La musichetta della sveglia del mio cellulare iniziò a suonare ripetutamente, che odio.
Erano le sei del mattino e ritorneremo a Mooresville.Mi alzai velocemente dal letto. Cameron ancora dormiva, che bello che è.
Ieri sera poi siamo tornati a casa e ci siamo messi subito a dormire, eravamo stanchi.Sorrisi e andai in bagno, dove mi sciacquai il viso. Mi guardai qualche secondo allo specchio, passandomi due dita sul collo: notai due succhiotti, di un viola molto scuro, quasi nero.
'Oh Dio', pensai.
Mi sciolsi i capelli e cercai di coprire la parte destra del mio collo, che per fortuna si coprì, non voglio farli vedere. Sentii dei passi avvicinarsi al bagno, ed era Cameron.
Si mise dietro di me, accarezzandomi i fianchi. "Quella di ieri è stata la serata più bella della mia vita", sussurrò al mio orecchio per poi tornare in camera.
Aveva ragione, era stata veramente una serata perfetta, ed era come se il nostro rapporto si fosse rafforzato, in un certo senso, non saprei spiegarlo.
Se lo racconterò a Jade probabilmente mi tempesterà di domande e no grazie. Mi vestii velocemente con un paio di leggings neri e una felpa rossa, a Mooresville non fa molto caldo come qui.
Finii di preparare la valigia e scesi di sotto, dove c'erano Jade, Nash e JackJ. "Buongiorno", disse Nash dandomi un bacio sulla guancia. Da quando è così affettuoso?
"Sì, ciao", risposi con voce assonnata.
"Gli altri ancora dormono?" continuai, versandomi il solito caffè in una tazza.
"Sì, Matthew e Bethany sono andati a farsi un giro", rispose Jack.
"Alle sei del mattino?" chiesi, alzando un sopracciglio.Certo che sono strani quei due, davvero tanto. Parli del diavolo: Matthew e Bethany rientrano.
"Ragazzi i taxi sono qua fuori, sbrighiamoci", prese parola Matthew salendo le scale.Lo seguii, entrando in tutte le stanze e svegliando i dormiglioni. Cameron portò di sotto la mia valigia e la sua, meno male. Finalmente gli altri ragazzi si svegliano e in breve tempo siamo sul taxi. Diedi un ultimo sguardo alla splendida casa, credo che mi mancherà.
***
Arrivammo all'aeroporto con dieci minuti di anticipo, sinceramente non voglio perdere un altro aereo, altrimenti siamo proprio sfigati. Ci avviammo al gate d'imbarco e facemmo il check-in.
Dopo qualche minuto di attesa, salimmo sull'aereo. "Pronta a tornare a casa?" mi chiese Cameron, giocando con una ciocca dei miei capelli.
Sospirai. "Insomma... mi mancherà molto questa città", risposi guardando fuori dal piccolo finestrino dell'aereo.
"A me mancherà la spiaggia", rispose Cameron facendo l'occhiolino.Ecco il solito Cameron. Gli tirai un pugno sul braccio. "Scherzavo! Anche a me mancherà molto la città. Torneremo un giorno, se vuoi", rispose appoggiando la testa sulla mia spalla.
"Certo", dissi addormentandomi subito dopo.***
"Invitiamo i gentili passeggeri ad allacciare le cinture, tra poco atterreremo all'aeroporto di Mooresville", annunciò la solita voce meccanica.
Mi svegliai di colpo e allacciai la mia cintura e quella di Cameron, che ancora dormiva. Subito dopo atterrammo ed eccoci qua: si torna alla nostra vecchia e noiosa vita.
Si svegliò anche Cameron. "Siamo arrivati?" chiese, sbadigliando subito dopo.
"Eh già...", risposi guardando in basso. Già volevo tornare a Saint Martin.
"Dai scendiamo", disse Cam slacciando la cintura. Slacciai la mia, presi la mia borsa e insieme scendemmo dall'aereo, avviandoci nel grande aeroporto per prendere le valigie.
