Capitolo cinque.

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Dopo due ore circa, era tutto pronto, avevamo cucinato pasta, bistecche, patatine fritte e comprato dolci. Era sabato, quindi l'indomani non ci sarebbe stata scuola.
Durante i weekend decidevamo sempre di fare qualche pazzia, come dei party, delle nottate al mare, grandi cene.
"Me lo sento, questa sera ingrasserò e starò apposto per due mesi", mi lamentai facendo ridere Jade e mio fratello.
"Ali andiamo di sopra a prepararci, è tardi!" mi avvertì Jade e corremmo di sopra; misi a scaldare la piastra e Jade svuotò completamente il suo zaino all'interno del quale c'era un sacco di roba: vestiti, pigiama, tacchi, scarpe, spazzolino, spazzole per capelli, lacca... potrei continuare all'infinito.
"Jade devi passare qui una notte, non ottanta! -iniziai a stirare i miei capelli- Comunque... come va con Nash? Vi ho visti starvene in disparte, soli soletti...", ridacchiai divertita e Jade mi lanciò un cuscino addosso.
"Non pensare male, ci stiamo conoscendo, ogni cosa a suo tempo", disse sorridendomi.  Si mise davanti allo specchio ed iniziò a truccarsi con poco eyeliner nero e mascara.

Quando finii di piastrarmi misi un filo di mascara e subito dopo mi piazzai davanti all'armadio. "Perfetto, adesso cosa mi metto?" dissi e tirai fuori tutti i vestiti che avevo, buttandoli sul letto.

Vidi Jade fissarli, concentrata sul quale scegliere.
"Questo", disse prendendone uno nero: un vestito che mi avevano regalato al mio sedicesimo compleanno, era leggermente attillato, lungo fino a poco sopra il ginocchio, con le maniche lunghe in pizzo.
"Bello, mi piace", commentò Jade, mentre indossava il suo vestito, che era simile al mio però bianco. Per le scarpe optai per i miei adorati anfibi ed eravamo pronte.

Cameron's point of view.

Ero agitato ma allo stesso tempo ero felice, felice di passare ancora una volta del tempo con Alison.  Lei mi capisce, siamo in sintonia, è diversa da tutte le altre... e più sto con lei, più non posso farne a meno.
Decisi di scacciare via per un attimo i miei pensieri e mi vestii: indossai una camicia bianca, skinny jeans neri e converse basse bianche.

Mi misi il profumo e mi sistemai i capelli, spero che questa sera accada qualcosa... vedremo.

Alison's point of view.

"Ehm... wow, siete molto belle", disse Nash che indossava una semplice camicia nera, jeans e Vans nere.  Ringraziammo mio fratello e finalmente suonarono al campanello.

Il cuore iniziò a battermi a mille e d'istinto strinsi la mano di Jade. Nash aprì ed entrarono tutti, erano davvero carini e per ultimo entrò Cameron, che mi guardò dalla testa ai piedi con un mezzo sorrisetto.
Mi avvicinai a lui e lo abbracciai. "Sei bellissima", mi sussurrò ricambiando l'abbraccio.

***

Siamo tutti a tavola a mangiare, ridere ed ascoltare le tristi battute dei ragazzi, eravamo tutti a nostro agio. Io ero seduta davanti a Cameron e vicino a Jade.
"Cameron non ti ha tolto gli occhi di dosso nemmeno un minuto, secondo me dovresti parlargli, adesso", mi sussurrò Jade "quindi vedi cosa devi fare".
"Va bene, ma non adesso... Dopo la twitcam"
"Durante la pausa della twitcam", mi corresse.

Sbuffai ed annuii, continuando a mangiare il dolce. Aspettando le due del mattino, vedemmo un film horror e per tutta la durata del film Nash e Jade stavano appiccicati e JackJ non smetteva di urlare per la paura.

E dopo due film, finalmente iniziarono a fare la twitcam, dove i ragazzi rispondevano alle domande delle fans e sparavano cazzate, come sempre. La prima parte finì dopo venticinque minuti e ci alzammo tutti in piedi, stiracchiandoci.
"Quanti altri minuti dura la seconda parte?" domandò Shawn, sbadigliando.
"Circa venti e tu amico mio, devi suonare e cantare! Lo abbiamo promesso", gli disse Aaron e subito dopo Shawn annuii, sbuffando.

Era il momento, il momento di parlare con Cameron. Dovevo sbrigarmi perché in quindici minuti avrebbero continuato la twitcam. "Ehi, Cam. Possiamo parlare?" gli domandai.
"Certo, dimmi", mi rispose sorridendomi.
"Non qui. Vieni, andiamo di sopra", conclusi e mi avviai verso la mia stanza, seguita da Cameron.

Entrammo, chiusi la porta e feci un respiro profondo. "Allora, è da un po' che vorrei parlarti, ma non so da dove iniziare", iniziai a camminare avanti e indietro, ma Cameron mi fermò mettendomi le mani sulle spalle.
"Alison, calmati. Respira profondamente", disse prendendomi in giro. 
"Io volevo dirti che questi giorni passati con te sono stati i migliori da quando sono qui, che ne sono contenta, molto e che sono felice di aver parlato della mia vita con te", dissi tutto d'un fiato. Cameron mi guardò come per dire 'continua'.
"Il fatto è che... tu mi piaci, Cameron. Ma io non voglio affrettare le cose, vorrei che passasse ancora un po' di tempo, per pensarci meglio"

Aspettai con ansia una sua risposta, una sua reazione e in silenzio si avvicinò a me, sorridente e per un momento mi sentii una stupida.
Prese il mio viso tra le mani e annullò completamente la distanza tra di noi, le sue morbide labbra si poggiarono sulle mie. Si staccò dopo qualche secondo e mi guardò.
"Anche tu mi piaci. Ma quando ho avuto l'occasione di dirtelo non ci sono riuscito. E comunque sono d'accordo con te, facciamo passare un po' di tempo e vediamo come va", mi sorrise di nuovo e fece per scendere di nuovo di sotto, quando si girò.
"Ah e per la cronaca, è da tanto che volevo baciarti", ammise e risi per quel che aveva appena detto. Io rimasi immobile in camera mia per realizzare quel che era appena successo.


Il migliore amico di mio fratello || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora