Cameron's point of view.
No, non può essere. È successo tutto troppo in fretta. Alison, la mia Alison se n'è andata, me l'hanno portata via. Mi accasciai a terra, coprendomi il viso con le mani.
Fiumi di lacrime scorrevano sulle mie guance ininterrottamente. "Dai Cameron", mi confortò Nash. Guardai verso l'alto, incontrando lo sguardo triste di Nash.
Mi alzai e lo abbracciai forte. "Il peggior ballo di sempre", disse lui.
"Già... Nash come cazzo faccio", risposi sciogliendo l'abbraccio.
"Non lo so, in qualche modo andremo avanti", disse Nash dandomi una pacca sulla spalla.Vidi Jade e Beth che erano in lacrime, così le raggiunsi. "Ehi, andrà tutto bene. Ce la faremo", dissi loro abbracciandole.
"Speriamo", rispose Jade tirando su con il naso.
"Dai, torniamo dentro", disse Bethany.
"Andiamo a casa mia, è meglio", intervenne Nash ricevendo l'approvazione da tutti.Non ce l'avrei fatta a rimanere lì con tutto il casino.
Alison's point of view.
Eravamo in aereo, non ho fatto altro che piangere e pensare a Nash, a Jade... a Cameron.
Oh dio, Cameron, già mi manca. Saremo lontanissimi e non so come fare, la mia vita non sarà mai la stessa. Mi sedetti al mio posto, che fortunatamente era vicino al finestrino e mi appoggiai.
I miei genitori si sedettero vicino a me. "Ehi tesoro, hai fatto la cosa giusta", mi disse mia madre accarezzandomi la spalla.
Tolsi immediatamente la sua mano da me e mi appoggiai di nuovo al finestrino, adesso fingeranno di essere dei bravi genitori? Ma per favore. L'hanno solo fatto per rovinarmi la vita.
Ad interrompere i miei numerosi pensieri, fu l'aereo che decollò.
_______
Dopo alcune ore, atterrammo. Sospirai, comincerò una nuova vita in una nuova città.
Ce la farò, posso farcela. Come sempre, del tutto.Erano le tre del pomeriggio, ed io e i miei entrammo nell'aeroporto di Chicago per prendere le nostre valigie. Una volta prese, prendemmo un taxi che ci portò nella nostra nuova casa.
"Vedrai, ti piacerà molto la nuova casa tesoro", disse mio padre entusiasta.
Non risposi, non avevo le forze. E se avessi risposto probabilmente lo avrei fatto in modo scorbutico, perciò decisi di restare in silenzio.Arrivammo dopo circa venti minuti e la casa non era niente male. Aveva soltanto un piano, ma era comunque grande.
"La tua stanza è dietro quella porta", disse mia madre indicando la prima porta sulla destra.In silenzio, la raggiunsi ed era molto carina. Lasciai la valigia e mi buttai sul letto. Dovrei chiamare Nash? Cameron? Per fargli sapere che sto bene? Ci penserò.
Vorrei solo dormire, ora come ora. Dormire e non svegliarmi più.
Cameron's point of view.
"Vuoi qualcosa Cam?" mi chiese Nash.
"Una birra, dai", risposi sedendomi sul divano.
"Alle dieci del mattino?" chiese di nuovo, Annuii soltanto e lui me la prese dal frigo.Avevi trascorso la notte a casa di Nash insieme a Taylor e Matthew, che ancora dormivano.
In realtà non avevo chiuso occhio, ma come potevo? Nash mi lanciò la lattina bianca e lo ringraziai, aprendola.
La mia vita non sarà più come prima, una parte di me è partita con Alison. La parte migliore di me, lei mi ha stravolto completamente la vita. È entrata a farne parte e si è presa tutto, la mia anima, il mio cuore... e ora che non c'era più sentivo un vuoto nel petto, come se mi mancasse qualcosa."Cam io devo uscire un attimo, mi incontro con i Jacks, a dopo", disse uscendo subito dopo.
C'era molto silenzio. Mi guardai intorno e il mio sguardo stanco si posò sulla porta della camera di Alison. Posai la lattina sul tavolino trasparente, mi alzai e salii le scale.
Aprii la porta ed entrai, richiudendola. C'erano tutte le nostre foto insieme attaccate al muro.
Chiusi gli occhi e ripensai a tutto quello che abbiamo passato insieme.
Passai due dita sulle foto, facendo un piccolo sorriso, ma suoneria del mio cellulare mi fece riaprire gli occhi, era lei. Era Alison."Amore", la salutai.
"Ehi, ciao. Come... come stai?"
La sua voce era così dolce, ma anche stanca.
"Male. E... E tu?" risposi, camminando per la stanza.
"Anche io. Sono arrivata, e la casa non è male..."
"Capisco..."Ci fu un minuto di silenzio. "Mi manchi, Cam", riprese la parola.
"Non sai a me, piccola. Ci rivedremo, non saranno di certo i tuoi genitori a separarci", dissi sicuro di me.E dicevo la verità, l'avrei rivista a tutti i costi.
"Certo, non vedo l'ora. Io sono stanchissima, vado a dormire un po'. Ci sentiamo dopo?" disse.
"Certamente. Chiamami quando vuoi", risposi.
"Va bene. Ti amo"
"Anche io, tantissimo", risposi e attaccai. La sua voce, dio quanto mi manca.
Decisi di uscire dalla stanza, altrimenti sarei riscoppiato a piangere.Alison's point of view.
Posai il telefono sul comodino vicino al mio letto e chiusi gli occhi, cercando di dormire. Ma ovviamente non potevo, perché bussarono alla porta.
"Sto cercando di dormire", dissi sbuffando ma mia madre entrò.
"Scusa tesoro, volevo solo dirti che da domani inizierai il college qui", spiegò, fantastico.
"Okay", risposi.
"Io e tuo padre abbiamo scelto la facoltà che volevi", continuò.
"È il minimo. Ora vorrei riposare, se non ti dispiace" risp,osi bruscamente facendola uscire dalla stanza.Sbuffai di nuovo, domani sarà da suicidio.
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Il migliore amico di mio fratello || Cameron Dallas.
Fanfiction[COMPLETA] TRATTO DAL LIBRO: "Sai, Alison, è da un po' che ti penso. Abbiamo passato insieme veramente tanto tempo, ci siamo conosciuti. Forse sto correndo troppo, forse è presto perché ci conosciamo da poco, ma voglio che tu sappia alcune cose- fe...