κη. Τῆς Άπολυτρώσεως Διατριβαί

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Giochi di Ricatto

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Giochi di Ricatto

"Figlia di Atena! Dove sei?"

Se mai avesse potuto dire come si sentisse in quel momento, avrebbe sicuramente urlato a tutti i venti di come fosse onestamente stufa, stufa di quella situazione.
Da giorni ormai Doyoung non la lasciava sola per più di un paio d'ore, tanto da farle pensare come fossero belli i tempi in cui Joy era colei che la inseguiva assiduamente.

"Eccoti qua. Vai a prendermi qualche ciliegia. Mi raccomando, le voglio ben mature."

"Ma... Dove le trovo in pieno inverno?!"

Doyoung alzò gli occhi al cielo, infastidito dalla voce della ragazza. D'altra parte, lui era infastidito dalla presenza di ogni singolo essere vivente.
Sospirò pesantemente e decise di fare il grande sforzo di dirle dove esattamente avrebbe potuto trovarle.

"Dioniso ne ha una dispensa piena a casa sua."

Per Magdalene era troppo. Il Figlio dell'Ade si stava prendendo troppe comodità, e la stava letteralmente rendendo la sua schiava personale.
Ma non sarebbe arrivata così in basso. Non sarebbe diventata una ladra.

"Doyoung, ti puoi anche scordare di farmi entrare di soppiatto nell'abitazione del direttore del Campo nonché uno dei dodici dèi dell'Olimp-"

❅❅❅

"Allora, com'è andato il viaggetto?"

Doyoung era tranquillamente seduto su di uno sdraio in riva al mare, con gli occhiali da sole agli occhi e una limonata in mano. Sembrava si stesse veramente godendo l'estate. Se non fosse stato inverno, ovviamente.

"Ecco le tue ciliegie. Io me ne vado a pranzo."

"Certo, Figlia di Atena. Ci vedremo dopo quando avrò voglia di un po' di pesche." Il ragazzo ridacchiò mentre Magdalene velocemente si allontanava per calmare la sua grande voglia di prenderlo a pugni.

Alla fine, sì. Lo aveva fatto. Era entrata in casa di Dioniso, che per fortuna era addormentato per terra insieme ai suoi figli, perciò svolgere quel compito non le fu troppo difficile.
Ma solo il fatto di essere dovuta entrare in una proprietà privata e aver dovuto prendere qualcosa di tanto prezioso per una divinità la faceva rabbrividire.

Quando finalmente arrivò al padiglione, tutti i suoi compagni erano già seduti al tavolo, tranne ovviamente Doyoung. Svogliatamente, si lasciò cadere su una delle due sedie vuote, appoggiando successivamente il capo su una mano e chiudendo gli occhi, mentre le persone intorno a lei la salutavano. Quella situazione le stava portando molta stanchezza oltre che stress.

"Ehi, Magda. Tutto bene?"

La nominata riaprì gli occhi, solo per incontrare quelli grandi e dolci di Lucas, che la osservavano quasi preoccupati.

"Sì, Lucas. Non ti preoccupare"

"Doyoung ti sta mettendo molta pressione con i suoi obblighi?"

A quelle parole, Magdalene scattò dritta e girò completamente il corpo per prestare più attenzione al ragazzo.

Χαρμολύπη - Un Amore InvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora