E' sempre così?» domandò curiosa, ancora con una punta di divertimento nella voce «Con le fans, intendo.»

«A volte, è anche peggio.» rispose Seth, che sembrava aver vinto la battaglia contro i suoi capelli, ora erano legati in una coda bassa «Te l'avevo detto che sono pazze.» aggiunse, voltandosi a guardarla e roteando l'indice vicino alla sua tempia.

Lydia rise e l'espressione accigliata di Colby si sciolse a quel suono, assumendo immediatamente una sfumatura più rilassata.

Lydia aveva proprio una bella risata.

«Hey, tu.» la voce di Dean costrinse Lydia a distogliere lo sguardo dal sorriso di Seth e a portare la sua attenzione sul guidatore «Girati, siediti bene e allacciati la cintura.»

Lydia corrugò la fronte. «Che cos'è quel tono autoritario, ora? Sembri mio padre...» borbottò lei, senza accennare a voltarsi.

Dean le lanciò un'occhiataccia di sottecchi. «Che ne sai? Tu non te lo ricordi com'è tuo padre

Lydia spalancò gli occhi e un dolore sordo le si allargò nel petto.

Un silenzio teso scese immediatamente all'interno della macchina, mentre Lydia fissava Dean con espressione strana; lui non si voltò mai a guardarla e mantenne gli occhi fissi sulla strada davanti a sé.

«Questa era piuttosto cattiva, amico.» lo rimproverò Roman, con tono duro.

«Già! Sei stato cattivo!» esclamò Lydia, voltandosi e incrociando le braccia sul poggiatesta, senza avere alcuna intenzione di seguire le sue istruzioni «Motivo per il quale non farò niente di quello che mi hai detto! Magari la prossima volta impari ad essere più gentile.» disse, facendogli una linguaccia.

𝐀𝐧𝐲𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐛𝐮𝐭 𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora