ιθ. Ή τῶν Άπάντησιων Άρχή

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L'inizio degli Scontri

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L'inizio degli Scontri

"Ehi, ma sta bene?"
"È da una settimana che si comporta così"
"Sarebbe meglio dire che é una settimana che non si comporta come dovrebbe"
"Come dovrebbe comportarsi?"
"Ma lo chiedi pure?! È figlia di Atena!"
"Io pensavo che non l'avremmo più vista"
"Io speravo invece che morisse. È troppo vicina a Jaehyun!"
"Tanto Jaehyun non ti noterà mai"
"Io credo si comporti così perché è amica del Figlio dell'Ade"
"Mh, sì. Fanno una bella coppia. I due errori del mondo divino"
"Ahahah mi fa pena!"
"Dai, almeno si può dire che è figa"

Era da una settimana che Magdalene non sentiva questo se non altro dagli altri semidei del Campo. Non sapeva se sentirsi a disagio per i commenti o felice dell'attenzione che aveva, ma sicuramente il continuo parlare mentre camminava non aggradava le sue orecchie per niente.
I suoi amici le erano rimasti accanto, nonostante il primo giorno avevano pensato fosse totalmente impazzita.
Ma era al Campo Mezzosangue ed era figlia di una divinità della guerra, perché non avrebbe dovuto impegnarsi?

"Magda! Vieni, andiamo a pranzo!" Esclamò Taeil verso la ragazza, che si era presa una piccola pausa dopo il suo lungo allenamento mattutino.
Lei annuì con il capo, e dopo aver riposto le armi seguì gli amici verso il padiglione sulla collinetta.

"Umph, perché il vento è così gelido oggi?!" Esclamò Doyoung dal suo posto in tavola, cercando di coprirsi meglio con il suo giacchino rigorosamente nero.

"Forse perché siamo quasi a novembre?" Gli rispose con tono ovvio Magdalene, ritornando a sorseggiare l'acqua dal suo bicchiere.

La relazione amore-odio fra i due non era di certo cambiata. Anzi, si poteva anche dire che si era rafforzata con la scoperta della natura della maggiore.
E ciò non era passato inosservato da Joy.

"Allora, come ti va la vita, Magdalene?" Chiese una voce dall'altro lato della tavolata. La nominata voltò il capo incontrando lo sguardo maligno della sorella maggiore di Jaemin e Jaehyun.

Era stata la settimana precedentemente l'ultima volta che Magdalene aveva visto a tavola la Figlia di Afrodite; l'aveva notata attaccata a qualche semidio qua e là, delle volte anche mentre entravano dentro una delle case. In sostanza, sembrava che la ragazza si fosse data alla pazza gioia, come se fosse d'un tratto diventata figlia di Dioniso. Ma, a quanto pareva, doveva tornare ad infastidirla come nel suo primo giorno al Campo.

"Sì, molto bene. Grazie Jessica" Rispose Magdalene con un finto sorriso, tornando a mangiare la sua ciotola di riso.

"Mh... Immaginavo. Hai cominciato ad attirare l'attenzione di molti semidei, e mi stavo chiedendo il perché..." Continuò la maggiore appoggiando la testa ad una mano ed alzando gli occhi al cielo, come per pensare attentamente ad una risposta plausibile. Si vedeva da lontano un chilometro che la ragazza stesse palesemente fingendo. Voleva insinuare qualcosa di specifico, e Magdalene aveva afferrato il concetto.

"Ti sbagli. Non sto attirando l'attenzione di nessuno." Rispose lei fermamente, continuando a guardare la sua porzione di cibo. Le stava dando sui nervi, e doveva mantenere assolutamente la calma.

"Oh, è qui che ti sbagli. Ultimamente molti dei miei amici mi hanno parlato di come preferiscano te a noi ragazze di Afrodite. Chissà come mai... Qualcuno ha idea di cosa faccia la nostra cara Magdalene nel buio della notte?"

"Sì. Dorme. Sotto il mio tetto." Disse Joy alzandosi di scatto dalla propria sedia, attirando l'attenzione anche degli altri tavoli. Ormai erano tutti concentrati nel piccolo litigio fra le due, e tutti sapevano che non sarebbe andata a buon fine.

"Dici che i tuoi ragazzi non ti danno più attenzione, eh? Magari sei te che non riesci a soddisfarli nel modo adeguato" Ribatté Magdalene con nonchalance, lanciando un piccolo ghigno verso Jessica che spalancò gli occhi e la bocca per la sorpresa.

"Come osi!" Esclamò irritata poco dopo, alzandosi sbattendo le mani sul tavolo.

E così, non avendo modo di formulare una risposta adeguata, se ne andò dal padiglione a passo spedito. Subito dopo la seguì la sorella Krystal, non prima di aver lanciato uno sguardo di odio a Magdalene, che sorrideva vittoriosa.
In pochi minuti l'atmosfera si era risollevata e tra i tavoli era risorto il chiacchiericcio. Ma la ragazza sentiva il costante sguardo di una certa persona su di lei, e nonostante il disagio che provava non osò girarsi nemmeno una volta.

❅❅❅

"Ehi, Johnny. Secondo te Jessica se l'è presa?" Chiese Magdalene al più alto, quando fu l'ora di tornare ad allenarsi.
Lei e i due gemelli erano appena arrivati sul promontorio, e la prima scena che gli apparve davanti fu quella della Figlia di Afrodite che con la sua spada attaccava violentemente il tronco di un povero albero.

"Mh... No. Sta benissimo"
I tre scoppiarono a ridere, ricordando inevitabilmente la piccola disputa dell'ora di pranzo.
Ma furono interrotti dallo sguainare di una spada.

Uno dei fratelli dei fratelli di cui Jaehyun le aveva parlato, Eunwoo, aveva appena puntato la sua arma contro Magdalene, guardandola con occhi irati.

"Eunwoo! Cosa fai!?" Esclamò Jaemin arrivando di corsa con il fratello e il resto degli amici dietro di lui.

"Lei ha osato infamare la nostra sorella maggiore. Ha osato andare contro Afrodite e tutta la sua progenie! Merita una punizione equa..."

"Siamo del 21esimo secolo! Perché mai dovrebbe essere punita per una frase?!" Esclamò Taeil, nel vano tentativo di salvare l'amica da qualunque cosa avrebbe voluto fare il ragazzo.

"Hai ragione, Taeil. Ma siamo pur sempre figli dei greci. Un affronto non può rimanere ignorato" Parlò Victoria, spostando la spada in modo che non mirasse alla gola della compagna.

"Ehi ma-" Provò a protestare Joy per la scelta della Figlia di Nike, ma Magdalene scosse la testa per farle segno di non continuare.
Certo, le parole di Victoria erano legge, e così si sarebbe dovuta battere contro quel semidio. Ma era anche vero che aveva evitato che quella situazione si facesse ancor più violenta. Non poteva biasimarla per ciò che aveva detto.

"Bene. Questo sabato io ti batterò su questo campo, davanti a tutti. L'unica figlia di Atena sarà motivo vergogna."

E così, Eunwoo si allontanò, tornando dal suo gruppo di semidei, lasciando gli amici di Magdalene alquanto preoccupati.
Ma la ragazza era tutt'altro che spaventata. Anzi, osservandola attentamente, Yuta poteva benissimo constatare che in quel momento le sue pupille ardevano di un fuoco chiamato determinazione.

 Anzi, osservandola attentamente, Yuta poteva benissimo constatare che in quel momento le sue pupille ardevano di un fuoco chiamato determinazione

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