"Che viaggio ragazzi", disse Beth.Aveva una faccia troppo addormentata, era simpatica. "Ho dormito come un ghiro", continuò facendoci ridere. Arrivarono Nash e Jade e lei era messa pure peggio.
Piano piano prendemmo i nostri bagagli. Uscimmo di nuovo e salimmo su un autobus, che ci avrebbe portato nel centro città.
Fissavo il vuoto. Non pensavo sarebbe stato così traumatico tornare a casa.
Adesso dovrò affrontare i miei genitori, ed era proprio l'ultima cosa che volevo fare.
L'autobus si fermò esattamente dove avevo detto e ognuno andò per la propria strada."Ci vediamo dopo?" mi chiese Cameron.
"Certo, a dopo", risposi dandogli un bacio veloce.Mi avviai insieme a Nash verso casa nostra. Il tragitto fu molto silenzioso.
"La miglior vacanza di sempre", disse Nash a bassa voce, più a se stesso che a me.Risposi un 'già', per poi finalmente entrare in casa. "Io mi ritiro, sono stanchissimo, buonanotte", disse Nash salendo le scale e chiudendosi in camera sua.
Lo imitai, andando nella mia di camera ed era rimasto tutto uguale, per fortuna.
Adesso la mia camera è tappezzata di foto mie insieme a Cameron.Certo, c'erano anche quelle insieme a tutti gli altri, ma quelle con Cam erano di più.
Mi sdraiai sul letto, fissando il soffitto.'Da adesso in poi dovremmo studiare tanto', pensai.
***
È passato un po' più di un mese da quando siamo tornati qui a Mooresville e devo dire che a scuola sto migliorando i miei voti e ne sono molto contenta. Il diploma era vicino e ce la sto mettendo tutta per andare bene.
Tra me e Cameron tutto va a gonfie vele, per fortuna, e dei miei genitori ancora nessuna traccia, per fortuna pure questo. Ero in macchina con Jade e Bethany.Era pomeriggio, stavamo andando a scuola per aiutare ad allestire la palestra, in vista del ballo di fine anno. "Beh secondo me Caroline è una frana per queste cose", commentò Jade ridendo.
"Secondo me è brava, invece. Senza di lei non potremmo preparare la palestra", rispose Bethany scendendo dall'auto.Ci avviammo all'entrata della scuola e ci recammo in palestra, dove già c'erano delle ragazze.
Salutammo chi conoscevamo e iniziammo ad aiutare. Appendemmo festoni, sistemammo i tavoli e le sedie, allestimmo il palco con, ovviamente, l'aiuto di qualche ragazzo, ed era faticoso.Mancavano ormai pochi giorni al ballo e non vedo l'ora. Dovrà essere il ballo più bello di sempre. "Questo coso pesa una tonnellata!" gridò Jade, che in mano aveva un 'faro' che doveva essere attaccato sopra, per illuminare il palco.
"Dai, ti aiuto", dissi alzando gli occhi al cielo e la aiutai a trasportare quel coso verso il palco.
"Mi raccomando tienilo bene, non voglio cadere", si raccomandò Jade.
"Si tranquilla...", risposi sogghignando.Non feci in tempo a terminare la frase che mi squillò il cellulare, era Nash. Presi il telefono e risposi, facendo cadere Jade a terra. "Oddio Jade scusa", la aiutai ad alzarsi.
"Grazie eh", rispose pulendosi i pantaloni.Mi allontanai di qualche passo. "Ehi Nash, dimmi", dissi.
"Alison vieni a casa, è urgente", rispose con voce seria. Che succede?
"Cosa? Ma non posso", ribattei.
"Non mi interessa, devi venire subito", disse.
"Va bene, ma...", iniziai ma Nash attaccò il telefono.Cosa sta succedendo?

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Il migliore amico di mio fratello || Cameron Dallas.
Fanfiction[COMPLETA] TRATTO DAL LIBRO: "Sai, Alison, è da un po' che ti penso. Abbiamo passato insieme veramente tanto tempo, ci siamo conosciuti. Forse sto correndo troppo, forse è presto perché ci conosciamo da poco, ma voglio che tu sappia alcune cose- fe...