Capitolo cinquantacinque.

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"Cam", sussurrai scuotendogli piano la spalla. Cameron era accucciato sul sedile del passeggero, che dolce. Anzi, non tanto, visto che russava.
"Cam, siamo arrivati", continuai. Niente, nessuna risposta. Sbuffai, erano le cinque del mattino.

Io e Cameron durante il viaggio ci siamo dati molte volte il cambio, stavamo morendo di sonno.
Poi però Cameron è crollato e ho finito di guidare io. Mi venne un'idea per svegliare Cam, misi Back in black degli AC/DC ad alto volume, almeno si sarebbe svegliato.

E infatti subito dopo Cam si svegliò di colpo, con un'espressione spaventata. Iniziai a ridere, era buffo.
"Buongiorno eh", dissi continuando a ridere.
"Mi sono cagato addosso, sai?"rispose, guardandomi serio.
"Ops, capita. Comunque siamo arrivati, scendiamo o preferisci restare qui a sbavare sul tuo sedile?" chiesi.
"Ah ah, davvero simpatica, anche se preferirei rimanere qui. Solo che non vorrei svegliare Nash, quello ci ammazza", continuò strofinandosi gli occhi.
"Hai ragione, dobbiamo essere due piume", risposi e scesi dalla macchina. Il sole stava sorgendo, il cielo era colorato di rosa.

Scese anche Cameron e lentamente aprii la porta d'ingresso. Entrammo entrambi e la richiusi lentamente. "Piano", sussurrò Cameron.
"Ho chiuso piano!" risposi, a bassa voce. Era tutto buio, non si vedeva una ceppa.
"Non è vero, hai...", continuò ma non finì la frase che inciampò sul filo di una lampada, cadendo a terra come una pera e la lampada dopo di lui. Misi una mano sulla fronte.
"Complimenti, signor 'fai piano', sei proprio stupido", dissi.

Speravo solo di non svegliare Nash. "C'è qualcuno?" sentii dire, come non detto, Nash si era svegliato. Cameron si alzò velocemente da terra.
"Ma che...Alison? Cam? Ehi!" disse, mentre scendeva le scale, si avvicinò a noi e ci abbracciò.
"Ew Nash, staccati subito", dissi."Antipatica, queste cose succedono una volta ogni vent'anni" rispose, facendomi la linguaccia.
"Ci siete mancati, però cavolo, sono le cinque!" continuò mio fratello, prendendo il succo dal frigo.
"Lo so, infatti lo scopo era di fare piano, ma non è colpa mia se Cameron è un imbranato", risposi indicando Cam. Quest'ultimo mi lanciò un'occhiataccia, che ricambiai con un sorriso.
Subito il suo sguardo si addolcì, funzionava sempre.
"Beh, come darti torto. Allora? Com'è andata?" chiese Nash.
"Oddio, non ne parliamo. Qui rientra in gioco Cameron", risposi.
"Cioè?" continuò, guardandomi con uno sguardo interrogativo.
"Non eravamo neanche entrati in città che la macchina si ferma, comincia a piovere così corriamo senza sosta, andiamo al concerto che è stato assolutamente bellissimo, cerchiamo un meccanico, ci ripara l'auto ed eccoci qua", spiegai velocemente.
"Che schifo. La prossima volta non portarti Cameron", rispose dando una pacca sulla spalla di Cam.
"Ehi, io sono ancora qui", intervenne.
"Io ho sonno, vado a riposare. Non mi sveglierò presto", dissi salutando entrambi.

Iniziai a salire le scale ed entrai in camera, mettendomi sotto le coperte.
Ero ancora vestita ma non mi importava, tutto quello che volevo fare era dormire. Dopo qualche minuto mi raggiunse Cam e ci addormentammo subito.

***

Sentii delle risate e lentamente aprii gli occhi. Mi appoggiai allo schienale del letto e presi il telefono che era sul comodino: erano le sei del pomeriggio. Cosa? Ho dormito così tanto?

Scesi dal letto e mi legai i capelli in una cipolla fatta male, andai in bagno e mi sciacquai il viso, svegliandomi del tutto.

Decisi di scendere di sotto e vidi Nash, Cameron, Jade, Bethany, Shawn e Zayn. Zayn?
"Ecco la bella addormentata", disse Cameron.

Stavano mangiando delle schifezze, come pane e nutella e cose varie. "Buongiorno. Ciao Zayn", risposi dandogli un abbraccio veloce.
"Ciao bellezza", rispose sorridendomi.

Salutai tutti gli altri con un bacio sulla guancia. "Potevate svegliarmi", dissi sbadigliando.
"Oh, ci abbiamo provato e non è servito a niente, dormivi come i ghiri", rispose Beth.
"Davvero? Madonna", risposi.

Ho dormito tredici ore? Dio mio, dovevo essere davvero stanca allora.
"Abbiamo saputo delle tue disgrazie pre-concerto ma anche delle vostre foto con il rosso!", intervenne Jade.
"Si beh, non ricordiamo per favore. Comunque, la palestra è stata controllata? Manca qualcosa?" risposi.
"No, oggi abbiamo dato gli ultimi ritocchi, ma anche quello è stato faticoso", disse Jade.
"Scusate se non sono venuta, ero svenuta sul letto", scherzai.
"Non preoccuparti, davvero", ribatté Bethany sorridendomi.

Avevo delle amiche fantastiche. "Beh, noi dobbiamo andare a scuola per fare gli ultimi allenamenti", disse Cameron "a dopo", continuò dandomi un bacio veloce e uscì con Nash e Shawn.
"Noi che facciamo?" disse Zayn.
"Mentre voi decidete io continuo a mangiare", rispose Jade mangiando a cucchiaiate la nutella, stavo per vomitare.
"Io devo finire di studiare, quindi penso mi ritirerò", disse Bethany.

Mancava poco al diploma, veramente poco. "A dopo. Ciao ragazzi", continuò Beth salutandoci.

Ci fu un lungo silenzio. Io e Zayn ci guardammo e poi guardammo Jade che ancora mangiava nutella.
"Che c'è?" chiese Jade, con la bocca piena.
"Jade ma che razza di donna sei?" domandai, facendo ridere Zayn.
"Se ho fame mangio", si giustificò ancora con il boccone, non la recupereremo mai.
"Usciamo?" propose Zayn.
"Si dai", risposi subito, in effetti fuori era una bellissima giornata, perché non uscire?
"Cosa? No, io sto ancora mangiando la nutella! Vabbè, la porto", intervenne gridando.

Zayn si alzò in piedi e le tolse il barattolo dalle mani, finalmente. "No Jade, se continui così muori all'istante", disse Zayn chiudendo la nutella e rimettendola nella credenza della cucina.

Jade sbuffò e si mise il giacchetto. Sussurrai un 'grazie' a Zayn ed uscimmo di casa, almeno avremmo controllato Jade e le avremmo impedito a Jade di continuare ad ingozzarsi di nutella.

Il migliore amico di mio fratello || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora