Capitolo trentatré.

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Lo uccido, questo è poco ma sicuro. "Nash, sei impazzito?!" urlai, uscendo dalla piscina ghiacciata, a momenti sarei morta dal freddo.
"Te l'avevo detto che mi sarei vendicato!" rispose battendo il cinque a tutti gli altri, compreso Cameron.
"Cameron, complimenti. E tu Nash, vuoi capirlo che mi sono spaventata a morte? Non è stato divertente. Ti sei vendicato, d'accordo, adesso basta", dissi seria, salendo le scale per arrivare nella mia camera.

Avevano superato il limite, ma se ci ripensavo mi veniva da ridere.

***

Ed ecco che si ricomincerà un altro giorno di suola, ma non era un giorno qualunque, era il compleanno di Jade. Credo che sarà una giornata molto impegnativa.
Cercando di non svegliare Cameron andai nel bagno della mia camera, iniziando a fare una doccia bollente. Dopo qualche minuto sentii la porta del bagno aprirsi.
"Chiunque tu sia esci da questo bagno e dalla mia camera", dissi con voce più alta per farmi sentire. Non mi curavo del fatto che ci fosse qualcuno, perché la tenda della doccia era abbastanza scura.
"No, non esco", rispose una voce roca maschile.
"Cam, vattene. Non vedi che sto facendo la doccia?" domandai.
"Certo che l'ho notato, ma non ho intenzione di uscire di qui. E poi non capisco, ti vergogni? Ti ho già vista nuda tanto", rispose con indifferenza.
Lo odio quando fa così, che vuole per forza infastidirmi.

Fortuna che c'era la tenda, perché arrossii violentemente. Adesso ti faccio vedere io, caro Cameron. "Ti odio quando l'unico tuo obiettivo della giornata è quello di darmi fastidio. E comunque non mi vergogno affatto", spiegai facendo scorrere la tenda verso destra, uscendo dalla doccia.

Cam era seduto sul lavandino che mi fissava con occhi spalancati. "Cosa c'è? Hai detto di avermi già vista nuda, quindi non dovresti avere questa reazione", risposi con un sorrisetto beffardo, avvolgendomi l'asciugamano e mi avvicinai a lui. "Che ti succede? Stai bene? " continuai, ad un centimetro dal suo viso.

Iniziò ad avvicinarlo al mio, ma gli misi un dito davanti alle labbra, muovendolo verso sinistra e destra. "Eh no", sussurrai tornando in camera, quanto mi piaceva stuzzicarlo così.
"Così non vale", si lamentò raggiungendomi in camera. Mi ero vestita velocemente, così riportai l'asciugamano in bagno. 
"Questo lo dici tu" risposi, pettinandomi i capelli "adesso stiamo pari", continuai.

Mentre mi asciugavo i capelli, Cameron si tolse la maglietta e i pantaloncini che usa per dormire, rimanendo solo in boxer. Sta contrattaccando.

Cercavo di fare l'indifferente, guardando altrove, ma i miei tentativi non servivano a molto.
"Cosa c'è? Devo vestirmi", disse sorridendo.
"Vestiti pure, io scendo", risposi passandogli vicino, sfiorando 'per sbaglio' con la mano il suo amichetto.
"Mi stai provocando?" domandò, alzando un sopracciglio e mi girai verso di lui.
"Non so di cosa tu stia parlando", risposi sorridendo e scesi le scale.

Alison: 1 Cameron: 0.

Iniziai a fare colazione, salutando Nash. Jade e gli altri non sono rimasti a dormire stavolta, solo Cameron, per rompermi.
Aspettai che Cameron si vestisse e una volta tutti pronti ci avviammo tutti e tre a scuola con la mia auto. Trovai subito parcheggio e appena scesi dalla macchina mi accesi la mia solita sigaretta, raggiungendo Taylor al muretto. "Ehi, che fai qui tutto solo?" chiesi.
"Nulla, gli altri stanno attaccando uno striscione nella classe di storia, per Jade", spiegò.

Annuii soltanto. Questa giornata dovrà essere perfetta e organizzata in ogni minimo dettaglio.

Taylor prese parola. "Quasi dimenticavo, oggi pomeriggio mi accompagni a fare un po' di shopping? Nel 90% del tempo comprerò solo bandane. Magari facciamo venire anche le altre", mi chiese ridendo.
"Ma ne hai abbastanza!" risposi, dandogli un leggero pugno sul braccio.
"Nah, non così tante. Allora verso le cinque vengo a casa tua e andiamo con la tua macchina", spiegò.
"Ehi, sei uno sfruttatore!" risi.
"No, è solo che non ci sono ancora salito"
"Va bene dai, ci divertiremo! Però se non mi trovi a casa mi raggiungi, dato che devo distrarre Jade per tutto il giorno", risposi e Tay annuì.

Il migliore amico di mio fratello || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora