λζ . Έπί ταῖς Νεφέλαις

61 5 0
                                    

Sopra le Nuvole

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sopra le Nuvole

Sopra le nuvole delle montagne greche, nell'alto del ciel ch'è Urano, lo spirito natalizio era completamente assente.
L'Olimpo, solitamente pieno di allegria e grasse risate, risiedeva nel completo silenzio della notte. Nessuno era presente; chi si trovava in altri regni, chi era in compagnia dei loro cari, e chi non era nell'umore di fare festa. In qualunque modo, sul monte degli dei erano rimaste tre divinità: i due sovrani degli Dei, Zeus ed Era, e Atena.

La più anziana fra le due si trovava nel terrazzo della sala del trono, dove venivano svolte le riunioni degli olimpi, ed osservava con particolare attenzione gli avvenimenti di certi semidei del Campo Mezzosangue.
Vedeva come erano felici e sereni, senza troppe preoccupazioni o difficoltà. Poteva vedere come la loro aura splendeva di luce propria.
Poi, intravide un bagliore differente da tutti gli altri. Non era molto potente, ma sempre notabile in un gran gruppo di persone. Specialmente se era posseduto da due individui.

La signora degli Dei aveva assistito ad un caso del genere solamente una volta, qualche tempo prima. Dopo tutto vedere un figlio di Ares provare dei sentimenti forti ed essere ricambiato non era cosa da tutti i giorni. In particolar modo se la seconda persona della coppia era la figlia di una dea rivale di Ares.

Ma, certamente, non avrebbe avvertito nessuno dei loro genitori divini; se no, dove ci sarebbe stato il divertimento?
Non si sarebbe intromessa in questioni familiari che non la riguardavano, seppur il dio della guerra fosse suo figlio.
E comunque, come detto in precedenza, aveva già presenziato ad una situazione del genere, e sapeva che tutto ciò sarebbe finito per il meglio. Ma, nel mentre, si sarebbe goduta la piccola disputa, un modo per non annoiarsi dopo che l'umanità era diventata noiosa e ripetitiva nei secoli.

"Atena, mia cara, assisterai alle Sfide di Capodanno?" Chiese la voce fintamente dolce di Era, sentendo dietro di sé la presenza della dea.

"No. Perché mai dovrei?"

Quella era una bugia bella e buona.
Atena non si sarebbe potuta mai perdere quell'evento, come non si era nemmeno persa la Prova della Natura Divina di sua figlia. Ma non voleva che vi fossero altre divinità a saperlo. Come la prima volta, sperava di poter scendere sulla Terra e poter assistere dal vivo ai suoi combattimenti.
Non aveva mai avuto la possibilità di sperimentare una vera maternità, come mai aveva avuto una figura materna, ma sperava di star facendo un buon lavoro.

"Strano. Non vi parteciperà anche tua figlia? Oppure tu e il fantomatico padre presenzierete personalmente all'evento?" Ridacchiò la più anziana, girandosi per scoccare un'occhiata maliziosa alla dea della guerra, per poi andarsene verso i corridoi delle camere.

Atena sospirò pensantemente, tirando fuori da una tasca del suo peplo uno dei biscotti che Magdalene aveva posato sulle scale del Partenone, e cominciò a riflettere su come poter parlare con il padre della ragazza senza essere intravista da divinità troppo curiose.
Era sempre stato difficile poter capire le intenzioni di Era, e solo Zeus talvolta riusciva a leggerla.
Ma di una cosa tutti ne erano sicuri; Era detestava Atena, e avrebbe fatto qualunque cosa per umiliarla.

 Ma di una cosa tutti ne erano sicuri; Era detestava Atena, e avrebbe fatto qualunque cosa per umiliarla

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Χαρμολύπη - Un Amore InvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora