8 ⋆ I Want To Know

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« Allora, cerchiamo di capire che cosa ricordi, innanzitutto.»

Erano seduti attorno all'isola della cucina, intenti a fare colazione.

Lydia addentò il suo toast ed annuì.

« Prova a farmi delle domande, vediamo che succede.» propose.

« Allora, domanda semplice: come ti chiami?»

« Lydia.» rispose lei prontamente «Lys per gli amici, a quanto pare. Ammettendo che B. sia una mia amica. Ma poi B. sarà maschio o femmina, secondo te?»

Dean la guardò sollevando un sopracciglio.

« Non ero io a dover fare le domande?»

Lydia chiuse un occhio.

« Sì, hai ragione. Vai.» rispose.

« Cognome?»

Lei corrugò la fronte, nello sforzo di ricordare, ma alla fine scosse la testa.

Avevano stabilito delle regole: quando avvertiva il dolore alla testa farsi troppo forte nello sforzo di ricordare, doveva desistere.

« Niente.» rispose, con un sospiro.

« D'accordo, non è il caso di farsi scoraggiare. Era solo la seconda domanda.» cercò di tirarla su lui «Vediamo... quanti anni hai?»

Lydia spalancò gli occhi e scosse ancora la testa, realizzando solo in quel momento che non aveva nemmeno idea di quanti anni avesse o di quando fosse il suo compleanno. Si passò una mano a scompigliare i capelli.

« Dio... è così frustrante! Non ne ho idea!» esclamò sbuffando « Quanti anni pensi che io abbia?»

Dean le riservò uno sguardo divertito.

« Cos'è, una domanda trabocchetto?» lei lo guardò male e lui ridacchiò « Mah, direi sui quindici.» la prese in giro.

Lydia spalancò la bocca in un'espressione indignata e mise il broncio.

« Hey!» esclamò, fingendosi offesa «Non sono così piccola!»

« Veramente, lo sei. » la stuzzicò lui, indicandola.

« Il fatto che non sia una gigante come te, non fa di me una bambina!» protestò.

Dean le lanciò un'occhiata scettica.

« Io non sono un gigante. Sei tu ad essere bassa e minuta.» puntualizzò.

Lydia alzò gli occhi al cielo e scosse la testa.

« Seriamente. Credo di avere ALMENO tra i ventiquattro e i ventinove anni.» rimuginò.

Dean scosse la testa.

« Ti concedo dai ventidue ai ventisette, little fighter. Mi rifiuto di credere che tu sia più grande di me.»

Lydia alzò le mani in segno di resa.

« D'accordo, d'accordo. Tra i ventidue e i ventisette, allora.» concesse.

« Perché non provi a controllare il cellulare?» propose « Magari hai un vecchio messaggio di auguri.»

Lydia annuì, afferrando il vecchio telefono nel quale Dean aveva inserito la sua scheda.

« Leggili, magari riusciamo a scoprire qualcosa.»

« Uhm... okay.» cliccò sul primo « Questo è da parte di un certo Joseph: "Ci incontriamo direttamente a casa di Andrea. B. è con te?"» lesse « Chissà chi sono Joseph e Andrea...»

𝐀𝐧𝐲𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐛𝐮𝐭 𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora