ιζ. Ή Δοκιμασία

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La Prova

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La Prova

Finalmente, dopo giorni e giorni ad allenarsi duramente, era arrivato il giorno della sua 'Prova della Natura Divina'. Per due settimane non era stata in grado di concepire il fatto che dovesse eseguire un percorso ad alta difficoltà che avrebbe anche potuto gravemente ferirla, o peggio, ucciderla. Ma, d'altronde, Magdalene non si era ancora capacitata del fatto che fosse una semidea.
E la prova, seppur molto importante, non era stata al centro dei suoi pensieri; con il cercare di adattarsi a quella vita, le nuove conoscenze, il pensiero continuo su Taeyong e con la fastidiosa presenza del figlio di Ares non era riuscita a rimuginare su altre questioni.

Così, una bella mattina di metà ottobre, si ritrovò nella sua stanza a sudare come un maiale in piena estate, agitandosi e camminando avanti ed indietro per cercare di alleggerire l'ansia. Ed ovviamente, la sua fidata amica Joy era lì con lei.

"Magda, va tutto bene..."

"Non è vero! Dovrò fare la prova davanti a tutti i semidei del Campo, e mi giudicheranno tutti quando verrò mangiata da un tritone!"

"Per prima cosa, i tritoni non mangiano gli umani. E poi non ti devi preoccupare, andrai benissimo!" Le rispose in modo calmo l'amico, seduta sul suo letto a guardarla.

"Joy, sappiamo entrambe benissimo che io potrei inciampare anche tra i miei stessi piedi, e quello sarebbe abbastanza per essere la vergogna di tutto il mondo greco. Immagino già Zeus fulminarmi per la mia anti-eroicità e-"

"Magdalene, calmati!" Disse Joy alzandosi per raggiungerle, prendendola per le spalle in modo da avere tutta l'attenzione della ragazza su di sé. "Andrà tutto bene. Se ce l'hanno fatta i figli di Dioniso che erano brilli, tu la supererai in modo eccezionale!" Continuò scuotendola leggermente, ricevendo da Magdalene un leggero sorriso.

"Ehi! Sei pronta?" Esclamò la voce di Johnny, e le ragazze si girarono verso quest'ultimo che si era affacciato sulla porta della stanza.

Magdalene fece un profondo sospiro, per poi annuire verso l'amico con un sorriso che esprimeva emozione ed ansia, ma anche quella piccola percentuale di tenacia che aveva guadagnato grazie a Joy.
I suoi amici erano sicuri che avrebbe eccelso in quella prova, e se loro ci credevano allora anche lei lo avrebbe fatto.

❅❅❅

Alla fine Magdalene era pronta?
Decisamente no. Ma non ci poteva pensare quando era letteralmente inseguita da degli enormi e scalpitanti cavalli immortali.

Non sarebbe potuta durare molto a lungo, stava sprecando molte energie per non essere raggiunta, e per questo avrebbe dovuto escogitare velocemente un piano. Pensava e pensava ad una soluzione, ma l'unica cosa che le veniva in mente era cercare di domarne uno.

Allora, raccogliendo tutto il coraggio che aveva in corpo, accelerò la sua corsa dirigendosi verso un albero fino a scalare il suo tronco quel poco per arrivare ad un ramo stabile, che afferrò con i suoi arti. E subito dopo prese uno slancio e si fece cadere sulla groppa di uno dei cavalli, dal manto nero. Questi cominciò e scalciare e saltare, cercando di far cadere la ragazza dalla sua groppa, ma ella si era ancorata alla sua collottola.
Così, infine, il cavallo si calmò, intuendo fosse inutile provare a liberarsi, e Magdalene si poté stabilire sulla sua groppa. Poi, lo stallone parlò.

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