33 ⋆ Nothing Can Take Us Down Tonight

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Lydia camminava per il backstage della Chesapeake Energy Arena, dove si sarebbe svolta la puntata di Monday Night RAW.

Lei e l'intero SHIELD erano atterrati nel primo pomeriggio ad Oklahoma City, dopo aver trascorso il weekend a casa di Roman, ed erano arrivati all'arena da poco. Lasciare la piccola Joelle era stato quasi più traumatico per Lydia che per Joe stesso: la bambina l'aveva pregata di restare, ma alla fine, pianti e capricci sedati tanto da Galina quanto da Roman, JoJo era riuscita a strappare a Lydia la promessa di tornare a trovarla il prima possibile.

Quella bimba era adorabile e Lydia le si era affezionata in poco tempo, esattamente come lei si era affezionata alla ragazza.

Non appena avevano messo piede nell'Arena, superando un cospicuo gruppetto di fans che li aveva chiamati a gran voce dal parcheggio, i ragazzi si erano immediatamente chiusi nel loro spogliatoio, per indossare le attire e cominciare a scaldarsi prima dell'inizio dello show. Dopo poco, Lydia era stata mandata a prendere alcune bottigliette d'acqua.

Arrivata nella zona catering, pullulante come sempre di Superstars e Divas che si rifocillavano prima dell'inizio delle registrazioni, individuò il carretto con le cassette d'acqua e ne prese una confezione da dodici, da portare in camerino.

«Bisogno di una mano, babe?»

La voce famigliare di Dolph Ziggler la costrinse a voltarsi, un sorriso leggero sulle labbra.

«Hey, Dolph!» lo salutò, imbracciando la cassetta «No, grazie. Ce la faccio!»

«E' bello rivederti.» disse allora lui «Credevo che non saresti tornata.»

Cominciarono a camminare, diretti nuovamente verso lo spogliatoio dello SHIELD.

«Ad un certo punto l'ho creduto anch'io, devo essere sincera.» rispose Lydia enigmatica, ma quando lui le rivolse uno sguardo incuriosito, lei scosse la testa come a dire di lasciar perdere.

Passarono vicini ad un gruppo di membri dello Staff, che parlavano concitatamente tra di loro.

«C'è una grande agitazione nel backstage, oggi.» notò Lydia, guardandosi intorno: in effetti, la gente si muoveva più freneticamente del solito «C'è qualcosa che bolle in pentola?» domandò, tornando a puntare gli occhi su Dolph, che scrollò le spalle.

«RAW andrà in onda tra meno di mezz'ora e Justin Roberts è appena andato a casa perché è senza voce.» spiegò «Lillian di solito è a SmackDown, quindi, in sostanza, non abbiamo un ring-announcer. Ecco perché si muovono tutti così in fretta: stanno cercando una soluzione, ma non è facile trovare qualcuno che riesca a memorizzare nomi, città di provenienza e peso di mezzo roster in così poco tempo.»

«C'è sempre Eva Marie.» ridacchiò Lydia, ricordando la pessima esperienza come ring-announcer della rossa Total Diva. Era stonata come una campana e aveva totalmente dimenticato di introdurre Jinder Mahal, durante la presentazione della 3MB. Senza contare che, dopo l'errore, aveva ricevuto una strigliata e non era stata nemmeno in grado di ricordare che il nome del wrestler del punjabi era Jinder e non Ginger.

Dolph fece una smorfia e trattenne una risata. «Quella donna ha fatto solo guai da quando è qui. Ricordo ancora quando si è finta brava a ballare, per essere la partner di Fandango, e poi ha fatto una figuraccia davanti a tutti! E' terribile, credo che Stephanie preferirebbe mille volte affidare il compito ad una appena arrivata come te, che a lei!»

Lydia ridacchiò, scuotendo il capo. «Sicuramente sarei una ring-announcer migliore!»

«Non che ci voglia molto.» rispose Dolph e Lydia gli fece una linguaccia.

𝐀𝐧𝐲𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐛𝐮𝐭 𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora