Capitolo quarantadue.

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Finalmente domani è il gran giorno, si parte! Le vacanze di primavera ci hanno messo una vita ad arrivare, ma finalmente eccole qua.
"Sveglia svegliaaaaa!" urlò qualcuno buttandosi sopra di me.
"Cameron spostati subito! Lasciami dormire!" risposi, mettendo la testa sotto il cuscino.
"No, dobbiamo fare molte cose, alzati", continuò togliendomi violentemente il cuscino dalla faccia. La relazione tra me e Cameron sta andando benissimo da quando l'ho perdonato.

È sempre dolce, presente e mi riempiva di regali, non lo lascerò per nessun motivo.
"Ma sono solo le otto! Non rompere le palle, massimo alle dieci mi sveglio", risposi scocciata.

Ormai fa sempre così, salta sul letto. "No, subito", concluse scendendo dal letto e andò in camera di Nash, rompendo anche a lui.

Sbuffai, non volevo alzarmi alle otto del mattino il primo giorno di vacanza!

Che rottura. Mi alzai dal letto, mi legai i capelli in una coda e scesi di sotto, ormai non avrei più preso sonno. Sono troppo eccitata per domani, finalmente partiremo, era ora.

Dovevo ancora fare le valigie e chissà quanto ci avrei messo. "Buongiorno", sussurrò Cameron al mio orecchio, cingendomi i fianchi da dietro.

Abbozzai un sorriso, mi piaceva quando faceva così, all'improvviso. Mi girai verso di lui e gli diedi un bacio sulla guancia. "Mi hai svegliato presto, c'è un motivo?" domandai, tenendo le braccia intorno al suo collo.
"Certo. Devi accompagnarmi a comprare le ultimissime cose! Sbrigati a vestirti, Jade e Nash ci stanno aspettando in macchina", spiegò dandomi un ultimo bacio e uscì.

Corsi di sopra e decisi di indossare un vestito bianco con fantasie floreali, era una giornata bellissima ed ero di buon umore. La primavera mi mette di buon umore, è la mia stagione preferita.

Misi un paio di converse bianche, mascara ed ero pronta. Presi velocemente il telefono e salii in macchina di Cameron. "Quanto sei lenta! Però bel vestito", disse Cameron facendomi l'occhiolino e mise in moto la macchina.

Mettemmo la musica ad alto volume e partimmo verso il centro di Mooresville. Guardai fuori dal finestrino, iniziavano a fiorire i fiori sugli alberi, colorati di rosa. Era uno spettacolo.
Finalmente, dopo una mezz'ora, trovammo parcheggio. "Bene, iniziamo", disse Nash facendo un respiro profondo.

Gli avremmo consigliato tutto io e Jade. Girammo per vari negozi maschili, per vestire quei due imbranati che non sanno farlo da soli. Comprarono di tutto, peggio di noi ragazze. 
Pranzammo fuori e ricominciammo il giro, senza mai fermarci.

Anche io e Jade alla fine comprammo qualcosa, ma niente di costoso o speciale. "Finiremo mai? Io devo ancora finire la valigia!" disse Jade, sbuffando.
"Io devo ancora iniziarla", risposi rovistando tra i vestiti.
"Dai, manca poco!" intervenne Cameron, ridendo.
"Poco?! Lo hai detto anche un'ora fa!" rispose Jade, con espressione disperata.
"Manca veramente poco! Guardiamo qui e poi andiamo, promesso", disse Nash dando un bacio a Jade. 
"Non mi convince molto questo negozio, dai possiamo andare", disse Cameron avviandosi verso l'uscita.

Ringraziai Gesù Cristo e tutti i santi in quel momento, finalmente tornammo a casa.

***

"Alison, potresti gentilmente aiutarmi?" disse Cameron, rimanendo bloccato nella porta d'entrata a causa delle troppe buste.
"Certo", risposi ridendo. Presi qualche busta e la poggiai sul divano, seguita da Cameron.
"Bene, adesso tu aiutami a fare la valigia!" dissi, trascinando Cameron in camera mia.

Iniziai a svuotare mezzo armadio, fortuna che la valigia era grande! Cameron mi aiutò a piegare i vestiti e a metterli in valigia.
"Ma a cosa ti serve questo affare?" domandò, tirando fuori dalla valigia la piastra per fare i capelli mossi.
"Rimettila dov'era! Cose da ragazze, non puoi capire", risposi sorridendo.

Il migliore amico di mio fratello || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora