48 ⋆ Don't You Worry Your Pretty Little Mind

2.2K 111 114
                                    

«Hey... ma quella che vedo al tuo dito, è una fedina per caso?»

«Che coooosa? Fa' vedere, fa' vedere!!»

Nikki e Brie si spintonarono davanti allo schermo del loro tablet, cercando di vedere meglio l'immagine della ragazza dall'altra parte.

Lydia arrossi', osservando l'anello a forma di coroncina che circondava elegantemente il quarto dito della sua mano sinistra. Sorrise con dolcezza irrefrenabile, lanciando uno sguardo alle spalle che il suo ragazzo le stava offrendo, seduto sul bordo del letto.

«Non è proprio una fedina...» rispose a bassa voce, mordendosi il labbro inferiore «E' più una promessa.»

«Ooooooh!! Romanticone il nostro Ambrose!» cinguettò Brie, battendo le mani.

«Beata te...!» sospirò Nikki; poi scosse il capo e sembrò riprendersi, perché puntò un dito contro lo schermo. « E comunque non accettiamo altre scuse, signorina!»

«Domani sarai tutta nostra, che tu lo voglia o no! Hai sentito, Ambrose?!»

Jonathan Good si girò con espressione interrogativa dipinta sul volto, rischiarato per metà dalla luce bluastra della televisione e per metà da quella gialla della abat-jour accesa sul comodino. Lydia lo guardò con espressione divertita, seduta con le gambe raccolte al petto e la schiena contro la testata del letto. Poi, girò il tablet che stava tenendo sulle ginocchia, mostrandogli lo schermo, e allora Jon comprese.

Le gemelle Bella lo fissavano dalla loro stanza d'albergo, con due sorrisoni sornioni che facevano venir voglia di prenderle a schiaffi sulle loro guance ben truccate.

«Come, prego?» rispose, non avendo assolutamente sentito una parola del lungo discorso che le due Divas stavano intrattenendo con la sua ragazza.

«Domani mattina veniamo a rapire Lydia per portarla a fare shopping con noi!» dichiarò Nikki, la sua voce un trillo entusiasta.

«Ha bisogno di un bell'abito, per la festa di Capodanno!» aggiunse Brie, altrettanto estasiata.

Lydia ridacchiò nella penombra e Jon sollevò un sopracciglio. «Perché, cos'hanno che non va, gli altri tre miliardi di vestiti che le avete dato? Pensavo avessimo raggiunto un accordo.»

Nikki si esibi' in un'espressione inorridita, come se quello che Jon aveva appena detto altro non fosse che una bestemmia irripetibile. «Oh cielo, no! Vestiti della stagione passata? Per una festa della WWE? Buon Dio, che cosa ti salta in mente?!»

Jon alzò gli occhi al cielo. «Ma certo, che sciocco... che cosa mi salta in mente!» borbottò innervosito, con una pessima imitazione di Nikki, scuotendo il capo e tornando a fare zapping.

Lydia rise piano, meritandosi una mezza occhiataccia, poi girò nuovamente il tablet in sua direzione.

«Allora, passiamo a prenderti domani mattina per le nove in punto! Fatti trovare pronta!» la istrui' Brie.

«Vestiti comodi e facili da sfilare, mi raccomando!» ricordò Nikki «Che domani ti faremo trottare un bel po'! Dobbiamo rimediare a tutte le buche che ci hai rifilato nei giorni passati!»

«A mia discolpa, posso dire che non c'entro niente!» provò a difendersi Lydia.

«Niente scuse, rossa!» la rimbeccò Nikki, sventolando il dito indice in modo minaccioso.

«Sissignora...!» borbottò Lydia, con un sospiro.

«Allora ci vediamo domani, boo.» la salutò Brie.

«Dormi bene!» aggiunse Nikki.

E poi in coro. «CIAO JOOOON!!», saluto al quale il ragazzo, ovviamente, neanche rispose.

𝐀𝐧𝐲𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐛𝐮𝐭 𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora