κε. ῎Εντευξις

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Confronto

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Confronto

"Magda, c'è altro che ti preoccupa? Dopo quel fine settimana hai smesso di parlare con Jeno e Lucas. Pensano di aver fatto qualcosa di sbagliato."

In seguito alla questione di Yuta, con Joy aveva parlato anche delle sue preoccupazioni su Poseidone e la sua progenie. Giustificò quei suoi timori dicendole di come delle volte viaggiasse troppo con la mente e facesse troppi ragionamenti contorti, ma sapeva che la figlia di Ermes non aveva bevuto quelle sue scuse.
Però, parlandone con lei, capì che effettivamente tutto ciò che Yuta le aveva detto erano dicerie infondate.
Lucas e Jeno, come tutto il resto dei semidei, non avevano mai incontrato il padre, e probabilmente mai ne avranno la possibilità. Gli dei, seppur amando tanto i loro figli, non si sarebbero mai mostrati a dei mezzi umani, a meno che non fossero in pericolo.
Perciò, il titolo di 'Figlia di Atena' sarebbe sempre e solo rimasto un titolo, e non un legame.

Quella sera a cena, Magdalene tornò a comportarsi normalmente, parlando e scherzando gioiosamente con i suoi amici. Per un paio di minuti Lucas e Jeno rimasero in disparte con i volti abbassati e colpevoli, il più piccolo scambiando qualche parola con Renjun e Jaemin di tanto in tanto. Ma quando la fanciulla rivolse loro una domanda, tornarono a mangiare e chiacchierare come sempre.

Nel bel mezzo della cena, Magdalene sentì su di sé il solito sguardo che riusciva distinguere da ormai un mese. Girò il volto verso un determinato tavolo, e incontrò gli occhi cupi, ma allo stesso tempo sorpresi, di quel figlio di Ares.
Contrariamente a ciò che egli si aspettava, la ragazza gli sorrise, e fece un cenno con la testa; Yuta capì all'istante quel che intendeva con quel gesto.

"Ehi, Magda. Tutto apposto?" Chiese Joy proprio accanto a lei, e l'amica si rigirò con addosso il sorriso gioioso di prima.

"Sì, Joy. Va tutto bene"

❅❅❅

"Alla fine sei venuto"

Il sole era ormai calato, ed aveva cominciato a tirare un fresco venticello autunnale. Magdalene era sulla spiaggia, con i piedi nudi immersi nella sabbia, ad osservare la Luna che rifletteva perpendicolarmente la sua luce argentea sulle onde dell'oscuro mare.
La quiete predominava in quella notte di inizio novembre, e proprio per questo motivo la fanciulla era riuscita a riconoscere i lenti passi del coetaneo, che stava fermo dietro di lei.

"Hai ignorato le mie parole." Disse qualche istante dopo, passando subito a parlare del motivo per la quale avevano deciso di incontrarsi.

"Mi chiedo se è per non avermi creduto o semplicemente per infastidirmi..." Continuò, quasi come parlando a se stesso. Ma Magdalene sapeva che voleva una risposta.

"Entrambi"

La figlia di Atena poi si girò, con uno di quei sorrisi divertiti che di solito le mostrava il ragazzo. Ma quella notte i loro ruoli si erano invertiti.

Yuta sospirò pesantemente, un po' per il nervosismo, un po' per lo stupore che le aveva procurato la bellezza della fanciulla.
Se diffidava delle suo parole, allora perché lo aveva incontrato? Per puro e semplice compiacimento?
Effettivamente, però, anche lui aveva sbagliato. Più di una volta.

"Magdalene..." Cominciò il ragazzo, attirando l'attenzione della figlia di Atena che aveva abbassato lo sguardo sui suoi piedi.

"Credo che io ti debba delle scuse"

Magdalene alzò la testa dopo quella frase, guardando sbalordita gli occhi marrognoli davanti a sé.

"Qualche giorno fa ho... Agito di impulso. Non avrei mai dovuto dirti certe speculazioni prive di fondamenta. Ho visto poi come le mie parole ti avevano ridotta..."

"Yuta..."

Magdalene era a dir poco sconcertata.
Un figlio di Ares, quel figlio di Ares, sempre egocentrico e sicuro di sé, si stava scusando con una delle sue vittime preferite. Questo evento era più impressionante e terrorizzante di quando stava per essere uccisa da un'Arpia.

"Non ci posso credere..."

Quelle parole spaventarono l'animo di Yuta. Che non accettasse le sue scuse? Che ricominciasse ad ignorarlo? Che andasse a chiamare i suoi amici per picchiarlo a sangue?
Dopo tutto, in fondo al suo cuore, percepiva delle emozioni per la ragazza.

"Yuta, il tanto glorioso e presuntuoso Figlio di Ares, che si scusa con la Nuova Arrivata?! Adesso ho visto tutto nel mondo!"

Il ragazzo in questione sentì di poter tornare a respirare normalmente, vedendo Magdalene scherzare e ridere.
Poi pensò al significato di quelle parole.

"Ehi! Per una volta che mostro un minimo di sincerità e gentilezza, tu ti fai beffe di me?!"

Così passarono gran parte della notte a bisticciare e a chiacchierare come se fossero vecchi amici ritrovati. Il suono delle loro risate era accompagnato dal leggero sciabordio delle onde del mare. Gli unici testimone dei loro sentimenti furono la luna e il suo protettore.

 Gli unici testimone dei loro sentimenti furono la luna e il suo protettore

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