κζ. Αὑτοί Γιγνώσκουσιν

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Loro Sanno

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Loro Sanno

"Ehi. Hai ricominciato ad evitarmi?" Chiese una voce a lei ben conosciuta, sentendo una mano tirarla all'indietro. Magdalene sospirò con un mezzo sorriso, e si girò verso il ragazzo. Non vi era anima viva in quella strada sterrata del Campo, perciò non c'era pericolo.

"Nemmeno due giorni e già ti manco?" Disse la ragazza, beffarda, guardando il ghigno di Yuta formarsi poco dopo.

"Indubbiamente, Mademoiselle"

Era sempre una gioia per Magalene poter scherzare con quel Figlio di Ares. Riusciva a riportarle il sorriso sulle labbra anche dopo una tragedia. Proprio come quel pomeriggio, dopo non aver superato il test di grammatica inglese.

"Tranquillo, non era mia intenzione ignorarti. È che Joy sembra sempre più curiosa e pressante. Ti giuro! Ieri è venuta pure in bagno mentre mi stavo lavando per vedere se nascondessi qualcuno!"

"Perfetto. Mi appunto di non nascondermi mai nel tuo bagno nel caso ce ne fosse bisogno."

La coppia di ragazzi aveva cominciato a camminare verso il boschetto di querce, il posto meno frequentato dai semidei.

"Cretino! Non ce ne sarà mai bisogno!" Esclamò Magdalene colpendo il ragazzo alla spalla, che nel mentre era scoppiato a ridere.

Come ogni altro pomeriggio, i due neo-amici passeggiarono e chiacchierarono allegramente, tra risate e battute. Il loro tempo non sarebbe durato in eterno, e per questo avevano in mente di passare insieme le giornate, per quanto possibile.
Magdalene era ben precisa in ciò che faceva, e sicuramente non avrebbero scoperto la loro amicizia con molta facilità.
Ma quel pomeriggio, assorta dalla presenza del figlio di Ares, non si rese conto di un paio di occhi su di loro.

❅❅❅

Tre giorni e due notti passarono per Magdalene prima di riuscire a rincontrare Yuta.
Le ricerche di Joy, sempre più complesse e frequenti, quasi impedivano alla ragazza di respirare.
Era sempre seguita dalla figlia di Ermes, e le era difficile anche poter andare in bagno per i suoi bisogni fisiologici. Ma quella giornata era occupata ad allenarsi in alcune tecniche con Johnny, perciò per una volta era libera dal suo sguardo inquisitore.

"Devo ammetterlo. Quel Johnny può essere utile"

"Dai! Non fare lo smorfioso. Johnny è una bella persona" Rimproverò Magdalene, spingendo la spalla dell'amico, che cadde drammaticamente sul terreno sabbioso con un piccolo gridolino di dolore.
La figlia di Atena sorrise a quella scena, ormai abituata al tragico comportamento del coetaneo. Ricordava bene la prima volta che lo aveva spinto; lui era caduto a terra e la ragazza si era seriamente preoccupata per la sua incolumità.
Andò a finire con Yuta che inseguì per tutto il pomeriggio una Magdalene fumante di rabbia, in cerca del suo perdono.

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