Il migliore amico di mio fratello || Cameron Dallas.

Capitolo diciotto.

Dovevo assolutamente togliermi Cameron dalla testa, decisamente. Decisi di chiamare mia madre per dirle della gita.
"Ma è fantastico! Che pensi di fare?" chiese mia mamma.
"Non lo so, sinceramente. Ti farò sapere", risposi scendendo in salotto.
"Sarebbe una bella opportunità"
"Sì mamma, lo so... Comunque penso che potrei andar..." non finii la frase che Jade e Beth indicavano il televisore: i Magcon in un'intervista.
"Ti richiamo dopo mamma", dissi velocemente attaccando subito dopo.

Alzai il volume per sentire meglio cosa dicevano. "Ed ecco i viners più famosi del momento: i magcon boys! Allora ragazzi, che ne pensate di Londra?" chiese l'intervistatore.
"Veramente bellissima, speriamo di tornarci al più presto", rispose Taylor, il solito con la bandana. 
"Ma non dicono nulla di interessante", dissi alzandomi dal divano per andare in cucina.
"Ed ora passiamo al ragazzo di cui parlano tutti ultimamente, Cameron Dallas"

A quelle parole mi rifiondai sul divano. "Allora Cameron, sappiamo che c'è stato o c'è ancora qualcosa tra te e la sorella di Nash, Alison. È vero?"
"No, niente di vero. A dire la verità non la conosco nemmeno tanto bene", sorrise, mi stava distruggendo.
"Ma tutti noi abbiamo visto i tuoi tweets riferiti ad una ragazza", ribatté l'intervistatore.
"Sì ma non sono riferiti a lei", rispose subito dopo.

Dopo qualche altra domanda a tutti i componenti del gruppo, si congedarono ed io ancora non potevo crederci. Perché ha mentito sulla nostra storia? Quel ragazzo mi sta distruggendo giorno dopo giorno.

Ma basta piangere, basta. Io in gita ci vado, non devo di certo farmi condizionare da uno come lui.

Cameron's point of view.

Ovviamente erano tutte cazzate, dovevo mentire, mi hanno imposto di farlo. 
Non chiamerò Alison per spiegarle, tanto mi avrebbe attaccato il telefono in faccia e faceva bene.

***
Alison's point of view.

Squillava ripetutamente il mio cellulare, ma chi è che rompe alle sette del mattino? 
"Buongiorno Alisoon! Oggi vieni a scuola?" era Jade, come sospettavo.
"Ciao Jade, io sto bene e tu? Certo che vengo, come ogni giorno, ma per... pronto?" quella ragazza è fuori di testa, ma quando si comporta così c'è un motivo. 
Senza pensarci troppo, mi vestii e uscii velocemente di casa: volevo sapere a tutti i costi cosa tramasse Jade.

***

Ero al mio armadietto per prendere i libri della prima ora, quando mi ritrovai Jade e Beth dietro di me. "Devo preoccuparmi?" domandai e si guardarono per qualche secondo, poi Jade parlò.
"Tu sai che ora i ragazzi sono partiti per il Canada, vero?"
"E con questo?" chiesi confusa e Jade tirò fuori dalla sua borsa quattro biglietti aerei.
"No, assolutamente no. No e poi no, non se ne parla proprio!" dissi.

Sicuramente il quarto era per Mary, in questi ultimi giorni le ho fatto conoscere queste due sceme e insieme si trovavamo molto bene. 

"Ti prego, fallo per me! Anzi, per noi! Volevamo fargli una sopresa e Nash mi manca da morire, e così tutti gli altri! A te non manca tuo fratello?"
"A me manca tanto Matt! Andiamo, ci divertiremo", ribatté Beth. 
"No, mi dispiace. Andrete senza di me, non ho intenzione di saltare le lezioni e tantomeno di vedere la faccia di Cameron, che prenderei volentieri a schiaffi", risposi chiudendo l'armadietto.
"Appunto, quella faccia potrai prenderla a schiaffi per davvero se parti con noi", rispose Jade e la fulminai con lo sguardo. 
"Non devi necessariamente stare con Cam, stai con tutti gli altri e non ci pensi. Non abbiamo ancora mai fatto assenze, stiamo apposto. Ti prego, ormai abbiamo comprato i biglietti e non sono rimborsabili", continuò Beth.

