Capitolo cinquantanove.

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In men che non si dica iniziammo a fare una piccola festa, accompagnata dalla musica.
C'era da bere e da mangiare, per fortuna, ma ci divertimmo comunque tanto.

Ci saremmo sicuramente divertiti di più alla festa di questa sera. Ero a ballare con Jade e le altre, poi però andammo fuori in cortile e ci sdraiammo sul prato sotto al sole.
"Che bella giornata", disse Bethany sospirando.
"Già. Che figo, da adesso niente scuola", rispose Jade.
"Non essere tanto felice, tanto poi ti tocca venire al college con me", intervenni.

Da una parte non vedevo l'ora che si facesse sera. Ero con gli occhi chiusi, quando qualcuno si sdraiò sopra di me e aprii di scatto gli occhi.
"Salve", disse Cameron dandomi una bacio subito dopo. Ma è cretino?
"Cam, madonna, pesi!" risposi, cercando di togliermelo di dosso con scarsi risultati.

"Uff, va bene", si rassegnò alzandosi. Lo imitai e lo abbracciai.
"Uo. E questo?" disse Cam, ricambiando l'abbraccio. 
"Niente, sono solo felice", risposi stringendolo a me ma a rovinare quel momento, fu qualcuno che si schiarì la gola.

Sciolsi immediatamente l'abbraccio e mi voltai, erano i miei genitori.
"Scusate se interrompo qualcosa", prese parola mia madre.
"Signora Grier, salve...", rispose Cam, imbarazzato.
"Ciao Cameron. Posso portarvi via Alison solamente per qualche minuto?" continuò mia madre, sorridendo. Guardai velocemente Cameron e le ragazze e li vidi annuire solamente.
"Sì, figurati," risposi forzando un sorriso.

Diedi un veloce sguardo a Cameron ed iniziai a camminare con i miei genitori. "Intanto volevamo congratularci per il diploma. Sei stata brava e..."
"Per favore, adesso smetti di recitare la parte della brava madre e arriva al punto", la interruppi.

I miei si diedero un veloce sguardo, poi fu mio padre a parlare. "Bene, vogliamo partire subito dopo la festa di questa sera. Tu ci andrai e farai le solite cose adolescenziali. Dopodiché a mezzanotte e mezza in punto noi saremo qui fuori con la macchina", disse sempre velocemente.

Bene, perfetto. Avevo le ore contate, non poteva andare meglio. Abbassai lo sguardo.
"Vogliamo solo il meglio per te, piccola", continuò lui accarezzandomi la guancia.
"Avete finito?" risposi irritata, togliendo subito la mano dal mio viso "ci vediamo stasera", continuai iniziando a tornare dai miei amici.

Non potevo crederci, non possono fare così. Quando raggiunsi di nuovo le ragazza e Cameron, quest'ultimo mi guardò preoccupato.
"Ehi piccola, tutto bene?" mi chiese, accarezzandomi la schiena.
"Che ti hanno detto?" intervenne Jade, abbassando gli occhiali da sole.
"Niente di che, solo mi hanno fatto i complimenti", mentii.

Non volevo dirgli la verità, sennò ci sarebbero rimasti malissimo. So che è una cazzata, lo so bene, ma voglio fargli godere la festa, che tra l'altro sarà pure l'ultima festa liceale.

"Sicura?" mi chiese di nuovo Cameron.
"Sì, stai tranquillo", risposi sorridendogli.
"Senza offesa ma i tuoi sono terribili", ammise Bethany.
"Già, e chi si offende...", risposi.

Ad interrompere la nostra conversazione fu l'arrivo di Taylor, Nash e Matthew.
"Allora? Che fate?" chiese Taylor.
"Nulla, prendiamo il sole", rispose Jade.
"Emozionante. Sentite, io e Matt dobbiamo ancora prendere gli smoking per stasera, ci accompagnate voi donne? Per favore", spiegò Taylor.
"Si, penso vada bene", risposi guardando le mie amiche, che annuirono. Così dopo aver salutato gli altri ci avviammo a piedi verso il centro, dato che non era molto lontano dalla scuola, insieme a Matt e Tay.

Per tutto il tragitto non facevano altro che ridere e ridere, sembravano dei drogati. Ma infondo tutti noi sappiamo che quei due insieme sono il casino. Girammo vari negozi e trovammo i vestiti adatti per loro e le scarpe e devo ammettere che gli stavano a pennello, perfetti.

Il migliore amico di mio fratello || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora