Il Duello
Il cozzar delle spade era udibile fin dal punto più remoto del campo, per quanto spirito e potenza ci mettessero i due nello scontro. Il resto dei semidei erano lì, poco più distanti, a guardare i compagni combattere fra loro come se fosse una questione di vita o di morte.
Magdalene non credeva di riuscire a tener testa al ragazzo. Ma eccola lì, sul promontorio, che uno ad uno parava i colpi del figlio di Afrodite, riuscendo qualche volta a farlo indietreggiare. Era più che evidente chi attaccasse e chi si difendesse, ma non aveva importanza. L'ultimo a rimanere era colui che avrebbe vinto. E la ragazza non avrebbe mollato per nulla al mondo. Anche perché aveva un piano in mente, e l'avrebbe attuato quando il duello si sarebbe fatto più vivo e meno controllato.
Non ci volle troppo; dopo una decina di minuti erano ancora lì, l'uno contro l'altra, a combattere come se fosse tutto una questione di vita o di morte. Si potrebbe anche dire che lo fosse, con il loro sangue e il loro anime greco che in quel momento li facevano muovere con forza e agilità. Nessuno dei due avrebbe ceduto facilmente, ma entrambi sapevano che prima o poi qualcuno avrebbe fatto un passo falso, e lì si sarebbero disputati il vincitore e il vinto. Ma il loro senso del valore non li avrebbe mai abbandonati così facilmente; non avrebbero umiliato con tanta semplicità i propri genitori e le proprie casate, anche se sarebbe stato inevitabile, ad un certo punto.Magdalene riconosceva Eunwoo come suo degno combattente. Forse, si sarebbe anche potuto dire che lei lo temeva per la sua incredibile forza e la sua esperienza. Non importava se fosse un nemico o un alleato, le sue doti da guerriero innegabili. Sperava solo che anche lei fosse considerata dal ragazzo una degna sfidante.
Non confidava molto sulle sue capacità con la spada; era da relativamente poco che si allenava al Campo Mezzosangue, e per quanto fosse veloce ad apprendere non si era mai scontrata seriamente con qualcuno che non fosse un amico o un mentore. E, sebbene Victoria le avesse apertamente detto di non avere altro sapere da trasmetterle, non poteva far altro che temere per la sua vittoria, ma anche per la sua incolumità.
Colpo dopo colpo vedeva il figlio di Afrodite farsi sempre più violento, tanto da non controllare più i suoi attacchi ben assestati. Era come se la sua parte umana avesse preso possesso del suo corpo. Sembrava che ormai non combattesse più per la vittoria, ma per la vendetta. E questo la stava preoccupando, specialmente vedendo come non riuscisse più a contrattaccare i suoi colpi. Era ormai solo in grado di proteggersi con quella sottile lama che teneva salda fra le dita.
Eunwoo aveva perso il controllo di se stesso, e questo fu il segnale per l'inizio del suo piano.Sotto gli sguardi increduli e atterriti dei semidei, Magdalene scappò via dalla spada d'oro del ragazzo, che non perse istante nel seguirla.
Doveva correre, veloce, senza nemmeno provare a guardarsi indietro; l'aveva visto allenarsi, e aveva notato come oltre ad essere forte fosse anche estremamente rapido nella corsa. L'unica sua possibilità era poter arrivare in acqua il prima possibile.Sentiva dietro di lei i veloci passi del figlio di Afrodite che si facevano sempre più vicini, ma alla spiaggia non mancava molto.
"NON SCAPPARE! CODARDA!" Tuonò la voce del ragazzo, che alzando la spada riuscì a ferire Magdalene al braccio. Ma non era troppo importante, quello non era nemmeno il braccio con cui usava la spada. E i granelli di sabbia le scivolavano ormai fra i sandali.
STAI LEGGENDO
Χαρμολύπη - Un Amore Inviso
FanfictionΧαρμολύπη - 1° Libro ❅𝘜𝘯𝘢 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘧𝘦𝘭𝘪𝘤𝘪𝘵𝘢̀, 𝘱𝘶𝘳 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘵𝘳𝘪𝘴𝘵𝘦.❅ Sembra che nel mondo divino si sia aggiunta una nuova semidea. Cosa succederà quando arriverà al Campo Mezzosangue? Chi sarà il suo genito...