𝐀𝐧𝐲𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐛𝐮𝐭 𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐲

23 ⋆ A Walk To Remember

Leighla Shultz non era mai stata una di quelle ragazze che avevano fiducia in se stesse e nei propri mezzi, tutt'altro. Sin da quando era piccola aveva avuto molti complessi sul suo aspetto fisico, complessi che non erano scomparsi neanche una volta che aveva passato l'adolescenza ed era entrata nel mondo degli adulti. Era per questo che indossava sempre vestiti eccentrici, portava lunghe extension nei capelli corvini e truccava pesantemente i suoi occhi cobalto, l'unica cosa davvero degna di nota – almeno secondo il suo imparzialissimo parere.

Colby Lopez, il suo fidanzato storico da ormai più di cinque anni, continuava a ripeterle in continuazione che non aveva bisogno di indossare tutto quel make-up: lui la trovava particolarmente bella alla luce dorata del mattino, quando il suo viso di porcellana era pulito e naturale e il suo sorriso splendido arrivava ad illuminarle lo sguardo di zaffiro, così dolce ed espressivo che lui non aveva potuto fare altro che innamorarsene dalla prima volta che lo aveva intercettato.

Ma, ovviamente, le sue parole, per quanto piacere potessero portarle nel cuore, non riuscivano mai a dissipare completamente tutte le insicurezze che lei si portava dietro come un mantello immerso nella pece... ed ecco perché Leighla, vestita con una camicetta a quadri, rossa e nera, ed un paio di attillati leggins di pelle, infilati in anfibi lucidi, aveva indossato il suo solito strato di make-up sul viso liscio, risaltando gli occhi in maniera quasi violenta, con una decisa sfumatura di matita nera; il rossetto rosso sulle labbra le aveva sempre donato e così, mentre aspettava che Colby scendesse dall'aereo e la raggiungesse, si controllò un'ultima volta allo specchio che portava sempre con sé. Passandosi una mano tra i capelli, si assicurò che la lacca li tenesse ancora fermi al loro posto, poi esaminò gli occhi ed infine le labbra, contenta che non ci fossero sbafature e che il suo viso fosse ancora perfettamente intatto.

«Smettila di guardarti, sweets: sei bellissima come sempre.»

Leighla sussultò e lo specchio le sfuggì di mano, cadendo per terra e chiudendosi. Qualcuno le circondò la vita da dietro, con un braccio forte, e la sua schiena aderì immediatamente contro un petto ampio e muscoloso; non aveva bisogno di voltarsi, per sapere chi fosse: il suo profumo avrebbe potuto riconoscerlo tra mille.

«Colby... mi hai spaventata.» sussurrò, con un sorriso divertito.

Colby ridacchiò e le baciò teneramente la nuca, prima di afferrarla delicatamente e costringerla e voltarsi verso di lui. Leighla gli poggiò entrambe le mani sul petto e sollevò il viso per poterlo guardare dritto negli occhi: cielo, se le era mancato.

Le era mancato tutto di lui: dal suo profumo dolce ed inebriante, alle sue braccia forti che la stringevano a sé, al suo corpo perfetto, che amava sempre spogliare e baciare in ogni singolo centimetro, alla barba che le solleticava il mento quando si baciavano e... Dio, i suoi occhi scuri e profondi, il modo in cui la guardavano sempre e che, anche dopo tanti anni, erano ancora in grado di farla arrossire e di farle frullare forte il cuore nel petto.

Quando Colby Lopez la guardava in quel modo, Leighla Shultz dimenticava ogni incertezza.

Colby le sorrise dall'alto e le sfiorò il viso con una carezza, portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Leighla socchiuse gli occhi, godendo del calore della sua mano contro la propria guancia, poi si alzò in punta di piedi e posò le sue labbra su quelle di lui: riusciva ancora a sentirlo sorridere contro la propria bocca.

«Mi sei mancato così tanto...» sussurrò, tra un piccolo bacetto e l'altro.

Il sorriso di Colby si fece più ampio e le sue braccia le circondarono la vita con maggior forza, mentre si chinava su di lei e approfondiva il bacio, lasciando scivolare la lingua tra le sue labbra e andando immediatamente a cercare quella di lei, con la quale si legò in un intreccio violento e urgente, che quasi la fece gemere per la sorpresa.