Capitolo quattro.

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La mattina dopo mi svegliai più sorridente del solito. Mi alzai dal letto e scesi di sotto per fare colazione.
"Ehi, sparita! Ma dove eri finita ieri? Potevi avvisare", disse Nash mentre preparava il caffè e accorgendosi che non gli stavo dando ascolto, si avvicinò. Ero proprio sulle nuvole.
"Alison...? Stai bene?" mi passò la mano davanti al viso più volte e scossi la testa.
"Ciao Nash, dicevi?" risposi ancora sorridente, il sorriso non andava via.
"Ho detto: dov'eri finita ieri? Potevi avvisare", ripeté guardandomi stranito.
"Beh, l'avrei fatto se tu non te ne fossi andato! Sono scesa di sotto appunto per avvisarti e tu eri sparito. Comunque sono... uscita per prendere una pausa dallo studio con Cameron", mi girai verso di lui.
"Cosa?! E che avete fatto?" disse con gli occhi spalancati.
"Scemo, niente di quello che pensi. Abbiamo preso un gelato e abbiamo parlato, tutto qua"
"Ma è più grande di te ed è il mio migliore amico, non pensare che ti faccia uscire con lui!" mi rimproverò alzando un pochino la voce.
"Allora, punto primo è più grande di me di quanto? Questione di mesi dato che anche lui frequenta il terzo anno. Punto due, che è il tuo migliore amico non mi interessa e punto tre non decidi tu della mia vita, non sono più una bambina. E per tua informazione abbiamo soltanto preso un gelato, cosa c'è di sbagliato?" dissi alzandomi dal divano.
"Non voglio che tu soffra"
"Ma chi ti ha detto che mi piace o che ci sto insieme? Sai, vorrei sentirmi in famiglia, invece mi stai sgridando per una cavolata. Non importa, ora se non ti dispiace vado a farmi una doccia", conclusi e salii di sopra chiudendomi in camera.

Non lo sopporto quando fa così. Mi feci la doccia, cercando di non pensare a niente e mi vestii. Mi stavo sistemando i capelli quando mi vibrò il telefono: Twitter un messaggio diretto.
Aprii la chat ed era Cameron:

'Sto passando a prenderti, non accetto un no come risposta '.
Sorrisi e dopo venti minuti sentii un clackson suonare e corsi di sotto, senza salutare Nash.
"L'autobus è passato mezz'ora fa"
"Infatti non volevo andare con l'autobus, vado con Cameron", dissi ed uscii di casa salendo in macchina di Cameron. Mentre andavamo a scuola gli spiegai tutto l'accaduto.

***

"Secondo me ha esagerato dai", disse Cameron chiudendo a chiave la macchina e ci avviammo verso un muretto. Qualche ragazza ci fissava ma non ci feci caso.
"Ha eccessivamente esagerato, Cameron. Ma parliamo d'altro", dissi mentre mi accendevo una sigaretta.
"Hai studiato storia alla fine?" mi chiese ridendo e fece un tiro dalla mia sigaretta.
"Eh, proprio. Non avevo proprio la testa, spero non mi interroghi. Tu?"
"Non ho nemmeno aperto libro", ammise e poi rise di nuovo. Quant'era carino quando rideva.
Ci fissammo per alcuni secondi, quando suonò la campanella, tempismo perfetto.

"Io... io vado, devo vedermi con Jade. Ci vediamo a storia allora", dissi.
"Certo, ma ti metti al banco con me. Non ribattere", disse avvicinandosi e mi diede un bacio sulla guancia "a dopo", mi sussurrò all'orecchio.
Entrai velocemente, avviandomi verso il mio armadietto dove incontrai Jade. Alla prima ora avevamo entrambe matematica così durante la lezione, visto che l'insegnante stava interrogando un nostro compagno, le raccontai tutto.
"Oh porca vacca potevi baciarlo!" urlò.
"Abbassa la voce! Ma io non voglio baciarlo... insomma, voglio prima conoscerlo del tutto e poi quello che succede, succede. Devo ancora capire alcune cose -suonò la campanella della fine della prima ora- Dopo la scuola vieni a casa mia, ti faccio conoscere mio fratello"
Jade quasi urlò, ma riuscì a trattenersi. Ecco la seconda ora, storia. Jade ed io entrammo nell'aula e vidi Cameron all'ultimo banco. La mia amica sapeva che dovevo mettermi vicino a lui, così lei si sedette vicino ad un'altra sua amica.

Il professore entrò.
"Chi si rivede", disse Cameron mettendo il braccio intorno alle mie spalle, risi e poco dopo il professore iniziò ad interrogare un alunno. Cameron era rimasto tutto il tempo con il braccio intorno alle mie spalle e non riuscivo proprio a compiere un'azione logica, mi distraeva abbastanza.
Con la coda dell'occhio lo vidi prendere il mio libro e scriverci qualcosa dentro.

"Leggi quando finisce la lezione", mi sussurrò all'orecchio. Mezz'ora dopo la campanella suonò e Cameron mi fece l'occhiolino ed uscì. Aprii subito il libro, ero curiosa: era il suo numero di telefono.

'Adesso non c'è bisogno di parlare tramite Twitter'. 

***

Come prestabilito Jade venne a casa mia, andammo con la sua auto. A scuola durante la pausa pranzo Nash venne da me e si scusò ed io non potevo dirgli di no. Entrammo in casa e c'erano Nash ed i suoi amici, che stavano per registrare un nuovo video.
La presentai a tutti gli altri, dopodiché a mio fratello.
"Nash, lei è una mia amica, Jade. Jade, Nash", stavolta Jade prese coraggio e lo salutò come si deve e Nash sembrava aver avuto una reazione positiva, infatti finito il video iniziarono a parlare, mentre io stetti con Cameron e con gli altri.

Parlammo e ridemmo un sacco tutti insieme, erano simpatici. Poco dopo Nash tornò in sala.
"Ragazzi stasera tutti a cena da me. Sia per stare tutti insieme che per la twitcam che abbiamo promesso di fare", disse tutto contento ed era una bella idea.
"Sì, ma c'è solo un piccolo particolare... dobbiamo farla tardi!", urlò Matthew e scoppiai a ridere.
Dovevano fare una specie di after con le loro fan e dovrebbero provare a non addormentarsi.
"Beh, dormite qui, no? Oh Alison, ovviamente vale anche per Jade", rispose subito dopo.
Gli altri si guardarono tra loro ed annuirono. 
"Bene, io e Jade andiamo di sopra a studiare, a dopo", salutai e ci mettemmo a studiare, per ben tre ore.

***

Bene, Jade e Nash sono appena usciti insieme ed io sono buttata sul letto col telefono e ad un tratto bussarono alla porta della mia camera. "Avanti", dissi svogliatamente e la porta si aprì.
"Cam, ehm... entra"
"Ehi... ti annoi?" disse sedendosi sul letto.
"Sì, molto..."

Ci fu un lungo silenzio, ma poi continuò. "Vorresti... uscire un po'?", mi chiese e annuii sorridendo. Alla fine tornammo in quel parco, sotto lo stesso albero, a parlare e a scherzare. 
Stavo bene con lui, davvero tanto. Tornai a casa dopo due orette circa, verso le sette ed io, Nash e Jade iniziammo a cucinare, si è offerta per aiutarci, si era portata il vestito per stasera, le scarpe etc... e il pigiama.

Mi ero decisa, dovevo parlare con Cameron. 'O stasera o mai più', dissi tra me e me.

Il migliore amico di mio fratello || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora