Capitolo trentuno.

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Bene, Cameron e Jade se ne sono andati qualche ora fa, io non riesco a dormire e quel film horror mi tormenta, stupido film. Cameron sa che ho paura e lui che fa? Mette un horror. 
Era anche giorno, però mi spavento lo stesso. Mannaggia a lui.
Decisi di alzarmi dal letto ed andai in camera di Nash e mi infilai sotto le coperte del suo letto.
"Ma che cosa..."
"Sta zitto. Fammi dormire qui, ti prego", lo interruppi supplicandolo.
"Ma per..." cercò di nuovo di parlare.
"Ti sto pregando!"
"Se magari mi facessi parlare! Posso sapere il motivo di questa tua... piacevole... visita?" rispose sarcastico Nash.
"Non dormiamo insieme da tanto tempo...", inventai una scusa.
"Alison, quando eravamo piccoli odiavamo dormire insieme", precisò, stupido fratello.
"E va bene... il film mi ha spaventata... non devi ridere!" confessai il più velocemente possibile e Nash se la rideva. "D'accordo, piccolina. Buonanotte", concluse e tornammo a dormire.

***

Purtroppo le vacanze sono finite e oggi c'è scuola. Fortuna che sono all'ultimo anno, ma è quello più difficile. Non so se riuscirò a sopportare a lungo alcuni professori, come quello di trigonometria, che ci riempie sempre di compiti di cui non capisco un tubo, oppure la professoressa di biologia. Oh Dio, non voglio pensarci.

Mi alzai dal letto felice: sarei andata a scuola con la mia nuova macchina e non vedevo l'ora. 
Mi vestii scegliendo di indossare un paio di jeans neri a vita alta, un top semplice dello stesso colore e una giacca fina di color verde militare.
Pettinai velocemente i miei nuovi capelli e non riuscii a truccarmi, non ne avevo proprio voglia.

Presi la mia borsa con dentro i libri e scesi di sotto, preparando il caffè anche per Nash, che ancora dormiva. Mentre bevevo il mio, accesi la televisione e notai che stavano mandando in onda la serata degli American Music Awards.

Shawn stava per esibirsi e per poco il caffè non mi va di traverso. A un certo punto suonarono il campanello della porta. Che strano, non aspettavo nessuno e nemmeno mio fratello, credo.

Aprii la porta ed ovviamente chi poteva essere? Tutti gli altri, compreso Cameron.
"Vieni vieni, correte tutti!" esclamai e Cameron mi guardava con gli occhi spalancati, come per dire che sembravo una pazza.

"Oddio Shawn, eri proprio tenero!" disse Bethany, ero così fiera di Shawn e probabilmente non smetterò mai di dirlo.
"Che hai fatto ai capelli?" mi chiese JackG.
"Ma che domanda è?" rispose Bethany al posto mio, e mi scappò una risata.
"Scusate non vorrei interrompervi ma sono quasi le otto! Muoviamoci", urlò il bello addormentato appena svegliato, Nash.
"Buongiorno principino" salutai Nash, che mi fece la linguaccia. Uscimmo tutti fuori di casa e vidi i ragazzi guardarsi intorno.
"Io voglio andare in macchina con Alison!" alzò la mano Aaron e così iniziarono a litigare su chi doveva salire nella mia macchina, facendoci essere ancora più in ritardo.
"Ragazzi! Nella macchina di Alison ci saliamo solamente io e Bethany, dato che voi siete venuti tutti con le vostre macchine. Quindi finitela qui e andiamo a scuola", disse Jade.

Silenzio. Fondamentalmente sapevano che Jade aveva ragione, ma comunque gli avrei fatto fare un giro in un secondo momento, o almeno quando non abbiamo fretta.
Stavo per salire in macchina, quando qualcuno mi afferra il polso, facendomi girare verso di lui e facendo combaciare le nostre labbra. "Stamattina non ti ho nemmeno salutata", disse Cam sorridendo.
"Beh, allora buongiorno", risposi stampandogli un altro bacio.

Salii in macchina e partimmo tutti insieme. Questa mattina siamo tutti energici: io e le ragazze mettemmo la musica ad altissimo volume, Taylor e JackJ si affacciavano dai finestrini ma con quasi tutto il corpo e urlavano come dannati.
Con moderata velocità arrivammo a scuola in meno di tre minuti e parcheggiammo tutti vicino.

Non c'erano ancora tutti. Feci scendere Jade e Beth e chiusi la macchina, avvicinandomi a quella di Cam, dove c'erano lui, Shawn, JackG, Carter ed Aaron. Cam mi prese per mano, mentre tutti insieme ci avviammo al nostro solito muretto. "Andavi velocissima!" disse Cam, accendendosi una sigaretta. Gliene scroccai una e l'accesi anche io.
"Ma non è vero! Forse giusto per un secondo per provare l'ebbrezza", scherzai e Cam mi diede ragione. Mentre la gente passava davanti a noi per entrare, vidi in mano a tutti loro un giornalino e mentre camminavano ci guardavano. Che succede? Ero curiosa.
"Torno subito", dissi agli altri, incamminandomi verso un ragazzo della nostra scuola.
"Scusa, posso vedere?" chiesi e il ragazzo mi porse il giornalino ed inizio a sfogliarlo.

'I magcon boys sul tappeto rosso' lessi, e c'erano altri paragrafi simili. Non ci posso credere. Siamo su un giornalino? Feci un altro tiro dalla sigaretta e tornai dagli altri, ringraziando il ragazzo e restituendogli la rivista.
"Che succede?" mi domandò Nash.
"Siamo... su una rivista..." risposi, ancora scioccata.
"Davvero? Wow!" disse Matt. 
"Ci siamo anche noi? Sono uscita bene?" chiese Jade e tutti ridemmo. Sfortunatamente la campanella suonò, così iniziammo ad entrare nell'edificio, ma Cameron mi blocca.
"Che succede?" gli chiesi.
"Stasera passo a prenderti alle otto", rispose facendomi l'occhiolino.
"Per andare...?" 
"Sorpresa", rispose di nuovo. Mi stampò due baci sulle labbra e mi salutò, entrando nella classe di matematica.

Grazie tante Cameron, davvero, adesso passerò le lezioni senza ascoltare un cavolo.
In prima ora avevo inglese e con me per fortuna c'era Jade e dato che durante la materia non facciamo mai nulla, decisi di parlarle.

Era seduta dietro di me, così mi girai. Stava messaggiando, probabilmente con Nash, dato che sorrideva come un'ebete. Tutti in classe ci guardavano, ma non mi importa.
"Jade! Devo dirti una cosa", e un volta che mi diede attenzione, le raccontai cosa mi aveva detto Cameron. "Aw, che cosa romantica! Scommetto ti porterà a cena fuori", rispose.
"Ma dai? Ci sono arrivata anche io. Ma la domanda è perché?" dissi ridendo.

"Non lo so... Chiediglielo. Ma forse non c'è un motivo preciso. Forse vuole passare da solo del tempo con te e basta", rispose Jade- 
"Non mi risponderebbe, conoscendolo. Beh, dovrò aspettare stasera, purtroppo", conclusi e poggiai la testa sul banco.

***

Le sei ore passarono molto lentamente e stavo per morire. Finalmente usciamo da scuola e ci avviamo alle macchine. Ci fermammo lì a parlare un po', tutti insieme, il tempo di finire la sigaretta e ci avviammo a casa di Nash. 
Ormai era diventata anche loro! L'hanno praticamente occupata, ma non mi dispiaceva, anzi, mi piaceva stare sempre con loro, mi mettevano allegria, siamo diventati una grande famiglia.
Prima di andare a casa passammo al McDrive e praticamente svuotammo il Mc. 

***

Sono le otto di sera e sono in camera con Jade a prepararmi, alla fine decisi di mettere il vestito nero che avevo comprato per l'after degli AMAs. Avevo tanti vestiti e non mi andava di comprarne altri.
Cameron mi aveva appena mandato un messaggio avvertendomi che sarebbe arrivato qui a momenti e mi scrisse anche che stasera avremmo dormito da lui.
"Okay, sono pronta," dissi "Come sto?"
"Benissimo", rispose Jade, sorridendomi.
"Tu che fai questa sera?" chiesi.
"Non lo so, penso starò con Nash e dopo esco con Bethany, o forse usciamo tutti insieme, non ne ho idea", rispose e annuii. Decisi di portarmi sia il cambio che i libri delle lezioni per il giorno dopo. Suonarono al campanello, era sicuramente Cameron così mi fiondai letteralmente di sotto ed aprii la porta.
"Bene io vado, ciao Nash e Jade! Nash, stasera dormo da Cameron!" urlai, chiudendo la porta.
"Che rapidità", commentò Cameron, ridendo.
"Ma quanto sei bello quando ridi", risposi strizzandogli leggermente le guance.
"D'accordo ora ho paura", disse e lo scrutai:  indossava una camicia bianca sbottonata all'inizio che lasciava intravedere leggermente il suo petto, jeans neri e vans nere, era bellissimo.

Salimmo nella sua macchina e finalmente ci avviammo.

***

Arrivammo dopo una trentina di minuti in un ristorante evidentemente situato fuori da Mooresville. Ristorante di pesce, adoro. Ha proprio fatto colpo.

"Ti piace?" chiese, bevendo il suo vino bianco.
"Stai scherzando? Lo amo", ammisi entusiasta e Cameron sorrise, sembrò sollevato.

La tensione che aveva qualche minuto prima svanì.
"Ehi, guarda che avrei amato anche qualsiasi altro posto, non ti preoccupare. Però stasera ci hai proprio azzeccato", dissi.

Passammo una serata tranquilla. Abbiamo parlato, riso, scherzato e mangiato molto bene.
Alla fine decidemmo di andare a sederci in riva a un lago lì presente, dove ci scattammo alcune foto e fumammo qualche sigaretta... era tutto perfetto.
Cameron mi fissò per qualche secondo, sorridendo. "Cosa c'è?" gli chiesi.
"Ti amo Alison", ammise.

Ogni volta che lo dice è come la prima volta. "Ti amo anche io", risposi baciandolo.

Passammo la serata lì, solo noi due. Non importava che ore erano, non importava se faceva leggermente freddo e non importava degli altri. C'eravamo solo io e lui, ed è solo questo che conta.

Il migliore amico di mio fratello || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora