κα. Κατασκοπέιν

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Spiare

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Spiare

"Oddio! Dove sta andando?"

"Magda, aspetta! Non riesco a starti appresso!"

"Taeil, fa' silenzio o ci scopre!"

Magdalene aveva scoperto un modo per poter contrastare la forza del Figlio di Afrodite, il solo problema era che non sapeva come. Nessuno sapeva i punti deboli di Eunwoo, nemmeno i suoi fratelli. Alcuni nel Campo credevano addirittura che non avesse debolezze e che in realtà fosse figlio di Ares. Non c'era da escluderla come ipotesi, se solo il ragazzo non avesse una rosa dipinta sulla spalla da anni.

"Cosa riesci a vedere?" Chiese il ragazzo, che stava accucciato dietro ad un masso con l'amica accanto.

"Niente di che. Sta parlando con una sua sorella"

La fanciulla sospirò pesantemente, e si accasciò con la schiena al muro.
Era da ore che lei e Taeil stavano seguendo Eunwoo, in cerca di qualche indizio o atteggiamento che potesse ricondurli ad una qualche fragilità. Ma sembrava veramente che il ragazzo fosse immune alla debolezza. E sicuramente ciò non migliorava l'umore di Magdalene, sempre più preoccupata dall'imminente scontro.

"Dai, Magda. Non ti abbattere! Sono sicuro che troveremo un modo per cui tu non venga sconfitta da un quindicenne."

"Così non mi aiuti di sicuro..." Borbottò lei in risposta, appoggiando anche la testa al masso di pietra. Lei odiava le sconfitte, e Taeil lo sapeva benissimo. Difatti, quest'ultimo ridacchiò leggermente alla risposta dell'amica, per poi decidersi di alzarsi e tenderle la mano.

"Forza, si è fatta ora di cena"

E così, si diressero al padiglione, entrambi stanchi e affamati. Peccato che Magdalene era tutt'altro che entusiasta. Avrebbe voluto continuare a cercare un modo per portarla alla vittoria, o almeno alla salvezza. E sicuramente non avrebbe speso tutta la serata ad oziare tra i suoi amici chiacchieroni.

❅❅❅

"Perfetto. Nessuno mi ha notata"

Spiare una persona poteva sembrare difficile, ma sgattaiolare sotto lo sguardo di una ventina di persone fu qualcosa di veramente complicato.
Però alla fine, con qualche scusa e qualche sorriso riuscì ad andarsene dalla tavolata per poter seguire la sua vittima. Anche Eunwoo aveva finito di cenare prima dei suoi fratelli, e ciò avrebbe permesso a Magdalene di trovare in modo più semplice una qualche sua debolezza. Non voleva arrendersi, e non lo avrebbe fatto.

Lentamente, seguì il ragazzo che si stava dirigendo verso la spiaggia con le armi in mano. Probabilmente non l'avrebbe portata a trovare una sua fragilità, ma avrebbe potuto conoscere le mosse del suo avversario.

Riuscì a nascondersi dietro ad un cespuglio, e da lì poté vedere la figura del ragazzo che aveva cominciato ad allenarsi con la propria spada.
Con velocità e agilità stupefacenti si muoveva per la spiaggia, usando la sua arma come se fosse parte del suo corpo. La naturalezza con cui compiva ogni movimento era ammirabile, tanto quanto la sua espressione di determinazione sul volto. Era impossibile negare che Eunwoo fosse un ottimo guerriero.
Ma questo non faceva altro che aumentare la paura e l'ansia di Magdalene, sentendosi sempre più impotente davanti a quel ragazzino.
Eppure non si voleva arrendere; sentiva che ci fosse qualcosa di strano nel ragazzo mentre compiva ogni singola mossa.

"Ti piace spiare la gente?"

Magdalene per poco non urlò per lo spavento, e si voltò verso il ragazzo al suo fianco.

"Cosa ci fai qui!?" Esclamò sussurrando la fanciulla, infastidita dalla presenza del coetaneo.

"Ti ho vista andartene prima dal tuo tavolo, quindi ho deciso di seguirti" Rispose anche Yuta sussurrando, rivolgendole una delle sue solite occhiate sarcastiche che la facevano ribollire dalla rabbia.

"E perché mai mi avresti dovuta seguire?!"

"Perché ero curioso"

La nonchalance e la semplicità con cui il ragazzo parlava non facevano altro che infastidirla a dismisura. Non sopportava proprio niente di lui, la sua voce, il suo aspetto e il suo carattere, tutto. E questo era uno dei motivi per la quale aveva cercato di ignorarlo. Però eccolo lì, a stuzzicarla come sempre e a rovinare potenzialmente il suo nascondiglio.
Allora, fece la cosa più ovvia da fare in quel momento: ricominciò ad ignorarlo.
Rivolse di nuovo lo sguardo verso il figlio di Afrodite che non aveva mai smesso di muoversi, e continuò a sperare in un suo passo falso.

Ma, ovviamente, il ragazzo accanto a lei doveva distrarla nuovamente.

"Ehi! Ascoltami! Ti devo dire una cosa!" Disse piano lui, continuando a picchiettarle la spalla con il dito.

Magdalene sospirò affranta, e decise di dargli un'ultima possibilità. Se avesse detto una cosa importante o meno, quella sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe ascoltato.

"Eunwoo non sopporta l'acqua salata"

E così, il ragazzo in questione cominciò ad esclamare ed imprecare verso gli dei, saltellando qua e là come fosse un pagliaccio.
La sua candida pelle era entrata in contatto con l'acqua del mare, e da lì la sua concentrazione era svanita in un battito di ciglia.
Magdalene era a dir poco sbalordita; tra tutto ciò che era presente in quel mondo, il ragazzo era spaventato proprio da ciò che lei amava. Una strana coincidenza, forse voluta proprio dal Destino. Ma non aveva importanza in quel momento, perché sapeva di avere una possibilità contro il figlio di Afrodite.

Così, con un enorme sorriso stampato sulle labbra, uscì dal nascondiglio per andare a rivelare le informazioni ai suoi amici. Ma non prima di aver ringraziato Yuta con un cenno del capo, lasciandolo senza parole.

 Ma non prima di aver ringraziato Yuta con un cenno del capo, lasciandolo senza parole

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