Ci pensai qualche minuto e in fondo volevo andarci anche io, però sarei stata con tutti gli altri. "Va bene, ma non ci andiamo per Cameron", raccomandai.

Dopo che urlarono come delle galline, andai a lezione.

***
10 days later.

Stamattina abbiamo l'aereo per Ottawa, capitale del Canada e sono un po' agitata, pessima idea. Verso le dieci e mezzo andai a casa di Jade con la valigia, dove c'erano già Bethany e Mary.

Chiamammo un taxi per portarci all'aeroporto e dopo qualche ora partimmo. "Bene, a quest'ora i ragazzi stanno per fare il concerto, arriveremo sicuramente qualche minuto prima", diceva Jade.
Finalmente scendemmo all'aeroporto e sempre con un taxi ci facemmo portare ad una sottospecie di stadio, dove si sarebbero esibiti i ragazzi, ero molto agitata. 
Ero felice di rivedere Cameron dopo tanto tempo, ma dall'altra parte pensai a quello che mi aveva fatto e automaticamente mi salì il disprezzo che provavo nei suoi confronti.

La guardia ci fece entrare dalla porta sul retro e bussammo al loro camerino, sentivo le loro risate. "Sarà la pizza", sentii dire da Matt e Bethany spalancò la porta. "No, è la tua ragazza", e  tutti sbiancarono.

Subito dopo urlarono, abbracciandoci. Salutai tutti, uno per uno, eccetto Cam, che mi guardava soltanto. 
"Ragazzi un po' di attenzione: lei è Mary. Mary loro sono i magcon", non era una di quelle fan impazzite, era piuttosto calma e feci l'occhiolino a Carter, che annuì capendomi al volo.

"Forza ragazzi tocca a voi!" disse il bodyguard e i ragazzi si prepararono per uscire, erano in forma. Uscirono uno dopo l'altro e l'ultimo fu Cam.

"Ciao Ali", mi salutò.
"Ciao", risposi fredda ed uscì anche lui, afflitto.

Noi ragazze guardammo tutto lo spettacolo da dietro le quinte, erano meravigliosi.

Cameron's point of view.

Avevo voglia di abbracciarla forte, ma purtroppo non potevo, ero proprio un cretino.

***
Alison's point of view.

Dopo lo show i ragazzi ci invitarono nella casa che avevano preso momentaneamente: era molto grande e bella. Stavo parlando con Nash, quando si avvicinò Cameron.
"Alison possiamo parlare?" mi domandò, annuii ed andammo fuori. 
"Ecco... mentre stavamo in tour, prima che tu venissi io mi sono sentito con una ragazza", confessò.
"Mi prendi in giro?" 
"No, sono serio. Io credo che... credo che dovremmo finirla qua", disse a testa bassa.
"Tu mi stai lasciando per questa ragazza?" domandai con gli occhi lucidi.
"No, perché credo che tu non meriti uno come me e faccio questo perché ti amo"
"Certo, tu mi lasci perché mi ami. Se mi ami davvero allora resta", ribattei e restò in silenzio.

Mi tolsi la collana che mi aveva regalato. "Cosa significa questa collana? Il nostro per sempre? Non credo che valga ancora, perché il per sempre evidentemente non esiste", gliela buttai addosso e iniziai a correre piangendo.

Non sapevo dove stavo andando, ma di sicuro lontano da lui, voglio tornare a casa. Questo viaggio è stata una pessima idea.

Cameron's point of view.

Scusami Alison, scusami davvero, ma tu meriti di meglio, spero che un giorno tu mi possa perdonare.