« Allora, cerchiamo di capire che cosa ricordi, innanzitutto.»
Erano seduti attorno all'isola della cucina, intenti a fare colazione.
Lydia addentò il suo toast ed annuì.
« Prova a farmi delle domande, vediamo che succede.» propose.
« Allora, domanda semplice: come ti chiami?»
« Lydia.» rispose lei prontamente «Lys per gli amici, a quanto pare. Ammettendo che B. sia una mia amica. Ma poi B. sarà maschio o femmina, secondo te?»
Dean la guardò sollevando un sopracciglio.
« Non ero io a dover fare le domande?»
Lydia chiuse un occhio.
« Sì, hai ragione. Vai.» rispose.
« Cognome?»
Lei corrugò la fronte, nello sforzo di ricordare, ma alla fine scosse la testa.
Avevano stabilito delle regole: quando avvertiva il dolore alla testa farsi troppo forte nello sforzo di ricordare, doveva desistere.
« Niente.» rispose, con un sospiro.
« D'accordo, non è il caso di farsi scoraggiare. Era solo la seconda domanda.» cercò di tirarla su lui «Vediamo... quanti anni hai?»
Lydia spalancò gli occhi e scosse ancora la testa, realizzando solo in quel momento che non aveva nemmeno idea di quanti anni avesse o di quando fosse il suo compleanno. Si passò una mano a scompigliare i capelli.
« Dio... è così frustrante! Non ne ho idea!» esclamò sbuffando « Quanti anni pensi che io abbia?»
Dean le riservò uno sguardo divertito.
« Cos'è, una domanda trabocchetto?» lei lo guardò male e lui ridacchiò « Mah, direi sui quindici.» la prese in giro.
Lydia spalancò la bocca in un'espressione indignata e mise il broncio.
« Hey!» esclamò, fingendosi offesa «Non sono così piccola!»
« Veramente, lo sei. » la stuzzicò lui, indicandola.
« Il fatto che non sia una gigante come te, non fa di me una bambina!» protestò.
Dean le lanciò un'occhiata scettica.
« Io non sono un gigante. Sei tu ad essere bassa e minuta.» puntualizzò.
Lydia alzò gli occhi al cielo e scosse la testa.
« Seriamente. Credo di avere ALMENO tra i ventiquattro e i ventinove anni.» rimuginò.
Dean scosse la testa.
« Ti concedo dai ventidue ai ventisette, little fighter. Mi rifiuto di credere che tu sia più grande di me.»
Lydia alzò le mani in segno di resa.
« D'accordo, d'accordo. Tra i ventidue e i ventisette, allora.» concesse.
« Perché non provi a controllare il cellulare?» propose « Magari hai un vecchio messaggio di auguri.»
Lydia annuì, afferrando il vecchio telefono nel quale Dean aveva inserito la sua scheda.
« Leggili, magari riusciamo a scoprire qualcosa.»
« Uhm... okay.» cliccò sul primo « Questo è da parte di un certo Joseph: "Ci incontriamo direttamente a casa di Andrea. B. è con te?"» lesse « Chissà chi sono Joseph e Andrea...»
STAI LEGGENDO
𝐀𝐧𝐲𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐛𝐮𝐭 𝐎𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐲
FanfictionQuando Jon salva una ragazza dall'essere stuprata, non sa che la sua vita è destinata a subire una svolta e a legarsi a quella di lei per sempre. Quello che proprio non si aspetta, poi, è che la mattina dopo la ragazza misteriosa non ricordi più nul...