30 ⋆ It's Best If We Both Stay

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Ecco  l'inizio della seconda parte della storia: godetevelo!


Lydia si pentì della sua scelta un secondo dopo averla compiuta.

Come aveva potuto lasciarlo andar via così? Perché non aveva lottato di più? Perché non aveva avuto il coraggio di chiedergli di restare? Che cosa aveva da perdere, in fondo?

No, le cose non potevano andare così.

Non dovevano andare così.

Era stanca di ascoltare la sua testa che continuava a ripeterle che non c'erano alternative.

Ci sono sempre alternative. Si deve solo avere il coraggio di prenderle. Di sbagliare.

In certi momenti, bisogna solo mettere a tacere il cervello e seguire l'istinto.

E quello era decisamente uno di quei momenti.

Lydia si alzò da terra, afferrò la maniglia ed aprì la porta, pronta ad inseguire Jon, a fermarlo. Ma quando spalancò l'anta, quasi le prese un colpo.

Jon era lì.

Zuppo, dalla testa ai piedi, con i capelli appiccicati alla fronte, gocce di pioggia che scendevano ai lati del suo viso serio. I fulmini in lontananza illuminavano la sua figura, rendendolo ancora più enorme così stagliato nell'oscurità.

Lydia spalancò gli occhi, mentre il cuore faceva un'improbabile capriola nel petto.

Jon la fissò per lunghi istanti di silenzio, le sue iridi così fredde e decise da procurarle un brivido. Lydia avrebbe voluto dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma le sue labbra si mossero silenziose e neanche una parola riuscì a lasciare la sua gola.

Ugualmente silenzioso e terribilmente serio, Jon fece un passo in avanti e poi un altro ancora, finché non ebbe di nuovo superato la soglia, costringendo Lydia ad indietreggiare.

«Sei proprio un'ipocrita del cazzo, Lydia.» sputò Dean, riservandole un'occhiata arrabbiata.

Lydia trasalì. «Dean...»

Dean si sbatté la porta alle spalle e lei sobbalzò di nuovo, spaventata. Si mosse lento come un predatore, avanzando verso di lei, fino a quando non la ebbe intrappolata contro il muro. La fissò dall'alto, entrambe le mani poggiate ai lati della sua testa.

«Lo sai, Lydia, io odio tante cose, ma quello che mi manda il sangue al cervello, sono le persone che mentono. E tu, Lydia, tu sei proprio una bella bugiardina.»

Lydia, premuta contro il muro, sbatté le palpebre, perplessa.

«Ma di che stai...?» farfugliò, ma non ebbe il tempo di concludere la domanda.

Jon calò su di lei e le rapì le labbra con un bacio violento, dal quale si staccò quasi subito, rudemente; lo schiocco delle loro labbra riempì il silenzio come un suono proibito.

«Di questo.» rispose lui duro, poi scese di nuovo a baciarla, questa volta più dolcemente «... di noi.» le mormorò sulle labbra.

La prese per i capelli, costringendola a piegare il capo all'indietro e a guardarlo dritto negli occhi: le sue iridi erano ghiaccio allo stato puro, intense e annebbiate. Lydia gemette, ma Jon la ignorò e premette le labbra contro la sua guancia bollente, per poi lasciare una serie di baci sensuali lungo tutta la mandibola, fino ad arrivare al collo, e il lamento di Lydia dal dolore passò al piacere.

«Pensavi davvero...» sussurrò, tra un bacio e l'altro «Che avrei seguito gli ordini di una ragazzina come te? Oh, no. No, no, no, Sunshine. Non funziona così.» la scia di baci lo condusse sul suo petto e poi pericolosamente vicino ai seni; leccò la valle tra di essi, sollevando lo sguardo per osservarla in viso e un ghigno gli colorò la bocca quando la vide mordersi il labbro inferiore nel tentativo di non gemere ancora «Io ti ho salvato la vita, Lydia. Per due volte.» continuò, riprendendo a tracciare una scia di bollenti baci sul suo collo, fino a tornare sulle labbra «Questo significa che mi appartiene. Tu mi appartieni, Lydia.» la baciò voracemente «Tu sei mia.» altro bacio «E non ho intenzione di lasciarti andare, mi hai capito bene?» si distanziò da lei solo per guardarla dritta negli occhi e si stupì di trovarla ad osservarlo con la medesima intensità e lussuria che lui le stava riservando.

𝐀𝐧𝐲𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐛𝐮𝐭 𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora