Capitolo cinquantotto.

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"Beh, vivresti benissimo anche senza di me", scherzai e Cameron mi lanciò un'occhiataccia.
"No, fidati", rispose sicuro.
"Lo so, modestamente", mi vantai dandogli un bacio sulla guancia.

Cameron sorrise semplicemente, poi alzò leggermente la testa da terra e mi fissò.
"Cosa c'è? E leva quel sorrisetto, sei inquietante", dissi.
"Niente, solo che sei bellissima. E non ti piace questo sorrisetto? Ha conquistato tante ragazze", rispose facendomi l'occhiolino.
"Non mi interessa, sai?" risposi, incrociando le braccia.

Cameron si avvicinò di più e stava per baciarmi. Eravamo ormai a pochi centimetri di distanza, ma il mio telefono iniziò a squillare.
"Ma vaffanculo. Chi la testa di cazzo di turno?" disse Cam, irritato. Presi velocemente il telefono dalla tasca e risposi.
"Ciao, Jade", la salutai alzando gli occhi al cielo.
"Jade crepa", disse ad alta voce Cameron per farsi sentire.

Cam mi chiese di mettere il vivavoce, e così feci.
"Ciao anche a te, Cam! Ali, ho appena provato il vestito per il ballo ed è stupendo!"
"E sti cazzi", rispose subito Cameron facendomi ridere.
"Sei crudele!" lo rimproverai.
"Cameron stai zitto, sono cose tra ragazze. Come dicevo, adesso tu vieni da me e te lo provi pure tu", disse Jade.
"Oddio, non mi va..."
"Ci vediamo qui tra dieci minuti", concluse chiudendo la chiamata.

Sbuffai e mi alzai in piedi.
"Non andare, ti prego", si lamentò Cameron alzandosi in piedi anche lui. 
"Dai, sennò mi romperà fino a quando non muoio e fidati che Jade incazzata non è un bello spettacolo. Devo darti un passaggio da qualche parte?" risposi.
"No grazie, tra poco mi vedo con Matt e Taylor", ribatté dandomi un bacio leggero.
"A dopo", dissi salendo in macchina.

In quel momento odiavo Jade, in senso buono, credo.

Dopo svariati minuti, arrivai a casa sua e non feci in tempo a bussare che aprì subito la porta.
"Sei in ritardo di un minuto e ventisei secondi", disse seria chiudendo la porta.
"Ma stai scherzando? Già è tanto se sono venuta", risposi.

Questa è tutta matta. Salimmo in camera sua e mi sdraiai sul letto.
"Sisi, ok, tieni, provatelo", disse velocemente lanciandomi il vestito addosso.

Mi alzai svogliatamente e andai in bagno, mi spogliai e indossai il vestito, guardandomi per qualche secondo allo specchio. Mancava poco, ormai. Domani ci sarà il diploma, il ballo e me ne andrò via. Sarà il mio ultimo ballo da liceale e nemmeno riuscirò a godermelo.

Uscii dalla piccola stanza e tornai in camera, dove anche Jade si era messa il vestito. "Allora?" chiesi a Jade, che si girò subito verso di me. Fece segno di girarmi, così feci una giravolta.
"Stai benissimo, cavoli", disse soddisfatta.
"Beh anche tu", risposi.
"Ti sta proprio a pennello, farai sicuramente colpo", disse e annuii, tornando in bagno e indossai nuovamente i miei vestiti.
Non capii su chi dovevo fare colpo, visto che era l'ultima cosa che volevo fare.
"Che hai?" mi chiese Jade, sistemando i vestiti nel suo armadio.

La guardai solamente e lei capì. "Oh dio, no. Fermati, pensiamo ad altro", rispose velocemente.
Risi e mi sdraiai nuovamente sul letto. Jade mise un film e dopo aver preso i pop corn, lo guardammo.

Dovevo distrarmi, in qualche modo.

***

Dopo qualche ora tornai a casa, dove c'era Nash. "Ehi fratello", lo salutai entrando in casa.
"Ehi. Dove sei stata?" mi chiese.
"Con Cameron e poi sono andata da Jade, tu che hai fatto?" risposi, sedendomi sul divano vicino a lui.
"Niente di che, sono uscito con i Jacks", disse senza staccare gli occhi dal portatile.

Un lungo silenzio si fece spazio nella stanza. "Così... domani è il grande giorno...", prese parola mio fratello degnandomi finalmente di uno sguardo.
"Già... sono emozionata", risposi ricambiando lo sguardo.
"Si, anche io.. a proposito, domani dobbiamo svegliarci presto", mi ricordò forzando un sorriso e annuii. Sapevo quanto Nash ci stava male, potevo vederlo nei suoi occhi e potevo sentirlo, era pur sempre il mio fratello gemello.
"Bene, vado a prepararmi psicologicamente in camera mia", dissi iniziando a salire le scale.
"Alison"
"Si?" 
"Ti voglio tanto bene" 
"Anche io Nash, tanto", risposi arrivando poi nella mia camera.

Il migliore amico di mio fratello || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora