Capitolo quindici.

53.4K 2.3K 418
                                    

Cameron's point of view.

Per tutta la durata del viaggio non ho fatto altro che pensare ad Alison. Nash cercò di tirarmi su di morale, ma con scarsi risultati.
Arrivammo all'aeroporto di Glasgow molte ore dopo, è stato un viaggio infinito, e ad aspettarci c'erano tre bodyguard e tante fan, incredibile! Avremmo fatto il Magcon Tour, avremmo fatto dei raduni, dei meet and greet, e le tappe erano ben cinque: Inghilterra, Italia, Spagna, Canada e Irlanda e in ciascun posto avremmo fatto 2-3 date.

Spero solo di divertirmi, anche perché visiteremo posti che non abbiamo mai visitato. 
Appena scesi, i bodyguard ci aiutarono a salire in una grande macchina nera.
"Ehi, Cam. Stai meglio?" mi chiese Shawn.
"No, sto peggio. Spero di rimettermi in sesto", risposi.
"Tranquillo, ce la farai", continuò Shawn.
"Mh, ne dubito. Speriamo bene. Sento che il tempo passerà molto lentamente", conclusi, per poi addormentarmi.

Alison's point of view.

Sono le dieci e mezzo di sera e nessuno dei ragazzi mi ha ancora chiamata. Mi devo preoccupare? Li saranno le cinque e mezzo del pomeriggio, più o meno. 
Ero a casa con Jade e Bethany, avrebbero dormito da me.
"Alison, la smetti di camminare avanti e indietro? Crei una corrente d'aria", esclamò Bethany.
"Lo so, hai ragione ma non ci riesco. Devo aspettare che mi chiami qualcuno", dissi.

Non potevo affaticarmi tanto, la testa mi faceva ancora male. Dopo qualche minuto, finalmente il telefono squillò, era Cam. "È lui è lui!" urlai. 
Mi schiarii la voce e risposi. "Ciao sconosciuto, che fine avevi fatto?" domandai.
"Scusa amore, sono stanchissimo. Dev'essere il jet lag! Come stai?"
"Diciamo che sto un po' meglio... Tu?"
"Insomma. Siamo arrivati all'albergo che è magnifico. Da domani inizia la vera stanchezza! Ora devo andare, ci sentiamo più tardi?"
"Più tardi starò già dormendo! Qui siamo otto ore indietro. Quando puoi ti chiamo su FaceTime, va bene? Salutami tutti", raccomandai e sentii un 'ciao Alison!' dall'altra parte del telefono.

"Eccoli! Va benissimo, a domani. Notte", concluse Cameron, riattaccando e dopo la chiamata ero più sollevata.
"FInalmente hai finito di camminare avanti e indietro", disse Jade.
"Ebbene sì. Comunque ho letto sul sito della nostra scuola che da domani si può andare a visitare il college scelto. Ci andiamo?" domandai, rivolgendomi a Jade, Bethany era ancora al penultimo anno e avrebbe iniziato l'università tra due anni.
"Certo, va benissimo. A che ora?"
"Accompagnamo Bethany a scuola e poi andiamo verso le undici", risposi e Jade annuii, mettendoci tutte a dormire.

***

Ci svegliammo verso le otto del mattino, le lezioni iniziavano verso le nove. Oggi tutti quelli dell'ultimo anno andranno a vedere il proprio college e a prenotare le stanze.

Dopo aver accompagnato Bethany ci avviammo subito verso il college, il Mitchell Community College, che distava circa mezz'ora e appena arrivate rimanemmo a bocca aperta: era un college enorme.
Entrammo dentro e ci girammo intorno. Notai che una ragazza si stava avvicinando a noi.
"Salve. Sono Abby Montgomery, piacere di conoscervi", si presentò allungando la mano.
"Piacere, io sono Alison e questa è la mia amica Jade", risposi.
"Non sarai mica la sorella di Nash Grier?" mi chiese.
"Sì, è mio fratello", confessai ed Abby iniziò a dirmi che amava i magcon.
"Siete nuove, presumo"
"Beh, dobbiamo ancora cominciare. Volevamo solo visitarlo", spiegò Jade.
"Posso farvelo vedere io se vi va, studio qui da due anni ormai", chiese e accettammo, facendoci vedere tutto il college.
Era stupendo, ed avevano due palestre: una per ginnastica, mentre l'altra per le 'occasioni speciali' come i balli di fine anno e di primavera.

"Avete già prenotato la stanza? Potete prenotarla in anticipo, cosi quando inizierete saprete già dove andare. Sbrigatevi che ne sono rimaste veramente poche", disse.
"Veramente no. Può controllare se ce n'è una per due?"

La ragazza controllò sul computer per qualche minuto. "No mi dispiace, nell'ala femminile sono rimaste quelle da tre, che hanno già un proprietario", confessò e pensai che alla fine non era male avere un'altra coinquilina, ma decidemmo comunque di passare di nuovo il giorno dopo.

Le lasciammo i numeri di telefono per qualsiasi informazione e tornammo verso casa. Durante il viaggio, Cameron mi chiamò e alla fine mi passò tutti gli altri per salutarli.
Appena arrivate a casa, ero ancora al telefono e squillò quello di Jade, che si appartò.

Io attaccai, raggiungendo Jade. "Chi è?" le domandai.
"La ragazza di prima, Abby. Dice che stasera ci sarà una festa organizzata per le neo matricole del college. Ci andiamo?" rispose su di giri.
"Non sono in vena Jade, scusa", ammisi.
"Non sei in vena di fare nulla da quando Cameron è partito. Dobbiamo pur svagarci, o vuoi stare tre mesi sul divano a mangiare gelato e pensando a quando tornerà Cameron?"

Aveva ragione, come sempre. "Va bene, ma lo faccio solo per te", dissi. Mi avrebbe fatto bene.

Il migliore amico di mio fratello || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora